Il Diavolo in Corpo

Il primo matrimonio gay in una tribu'...


Si è svolto in Sud Africa secondo le usanze tribali il primo matrimonio gay secondo la cerimonia tradizionale Zulu.I due novelli sposini sono Tshepo Cameron Modisane e Thoba Calvin Sithol, entrambi di 27 anni, ed hanno fortemente voluto un matrimonio tradizionale secondo le usanze della propria tribù per mostrare al mondo che la cultura africana non è contro i matrimoni gay.
Certo la cerimonia tradizionale Zulu ha previsto al posto del trenino A E I O U "IPSILON" i tipici balli tribali e invece del lancio del bouquet c'è stato il sacrificio rituale di una capra per propiziarsi gli avi, ma tant'è, tribù che vai usanze che trovi!
Le famiglie dei due sposi, i parenti e gli amici erano felici e partecipi, in fondo in Sud Africa i matrimoni gay sono legali da sei anni!Sei anni in Sud Africa.. 
 Sono passati due anni da quando Silvio Berlusconi dichiarò che "Se l'Italia oggi non ha l'eutanasia legale, il matrimonio gay, la fecondazione eterologa, come avviene in tanti paesi europei, il merito è nostro". È passato tempo, il suo partito si è spaccato e alcuni parlamentari sono confluiti nel Nuovo Centrodestra, ma l'aria non pare cambiata. Giusto tempo fa Angelino Alfano, il leader dell'Ncr, con un messaggio mostra chiaramente come non ci sia nulla di nuovo sotto il sole. "Se al Governo non ci fossimo noi, si legge,  si riterrebbe normale legalizzare la canna, i matrimoni gay e spalancherebbe frontiere".Insomma, ancora una volta la negazione del diritto al riconoscimento giuridico dei gay diviene un motivo di vanto elettorale. Ma non solo, Alfano ha rilanciato il concetto su Facebook, scrivendo che "La famiglia è composta da un uomo e da una donna, quella descritta dalla Costituzione è la famiglia in cui continuare a credere. E merita di essere difesa contro i tentativi di smontarla". Un concetto di chiusura molto chiaro (per non dire un vero e proprio appoggio alle tesi vaticane), basato sulla solita bugia che viene tutt'oggi sventolata all'elettorato nonostante la Corte Costituzionale e la Commissione Giustizia al Senato abbiano ampiamente chiarito che la carta fondamentale non contiene alcun divieto o impedimento alle unioni gay (limitandosi a segnale un vuoto legislativo in merito).Ed ancora, durante la presentazione del libro "I moderati" ha minacciato.."Se propongono il matrimonio gay, ce ne andiamo un attimo prima a gambe levate e denunciandolo all'opinione pubblica".Quindi non solo Renzi non si sogna neanche di proporre i matrimoni gay (preferendo parlare di unioni/ghetto che non infastidiscano troppo i cattolici), ma la limitazione dei diritti individuali pare il cardine su cui si vuole reggere l'attuale governo. Che bravi questi politici, predicano bene ma razzolano male!! 
 Signor Presidente..ma il bunga bunga è pure vietato?