Il Diavolo in Corpo

De Profundis..


 
 Scrivimi di te in tutta franchezza, della tua vita, dei tuoi amici, dei tuoi libri. Raccontami del tuo volume di poesie e di come è stato ascoltato, non scrivere ciò che non senti, se vi sarà qualcosa di falso o di artefatto nella tua lettera me ne accorgerò subito dal tono. Ricorda che mi resta ancora da conoscerti, forse a entrambi ci resta da conoscerci a vicenda. Quanto a te non ho che quest'ultima cosa da dirti, non avere paura del passato, se qualcuno ti dirà che esso è irrevocabile non credergli. Ciò che ho davanti a me adesso è proprio il mio passato, devo ridurmi a guardarlo con altri occhi. E questo, non posso fare ignorandolo, o designandolo, o lodandolo, o rinnegandolo, posso solo accettarlo come una parte inevitabile dell'evoluzione della mia vita e del mio carattere, chinando il capo di fronte a tutto ciò che ho sofferto. Venisti da me per imparare il piacere della vita, ma forse sono stato scelto per insegnarti qualcosa di più splendido, il significato del dolore, e la sua bellezza. Il tuo affezionato amico Oscar (Oscar Wilde, "De Profundis", gennaio-marzo 1897)