Il governo austriaco ha immaginato un progetto colossale che potrebbe risolvere il problema delle traversate clandestine. Si tratta della costruzione del ponte Jean Monnet, che inizierebbe nel 2017 per vedere la luce nel 2030. Un progetto colossale per un costo di 230 miliardi di euro, spiegato dal padre fondatore dell’Europa in un video. I fautori dell’iniziativa non sono certo degli sconosciuti, si tratta del "Centro per la bellezza politica", un’associazione che si preoccupa della sorte di migliaia di uomini e donne che muoiono durante la traversata del Mediterraneo.Il progetto del ponte sarebbe sostenuto anche da Christian Konrad, coordinatore austriaco per i rifugiati, e lo stesso governo austriaco. Militante in favore di un'Europa accessibile, Konrad ha dichiarato che "vorrebbe dimostrare che la nostra Repubblica può proiettarsi al di là dei propri confini e rendere un servizio importante in nome di un’Europa aperta e generosa".
Jean Monnet..
Il governo austriaco ha immaginato un progetto colossale che potrebbe risolvere il problema delle traversate clandestine. Si tratta della costruzione del ponte Jean Monnet, che inizierebbe nel 2017 per vedere la luce nel 2030. Un progetto colossale per un costo di 230 miliardi di euro, spiegato dal padre fondatore dell’Europa in un video. I fautori dell’iniziativa non sono certo degli sconosciuti, si tratta del "Centro per la bellezza politica", un’associazione che si preoccupa della sorte di migliaia di uomini e donne che muoiono durante la traversata del Mediterraneo.Il progetto del ponte sarebbe sostenuto anche da Christian Konrad, coordinatore austriaco per i rifugiati, e lo stesso governo austriaco. Militante in favore di un'Europa accessibile, Konrad ha dichiarato che "vorrebbe dimostrare che la nostra Repubblica può proiettarsi al di là dei propri confini e rendere un servizio importante in nome di un’Europa aperta e generosa".