Il Diavolo in Corpo

Donne coraggiose..


Buongiorno a tutti, stamani voglio raccontarvi una storia, una storia che nessuno di noi vorrebbe mai leggere, che vi farà commuovere e non perchè siamo in prossimità delle feste natalizie, ma per "comprendere" quanta sofferenza e dolore c'è in giro!Il marito sparisce lasciandola in balia dei creditori, disperata e confusa, Viviana se ne va di casa, perde il contatto con i figli, il lavoro, la lucidità, e la sua vita precipita. Ma poi scopre la solidarietà tra gli homeless e, non appena rialza la testa, fonda una Onlus per aiutarli, diventando così la "mamma dei senzatetto".Chi di noi potrebbe immaginare di diventare una clochard? E chi può arrivare a tanto?
 Un giorno sei un cucina a preparare la colazione ai figli; sei in camera, a scegliere con loro un vestito, a rifare i letti; poi a stendere la biancheria in balcone. Giri la chiave nella toppa, un gesto che si fa meccanicamente, senza rendersi conto del privilegio di entrare in quattro mura, modeste, ma tue!Come è possibile fare tutto questo e poi perdere tutto? Non riavere mai piu' la spontaneità di quei momenti. Si può immaginare ciò? No, nemeno nei peggiori incubi!Viviana aveva una casa, un marito, un lavoro, ma i debiti accumulati da suo marito, che nel frattempo era scomparso senza lasciare traccia, le hanno fatto perdere tutto. E così, non riuscendo a ripagarli, se ne è andata per lasciare ai suoi ragazzi un tetto sulla testa, nessuno avrebbe avuto il coraggio di mandarli via. Sapeva che avrebbe rischiato di perderli per sempre, di perdere il loro rispetto, la loro stima.Quale figlio può essere indulgente se viene abbandonato?Una mattina ha detto addio ai suoi 4 ragazzi ed è andata via senza dare troppe spiegazioni. I due maggiori lavoravano già e si sarebbero occupati dei piu' piccoli, 17 e 16 anni; ha pensato che fossero autosufficienti e che sarebbe stata un peso in meno. Ha sbagliato? Forse, ma in quel momento pensava di non avere scelta, credendo di ritornare un giorno.Ha vagato per la grande città (ometto il nome) senza una meta, pensando che sarebbe durato poco, il tempo di trovare una soluzione; ma il tempo è passato senza che riuscisse a trovarla e si è ritrovata a vivere così per ben sette anni, alternando momenti di speranza ad altri di sconforto infinito, in cui si perde anche la lucidità. Non è pazza, non si droga e non è alcolista!Quando le persone le chiedono cosa sia successo da quando ha lasciato casa, si accorge di essere confusa, ha rimosso molti ricordi che avevano a che fare con la quotidianità e questo succede a molti senzatetto, perchè i ricordi sono la lama infilata costantemente nell'anima; scavano dei sensi di colpa, alimentano la nostalgia e non puoi permettertelo.Ha iniziato a declinare i verbi al presente, rimuovendo debiti, creditori, problemi, senza passato sei una donna nuova e succede perchè stai male, un male oscuro che si fatica a pronunciare, ma che si impossessa della tua felicità, fino a grattarla via.Le hanno tolto il lavoro, era dipendente in un Ospedale, solo che, invece di rientrare in una casa, dormiva all'aperto nella stazione; non aveva un letto, ma strati di cartone sotto la schiena che non l'hanno mai messa al riparo dall'umidità. Non aveva un tetto, ma con un pò di fantasia ogni tanto la trapunta la vedeva sopra la testa ed era di stelle.
Quell'umidità, giorno per giorno, mese dopo mese e infine dopo anni, ha mutato il suo corpo, la sua salute e le ha fatto perdere il lavoro; troppe assenze per malattia, aveva avuto bronchite, tosse, polmonite!La solidarietà tra poveri non manca, così come la dignità, ma soprattutto Viviana crede di aver subito il pregiudizio che una senzatetto, in un luogo di lavoro, non fosse opportuna; eppure ogni giorno si lavava, anche se nei bagni pubblici, si vestiva in modo ordinato e pulito, con abiti che prendeva nei centri di accoglienza, si faceva anche la tinta ai capelli perchè dai cinesi costa poco. Anche se li trattano come "invisibili", anche se molti li immaginano rovesciati sulle panchine a solare bottiglie di alcool per riscaldarsi, la verità è che sono talmente simili a chi gli passa accanto da non riuscire a distinguerli.
La strada l'ha indebolita per molti aspetti, ma l'ha resa così forte da sopravvivere al gelo dell'Inverno e ai 40 gradi della città che non ha riparo, se non nei parchi, sotto gli alberi, dove si trascorre il tempo anche restando in silenzio. Ha vissuto con la sua micro comunità che è diventata una famiglia allargata, ma non c'è stato giorno in cui non abbia pensato ai suoi figli.In questi anni ha controllato i figli da lontano, seguendo la loro crescita in silenzio, da dietro il muro di un bar, o restando sotto casa per ore, pur di vedere la luce della cucina spegnersi e riaccendersi e immaginarsi ancora lì, accanto a loro, al caldo, al sicuro, dove una madre dovrebbe essere.In questi anni ha conosciuto un nuovo compagno, che l'ha scaldata, durante molte sere ruvide in cui il gelo diventava pungente, insopportabile, pensando di non poter sopravvivere. Non ti senti piu' una donna perchè non si ha piu' niente che te lo ricordi; si sono lasciati e, senza lavoro, senza una famiglia, ha deciso di dedicarsi agli altri.Ha aperto la prima Onlus per i senzatetto, ideata e gestita da Lei, ha salvato molte vite, non è un'eroina, sente che è giusto così, avendo conosciuto questo inferno, evitare che altre persone si sentano così sole e in pericolo.Oggi Viviana è nonna, si riavvicinata ai suoi figli e continua a gestire la Onlus con i pochi sussidi che riesce ad ottenere; ha anche una casa, oggi, e un nuovo compagno e la prima volta che ha rimesso piede tra quattro mura le è parso di rivivere tutta la vita in un giorno.Auguriamo a Viviana buone feste..