Il Diavolo in Corpo

L'ospitalità araba..


 Gli italiani, siano essi del nord o del sud, chiedono sempre, o quasi sempre all’ospite che li onora della sua visita, se gradisce una tazza di caffè, perlomeno è la primissima cosa dopo strette di mano, convenevoli vari e sorrisi di circostanza. L’ospite che conosce le regole del galateo accetta ringraziando per la gentilezza, salvo poi declinare l’invito lamentando qualche disturbo strano e incomprensibile.Ebbene, negli Emirati, il padrone o la padrona di casa fa accomodare l’ospite nella stanza più bella della casa davanti ad un basso tavolino, non si ha il tempo di guardarsi intorno che il tavolino si riempie di una caraffa finemente cesellata colma di thè, un’altra più piccola per il latte, tazze deliziosamente ricamate, una ciotola colma di datteri e un’altra che trabocca di mandorle. Non è contemplato il rifiuto, per cui se non vuoi recare offesa ai padroni di casa, assaggia i datteri e attendi che la tazza venga riempita di thè.Solo allora puoi cominciare a conversare.I datteri, le mandorle e il thè sono rigorosamente presenti in ogni abitazione! I datteri simboleggiano il deserto, il thè è considerato una bevanda divina e le mandorle sono amate da tutti i musulmani per un loro strano quanto incomprensibile potere! Affermano che ogni giorno, per stare in buona salute, bisogna mangiare tre mandorle, la spiegazione scientifica non la danno, ti devi fidare e onorare il loro suggerimento! Se indugi troppo, il padrone di casa si avvicina con la ciotola e resta in attesa fino a quando non prendi la sua offerta! Per non creare imbarazzo o timidezza nell’ospite, subito dopo si servono anche loro! Bene, e adesso, correte a comprare datteri e mandorle.Il thè lo preferisco al gelsomino e mi raccomando, il thè va servito nelle tazze giuste, poi, se proprio volete emulare la loro squisita ospitalità, porterete a tavola dolcetti vari, etc etc…