Il Diavolo in Corpo

Associazione "Policiers en colère"..


 
 Una vita passata a combattere la grande ondata di suicidi fra i suoi colleghi poliziotti, causati dall'odio profondo delle persone per la divisa. Ma lunedì 12 novembre, a poche ore dal terzo anniversario per le stragi dell'attentato terroristico di Parigi, è caduta nello stesso dramma di altri 81 agenti che tra 2017 e 2018 hanno deciso di farla finita. Maggy Biskupski, presidente dell'associazione di mobilitazione "Policiers en colère" (Poliziotti arrabbiati), nata nel 2016 il giorno dopo gli attacchi di Viry-Chatillon (a Sud di Parigi), si è tolta la vita nella sua casa di Carrières-sous-Poissy, nell'Île-de-France. Accanto al cadavere della donna, scrive il quotidiano Le Monde, è stata trovata una lettera e l'arma di servizio.Una vita per la polizia, poi il comando dell'associazione, Ufficiale di polizia della brigata anti-crimine Yvelines, Maggy Biskupski, insieme a tre suoi colleghi, era stata colpita da una procedura dell'Ispettorato generale della Polizia nazionale (IGPN) per "violazioni" dei suoi doveri di riservatezza dopo aver divulgato notizie private. Aveva preso il controllo dell'associazione "Policiers en colère" il giorno dopo l'ennesimo, violento, agguato ai danni della polizia avvenuto a Viry-Chatillon, una banlieu a sud di Parigi, il 7 ottobre 2016. Allora quattro suoi colleghi erano stati assaliti da alcuni teppisti che avevano lanciato alcune bottiglie incendiarie nella volante della polizia. Due agenti avevano riportato lesioni gravissime, così gravi da costringere i medici a operarli sul posto. Gli altri se l'erano scampata con ferite più lievi. Le proteste sui social e nelle città. Un attacco che aveva disgustato talmente tanto la polizia da sfociare in una serie di proteste durate 18 giorni sia sui social che in piazza, con manifestazioni a Parigi e in altre città francesi, per esprimere il proprio disagio contro l'odio e la mancanza di mezzi utili a difendersi. L'intenzione dell'associazione era quella di arrivare agli occhi dell'amministrazione, come Maggy aveva detto su Facebook: "Policiers en colère, affermò la poliziotta, vuole essere una forza indipendente nel campo politico e sindacale della polizia; raccogliere e dar voce alle lamentele dei poliziotti".