Il Diavolo in Corpo

La carezza del perdono..


Negli Stati islamici, come l'Iran, non vale la distinzione tra leggi civili e leggi religiose. Esiste, invece, un unico complesso di norme che si chiama Sharia, che regola ogni aspetto della vita dei fedeli e si fonda sul testo sacro dei musulmani, il Corano.Non solo, questa Sharia viene applicata a tutti i cittadini di uno Stato islamico, anche ai non credenti o a persone di un'altra fede. La legge coranica punisce gli omicidi con la pena di morte; non sempre però i familiari delle vittime possono scegliere, possono decidere per la "legge del taglione", la vendetta terribile che punisce un omicidio con la morte. Ma possono anche scegliere una via del tutto diversa, come richiedere un risarcimento o, ancora, perdonare.Adesso entriamo nel vivo del post.Ha graziato l'assassino di suo figlio e con una sberla gli ha salvato la vita! Poteva abbandonarsi alla vendetta, ha invece scelto il perdono; poteva infliggere la morte, ha invece preferito la vita. La storia di questa madre coraggio ha commosso tutto il mondo. E' accaduto in Iran, Paese che assieme alla Cina detiene il triste primato del piu' alto numero di condanne a morte eseguite. Eppure per una volta, grazie alla scelta di questa madre segnata dal dolore, è andata diversamente.Siamo a Noshahr, una cittadina del nord del Paese, la scena è stata immortalata da numerose fotografie. Un giovane di appena 20anni, un certo Balal, viene spinto a forza da alcuni Poliziotti sul patibolo, una costruzione realizzata con tubi arrugginiti, costretto a salire su una sedia e a farsi strinegere il cappio al collo. Sette anni fa ha ucciso in una rissa un altro ragazzo.Balal non sa che la donna in lacrime, tutta velata di nero, che compare al suo fianco è la madre del ragazzo che ha assassinato. Non sa che quella donna, che ha subito una perdita immensa, è pronta ad un grande gesto d'amore. La donna non resiste alla disperazione del ragazzo e gli si avvicina, e invece di spingere via la sedia per concludere l'impiccagione,
gli dà uno schiaffo che assomiglia tanto ad una carezza. Lo perdona e così gli restituisce la vita, come prescrive la legge islamica, la Sharia. L'assassino piangeva chiedendo perdono, e la donna l'ha schiaffeggiato, cosa che l'ha calmata e poi ha esordito dicendo che lo puniva per il male che le aveva procurato. Alcune persone presenti hanno applaudito, altre hanno pianto.Lo stesso Balal, dopo essere stato riportato al carcere, ha espresso tutta la sua commozione. Lo schiaffo ha separato il perdono dal patibolo e gli dispiace che nessuno l'abbia schiaffeggiato prima che lui potesse usare il coltello.Questa storia a lieto fine (per fortuna) non deve far dimenticare però la realtà terribile della pena di morte. Secondo le stime del governo iraniano, lo scorso anno sono state ben 369 le condanne eseguite, ma secondo molte organizzazioni che si battono per la difesa dei diritti umani, la realtà è molto piu' drammatica, le uccisioni sarebbero almeno il doppio di quelle ammesse.