Il Diavolo in Corpo

Ladra di uomini o vittima?!


 
 L'amante, una figura scomoda, che difficilmente suscita simpatia, ma che spesso però capita e si trova coinvolta con un uomo sposato o impegnato. Magari per incoscienza o forse perché inizialmente si è state ingannate e poi si è rimaste coinvolte più del previstoPer comprendere la figura dell’amante si parte dalla ninfa Calipso; nell'Odissea si racconta dell’amore di Calipso per Ulisse e delle sue promesse di immortalità purché non la lasciasse. Quando però Zeus costrinse Calipso a rinunciare al suo amore e Ulisse tornò da Penelope, la ninfa Calipso va incontro a una tragica fine. Nella mitologia Penelope viene venerata, mentre Calipso, che rinuncia all'amore, viene condannata. Ed è proprio la sensazione che prova chi per anni ha investito sentimenti, passioni e rinunce per rapporti clandestini di questo tipo, e spesso viene etichettata la rovina famiglie. E come capita nell'Odissea, anche nella vita spesso chi ci soffre alla fine è l’amante, perché quasi sempre viene lasciata o è costretta a lasciare.Iniziare una relazione e con un uomo già impegnato mette in una situazione controversa, l'amante è colei che ruba ad un'altra donna l’amore e le attenzioni di un uomo, ed è derubata da questo del proprio amore perché si creano false aspettative. Tuttavia l'amante è sempre vista dalla società come colei che ruba un uomo; eppure difficilmente la donna lo fa per trasgredire, ma spesso ci mette cuore e affettività.Per caso o per abitudine è importante anche distinguere tra chi si scopre amante per caso e chi, invece, ha una specie di coazione a ripetere, ed inconsciamente o consciamente cerca sempre uomini impegnati. In questo caso è bene interrogarsi sul perché si entra sempre in questo ruolo. Per esempio ci sono donne che amano molto la loro libertà e non vogliono rinunciarvi, e le storie con uomini impegnati sono per loro la situazione migliore. Prendono il meglio dalle storie, senza il peso della vita domestica.Molto spesso le speranze dell’amante vengono alimentate da promesse e corroborate da continue lamentele dell’uomo sulla legittima consorte. Le classiche frasi come "mia moglie è fredda", "con lei sono infelice", "stiamo insieme per i figli". E così l'amante si accontenta temporaneamente sperando e attendendo un futuro migliore, alimentato dalle promesse che prima o poi la situazione cambierà. Spesso quello che non si comprende però, è che il ruolo dell’'amante non è di terzo incomodo, ma di terzo comodo, perché in un certo senso salva la coppia dando a lui ciò che gli manca, completando perfettamente il suo rapporto di coppia. Purtroppo, banalmente, gli uomini fanno difficilmente scelte coraggiose, e sono incapaci di separarsi sia dalla moglie che dall'amante. Cosa fare? Ad un certo punto della relazione e dopo avere rivestito il ruolo dell’amante, occorre porsi alcune domande. Quando si capisce che la situazione non cambierà o si continua questo rapporto in un angolo accontentandosi delle briciole, o si prende atto della realtà. Ovviamente il metro di giudizio è il malessere personale e non la morale sociale. Chi soffre e spreca anni dietro ad un uomo impossibile forse deve volersi più bene e mettere se stessa in primo piano, anche allontanando l’amato. Tuttavia non sempre si ha questa lucidità e molte donne preferiscono pazientare, diventando da donne Calipso a donne Penelope.