Il Diavolo in Corpo

Il cicciabomba butterato..


 
 Su Asia Argento, per molti figlia d'arte e attrice, dark, ribelle e sexy, che fa sempre di testa sua e che ha fatto sognare che un modo diverso di essere ragazza fosse possibile, se ne sono dette tante, per lo più pessime.Passo indietro una valanga di denunce di stupro e abuso è piovuta in testa a Harvey Weinstein, produttore e fondatore della Miramax (oltre trenta denunce che includono diverse celebrità, da Cara Delevigne passando per Angelina Jolie, Gwyneth Paltrow e Asia Argento).Siamo di fronte a due persone con una moralità poco solida, Madame Argento, forse per pudore, non ha mai rivelato la sua triste esperienza. Ha aspettato un ventennio a raccontarla urbi e orbi, quando il potente produttore si è trovato al centro di uno scandalo. Un pentimento tardivo e quindi non genuino. Trattasi di vendetta? Questo sarà difficile accertarlo. Ma prima di condannare è meglio aspettare venga processato e siano chiarite le sue eventuali colpe, la presunzione di innocenza vale per chiunque.La sincerità paga sempre, l'Asia avrebbe lanciato un messaggio utile, invece ha puntato il dito accusatorio venti anni dopo aver subìto il presunto torto. Il che è stato ed è diseducativo e offende quelle donne a cui non è data alcuna facoltà di scelta e sono abusate, prese con la forza, poi gettate in strada quali stracci. 
Scoppia così il mega scandalo internazionale e mentre l'elenco di chi prende coraggio e lo denuncia cresce di ora in ora, lui perde lavoro, credibilità e viene lasciato dalla moglie. Da tutto il mondo arrivano parole di solidarietà alle vttime e una dura presa di posizione contro il produttore molestatore, già noto negli ambienti cinematografici per queste sue "abitudini".Oltre alla gente comune, si esprimono a colpi di interviste e tweet anche molte star, soprattutto Usa, da George Clooney a Meryl Streep, da Jane Fonda ("sapevo e mi pento di aver taciuto") a Hilary Clinton.
Noi italiani non siamo naturalmente da meno ma, invece che parole di denuncia e sostegno, da noi è partito più che altro un processo mediatico, sia popolare che vip, alle azioni di lei. Le argomentazioni sono varie ma non troppo, tutte rivisitazioni del fetido classicone, "la-vittima-se-la-sarà-cercata/meritata"