"Per la prima volta in vita mia ho sperimentato il senso delle parole "mai più". Terribile. Le pronunciamo cento volte al giorno, ma non sappiamo cosa stiamo dicendo se non ci siamo ancora confrontati con un vero "mai più". nulla ci sembra definitivo. Ma quando qualcuno a cui vuoi bene muore, allora posso dire che capisci cosa significa, ed è una cosa che fa molto male. È come un fuoco d'artificio che si spegne di colpo e tutto diventa nero. Mi sento sola, malata, ho la nausea e ogni movimento mi costa uno sforzo enorme. E poi è successa una cosa, mi dico che forse in fondo la vita è così. Molta disperazione, ma anche qualche istante di bellezza dove il tempo non è più lo stesso. È come se le note musicali creassero una specie di parentesi temporale, una sospensione, un altrove in questo luogo, un sempre nel mai. Si, è proprio così, un sempre nel mai. Perché d'ora in poi, per te, andrò alla ricerca dei sempre nel mai." (Muriel Barbery, "L'eleganza del riccio.")