Nel mondo arcaico la Vergogna andava a braccetto con la Giustizia, e orientava il retto comportamento degli uomini, chi sbagliava si sentiva in colpa; nella società dei media, a provare imbarazzo non è chi viola la legge, ma chi perde ricchezza, giovinezza e successo. Sono i nuovi idoli!Ma non si vergognano? Dove è finito il senso del limite e del pudore, se persino il massimo dibattito politico per la scelta del Presidente americano sta diventando una specie di circo equestre, dove uno dei candidati piu' forti come Donald Trump
calpesta le donne e fa allusioni esplicite alle sue doti sessuali? Nessuno si vergogna piu' di nulla, non si vergognano i politici di sparare volgarità e insulti, non si vergognano i corrotti e gli inquisiti che, anzi, si mettono in mostra come star.
Persino due orrendi assassini come Marc Prato e Manuel Foffo non si sono vergognati di confessare di aver ucciso Luca Varani "per vedere l'effetto che fa"; nel privato poi, ci sono sessantenni abbracciati a ragazzine, padri e madri che vivono come i loro figli, senza provare il minimo imbarazzo, c'è chi sostiene che dipenda dalla perdita dei valori, dal fatto che non accettiamo piu' limiti, tutti vogliamo e possiamo tutto. Persino l'età ha cancellato le differenze generazionali, come succede nel film di Fausto Brizzi, "Forever Young", che racconta la smania di adolescenza degli adulti.
Perché non ci vergogniamo di apparire ridicoli, di essere maleducati ed ostentare cattivo gusto e oscenità? E dire che nell'antichità il senso del decoro era un sentimeto importantissimo, un "dono" che fece Zeus agli uomini per permettere loro di convivere nella società; era uno strumento necessario affinché gli uomini si auto-regolassero, seguendo comportamenti onorevoli, un greco perbene voleva assomigliare ai grandi personaggi del mito.
Ora che gli eroi omerici non esistono piu' dove è finito il senso del limite?
Giustizia e vergogna sono ancora fondamentali per la convivenza civile, sono due strumenti sociali di controllo forti, anche se diversi. La vergogna è il terreno dell'autostima e comporta sanzioni psicologiche, punizioni interne, stiamo male quande sentiamo di non incarnare i nuovi modelli, basati su successo e visibilità. Il diritto, al contrario, prevede come conseguenza sanzioni esterne e concrete, insomma chi sgarra, va in galera!Penso che la società odierna, lungi dall'aver archiviato la cultura della vergogna, la stia invece potenziando, temiamo meno la colpa e la punizione derivata dalla legge rispetto alla paura di essere inadeguati ai modelli sociali che ci vengono proposti.Buona giornata a tutti e buon lavoro.