Il Diavolo in Corpo

Il declino della nostra scuola..


Fallimento si paventava e fallimento è stato.L'Italia esce nella fase a gironi per il secondo Mondiale consecutivo come non capitava dal 1966. Il peggio che poteva capitare al nostro calcio già malandato in crisi di attrazione e liquidità, scaraventati fuori dalla massima competizione internazionale dopo aver perso col Costarica, ma anche da un Uruguay bruttissimo e modesto malgrado i suoi ottimi attaccanti che, ieri sera, però hanno recitato da comparse.
Nell'entourage azzurro si è provato a trovare nell'ineffabile arbitro messicano Rodriguez
la chiave di lettura principale di una bruciante ed umiliante eliminazione.L'espulsione di Marchisio
è stata indubbiamente severa, ma finita la rabbia del momento anche staff tecnico e giocatori si sono resi conto che prima e dopo il rosso allo juventino questa Italia è stata una pallida ipotesi di squadra, mai in grado di dare la sensazione di essere padrona del campo o capace di correre per piu' di cinque minuti tutti assieme.Insomma un disastro autentico, basti pensare che nella ripresa col Costarica e contro la "Celeste" non abbiamo mai tirato in porta. E poi abbiamo preso gol nel modo che si sapeva, cioè su corner, di testa, quella di Godin.C'è un'unica vera crudele interpretazione, la nostra scuola calcistica è ormai confinata ai margini e, come ha detto giustamente Buffon,
i tanto celebratissimi "ricambi" degli eroi di Berlino non arrivano mai, si perdono tra gossip, fashion look, social network, ma pochissima sostanza sul campo.L'emblema del fallimento della "new generation" è Balotelli,
celebre, ricercatissimo, osannatissimo, ma alla prova pratica ha "bucato" l'ennesima occasione lasciando a piedi Prandelli (che stamani ha dato le dimissioni) che per lui aveva sacrificato ogni alternativa ed invece si è ritrovato un pugno di mosche in mano.Del resto, come tutti gli Italiani..Una partita noiosa, lenta, con poche occasioni da una parte e dall’altra. L’Italia non riesce a imporre il proprio gioco e in attacco fatica a impensierire la porta difesa da Muslera. Finisce così un mondiale partito benissimo e proseguito nel peggiore dei modi. L’Italia può recriminare in questa occasione un arbitraggio di infimo livello, ma non può aggrapparsi solo a questi due episodi. La verità è che questa formazione ha sprecato sempre molto, non ha mai giocato con convinzione, ha sempre avuto paura, preferendo il modulo a una punta. Troppi errori da parte di Prandelli, 
sia nello schieramento difensivo, dove Darmian si è trovato spesso fuori posizione, sia a centrocampo, con il mancato inserimento di Verrati contro il Costarica.L’Italia non meritava di uscire così, ma forse non ha fatto granchè per meritarsi il passaggio del turno.