Il Diavolo in Corpo

Un referendum sulle case chiuse..


Leggo il giornale sul mio Ipad mentre sono il mare. La giornata è limpida. Gli ultimi turisti fotografano tutto, anche i gabbiani accattoni che hanno, ormai, perso ogni dignità letteraria e pittorica. Da signori del cielo e del mare a banali spazzini di resti di arancini e panini al kebab impacchettato. Le tedesche, circondate da anni di wursteln e patate, si arrossano all'ultimo sole del Sud. Alcuni turisti uomini sfoggiano i peggiori calzini a mezza gamba, imbrigliati in sandali di pessimo gusto. Due monache si fotografano a vicenda, sotto l’inutile velo, le ciocche di capelli che, un tempo, venivano rasati e nascosti. Ma il tempo passa anche per l’immagine del saio. Non per l’ipocrita bugia. Due spadare non lontane dalla rotta dei traghetti. Qualche barca di più poveri pescatori cerca sarde. “Un referendum fatto in casa per le case chiuse”. Leggo, un Sindaco in Veneto, probabilmente stanco di vedere migxxxte per strada, lancia la sfida al tempo e coinvolge i Colleghi d’ogni dove. 500.000 firme prima della fine di settembre e facciamo il referendum. La legge Merlin va abrogata o rivista. A quei tempi erano quasi tutte costrette. Oggi, lo possono scegliere. E quelle costrette non andrebbero certo a lavorare per pagare le tasse e farsi controllare ciclicamente dal Medico. Riaprano, i Borxxxli. E ci salvino dalla prostituzione ad ogni angolo di via. Lupanari, Casini, Case di Prostituzione o, come li chiamavano nello Stato Pontificio, Case di Tolleranza. Riaprano i battenti. Sistemino un registratore di cassa all’ingresso. Curino l’igiene e la sanità di lavoratrici e clienti e liberino migliaia di operatrici e operatori del settore dal marchio d’infamia che si guadagnano sul marciapiede. Firmerò questa sottoscrizione e inviterò a farlo, perché non mi piace andare in giro, la sera, per godermi la mia adorata granita e assistere al triste spettacolo di bellissime ragazze che “battono” sulle centralissime vie. Il Borxxxlo è segno di civiltà e non di degrado. Certo, lo Stato dovrà controllare che a gestirli non siano, come al solito, i malavitosi. Ma questo deve valere anche per tutte le altre attività. Ristoranti con personale non qualificato e non dichiarato, supermercati con cassiere dalla busta paga fasulla, negozi con venditori sottopagati, imprese edili con lavoratori in nero, aziende alimentari con prodotti scaduti e rietichettati. Non è già tutto un borxxxlo? Dunque, riflettiamoci, su questa opportunità. Non spariamo a zero sulla proposta. E non blateriamo sulle priorità...tutto è priorità...perché tutto ci riguarda.