Il Diavolo in Corpo

Perchè ci odiano..


Le molestie sessuali di un gruppo di nordafricani contro decine di donne a Colonia durante Capodanno, gli umilianti test di verginità richiesti in Egitto, il divieto di guidare o di fare sport imposto alle saudite, sono tutti segnali di una misogina dilagante, un cocktail velenoso di cultura e religione che tiene le donne inchiodate al Medioevo.Mona Eltahawy, con un libro sui soprusi subiti, indica il difficile percorso per combattere le disuguaglianze.
I capelli rosso fuoco e un lungo tatuaggio, mostra le braccia, a ricordare che la polizia egiziana le spezzò entrambe nel Novembre del 2011 quando, dopo le manifestazioni di piazza Tahir della Primavera araba, fu detenuta per 12 ore e venne aggredita sessualmente. La Eltahawy si presenta così sulla copertina dell'edizione italiana del suo primo libro, "Perchè ci odiano", è il suo modo efficace e provocatorio di dire "Sono quì, non mi spezzerete, non mi ridurrete al silenzio". La sua è diventata in fretta una delle voci piu' forti ed importanti fra quelle delle donne arabe che si sono alzate ed hanno osato lottare apertamente contro il fondamentalismo islamico, che sta cercando di rimandarle indietro di secoli.
Mona usa tutti gli strumenti che ha a disposizione per denunciare i soprusi e la disuguaglianza di genere nell'Islam, sottolineando come sia proprio questo il nodo centrale da abbattere. Come dice bene nel suo libro, le donne devono essere "doppiamente audaci", devono combattere non una ma due rivoluzioni alla volta, la prima accanto agli uomini contro le dittature e i regimi oppressivi, la seconda (e forse piu' importante) nel chiuso delle case dove c'è un millenario sistema familiare e culturale che le relega ad un ruolo subalterno e una vita sotto eterna tutela maschile.Fin dal prologo la Eltahawy esorta le ragazze del Medio Oriente e del Nord Africa ad essere impudenti, ribelli e disobbedire "consapevoli di meritare la libertà". Senza indorare la pillola, dichiara che le donne arabe vivono in una cultura che è ostile, imposta dal disprezzo maschile. La misoginia è un cocktail velenoso di cultura e religione che in pochi sembrano disposti a non bere. Se per un attimo le donne arabe si erano illuse che la Primavera araba avrebbe portato dei cambiamenti, ci si è dovuto presto ricredere, se possibile, le cose sono peggiorate, sia in Egitto sia in Tunisi, in Libia e nello Yemen. Non sono solo parole arrabbiate, da ottima giornalista la Eltahawy supporta le sue tesi con documentatissimi dati di ricerche e inchieste internazionali, oltre a decine di interviste che lei stessa ha fatto sul campo. E non c'è una pagina del libro in cui non si raccontino violenze, leggi, statistiche o aneddoti che sembrano impensabili nel mondo del XXI° secolo. Dal divieto di guidare o di fare sport in Arabia Saudita agli umilianti test di verginità in Egitto, dalle mutilazioni genitali alle molestie sessuali diffuse ovunque, fino ai matrimoni combinati di spose bambine (su cui tempo fa feci un post).Con coraggio e pazienza ha raccolto testimonianze dirette di persone che di solito non hanno voce, convinta che "la cosa piu' sovversiva che una donna possa fare è parlare della propria vita come se avesse una grande importanza, perchè ce l'ha". Ci crede tanto che nel libro ha voluto partire dal suo percorso che l'ha resa capace di essere una....donna libera nell'Islam!!