Il Diavolo in Corpo

Voci femminili contro la mafia..


L'impegno contro la mafia nella disperazione e nel coraggio di quelle madri, figlie, sorelle e vedove che hanno visto i loro cari morire ammazzati e non si sono rassegnate, non hanno taciuto.Al contrario, hanno rotto l'omertà, hanno denunciato, testimoniato, rischiato la loro stessa vita. Cinque storie di amore, dolore, orgoglio e desiderio di giustizia, a partire da quella di Michela Buscemi
figura simbolo della lotta contro la criminalità organizzata, che al maxiprocesso di Palermo fa nomi e cognomi degli assassini dei suoi fratelli.E' il tema di "Donne e coraggio, voci contro la mafia", che è stato trasmesso l'altra sera su Rai3 per la serie "Gli archivi del 900".Facendo un passo indietro nel tempo per raccontare la vicenda di Francesca Serio, madre del Sindacalista Salavatore Carnevale ucciso nel 1995 a causa delle sue battaglie contro il latifondo.Segue quella di Serafina Battaglia,
donna di mafia, testa coperta da uno scialle nero, capace anche di accettare l'assassinio del marito, ma non quello del figlio.Ma si parla anche di Felicia Impastato,
moglie di un mafioso legato a Tano Badalamenti, il responsabile dell'assassinio di suo figlio Peppino avvenuto il 9 Maggio del 1978.Si è ricordato infine la giovanissima Rita Atria,
che diventa testimone di giustizia dopo la morte del fratello e che si fida ciecamente di un Giudice, il grande Paolo Borsellino.