Il Diavolo in Corpo

Smettiamola di "scrollare"..


 
 Per noi, gente con più di trenta anni, con molta arte, abbondante vita sociale e tanto tempo a disposizione, "scrollare" è diventato una dipendenza. E con scrollare intendo quel movimento del dito indice che accarezza verso l'alto lo schermo di un cellulare di ultima generazione per visualizzare a cascata gli aggiornamenti dei principali social network. Basta fare il test del treno e si capisce che la cerchia di addicted non include solo me e i miei amici. Salite su un vagone, ma va bene anche l'autobus, sedetevi e guardatevi intorno. Il colpo d'occhio sarà questo, decine di teste chine sullo schermo, il volto illuminato, l'indice in azione. E dire che fino a qualche anno fa quelle teste avrebbero guardato oltre il finestrino o le righe di un libro o gli occhi di uno sconosciuto.Oggi, quando mi sveglio accendo la radio, faccio colazione e guardo fuori dalla finestra magari leggendo le mail e i messaggi che ora gli amici mi scrivono più numerosi, in bagno leggo una rivista, in macchina guido e durante l'aperitivo riscopro quanto sono belli gli occhi verdi del mio amico. Al cinema vedo tutto il film senza frugare mai nella pochette e poi la sera mi addormento leggendo un libro, che belle le sere senza i social network!Da più di un mese mi diverte riscoprire il piacere di telefonare o andare a trovare gli amici ogni volta che avrei dovuto scrivergli un messaggio privato e mi emoziona ascoltare i racconti delle loro vacanze, immaginare spiagge e canoe, vagoni e zuppe di grilli, senza averli già visti fotografati sulle loro bacheche. C'è il timore di perdere il contatto con il virale e le nuove mode, di mancare l'inaugurazione del nuovo bar in centro, di dimenticare il compleanno di qualche amico, di venire a conoscenza con 48 ore di ritardo della morte dell'ultimo famoso. L'ho vissuto, è successo, ma la soddisfazione di essere fuori da una dipendenza che mi stava rendendo una versione peggiore di me stessa è più forte dell'emozione per l'invito al party più ambito della stagione. Credo che fondamentale sia rompere l'incantesimo in cui siamo stati intrappolati sino a oggi. Fatto quel passo, la soluzione si troverà. Riconoscere che abbiamo un problema è già un buon inizio...