Il Diavolo in Corpo

27 Gennaio, mai dimenticare..


27 Gennaio, giornata della memoria per i caduti sotto l'olocausto. Per non dimenticare una parte di umanità che è stata perseguitata, torturata e uccisa da altri esseri umani. Si intende per persecuzione l'insieme delle azioni di forza e di atti ostili, diretti contro una o più persone. Di solito le persecuzioni sono rivolte a comprimere un movimento politico o religioso o a eliminare un gruppo etnico o sociale, economicamente, politicamente o tecnologicamente inferiore a un gruppo dominante che si ritiene superiore culturalmente. La tortura è un metodo di coercizione fisica o psicologica, talvolta inflitta con il fine di punire o di estorcere delle informazioni o delle confessioni; molte volte accompagnata dall'uso di strumenti particolari atti ad infliggere punizioni corporali. Uccidere..privare della vita una persona o un animale.
La parola olocausto, che in greco significa "tutto bruciato", si riferiva ai sacrifici che venivano richiesti agli ebrei dalla Torah, si trattava di sacrifici di animali uccisi e bruciati sull'altare del tempio. Solo in tempi recenti il termine olocausto è stato attribuito a massacri o catastrofi su larga scala. A causa del significato teologico che la parola porta, molti ebrei trovano problematico l'uso di tale termine, viene infatti considerato offensivo dal punto di vista teologico pensare che l'uccisione di milioni di ebrei sia stata una "offerta a Dio"; inoltre il popolo ebraico non è stato "tutto bruciato", perché un resto è sopravvissuto al genocidio. Questo è quello che è stato fatto a uomini, donne, bambini e anziani negli anni che furono per mano di chi si credeva la razza pura.
Questo è quello che succede ancora oggi, nel 2015, in tante parti del mondo per mano di chi ammazza per motivi di denaro e potere. La storia non cambia, la storia si ripete.
Disse Levi: "Voi che vivete nelle vostre tiepide case, voi che trovate tornando a a casa il cibo caldo e visi amici, considerate se questo è un uomo, che lavora nel fango, che non conosce pace, che lotta per un tozzo di pane, che muore per un sì o per un no.."
La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, come "Giorno della Memoria", al fine di ricordare la Shoah, le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte, nonchè coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.