Creato da nina.monamour il 11/06/2010
 

Il Diavolo in Corpo

Di tutto e di piu'.....

 

Messaggi di Maggio 2017

Ho perso la pace..

Post n°7990 pubblicato il 31 Maggio 2017 da nina.monamour

 

Abito in una casa dove sono cresciuta da piccola, non la lascerei per nulla cosa al mondo, ma pensieri nefasti occupana la mia mente in questi giorni, devastandola in tutto e di piu'.

Bene, sopra il mio appartamento è venuta ad abitare una famigliola che all'appareza sembrava normale, ma con il passare del tempo, si è rivelata come avevo intuito.

Il papà è un Insegnante di Musica, insegna in una scuola elementare e tra l'altro da anche ripetizioni in casa, immaginate d'Estate con le finestre aperte, invece, la moglie insegna Inglese, madrelingua, a domicilio, quindi immaginate tutti questi ragazzini che schiamazzano su e giu' per l'ascensore come indemoniati.

Due figli, il maschietto 9 anni, Lorenzo, terribile, maleducato ed impertinente, non sa cosa significhi educazione, la femminuccia di nome Diletta invece ha solo 6 anni e subisce le angherie del fratello. Alla famiglia si aggiugono due gatti maschi di nome Tiberio e Caio


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ma allora la Prof. di Lingue si chiamerà Cornelia?! Giusto? Perchè nell'antica Roma, la bella Cornelia, quando presentava i suoi due figli, soleva dire così: "Ecco, Vi presento i miei due gioielli, Tiberio e Caio Gracco.."

Orbene la Prof, in questione si chiama Doroty, ma il marito la chiama Dora.

Dalla mattina alla sera Dora hai fatto questo, Dora hai comprato il pesce, Dora che ore sono, ecc..ecc..per non parlare di quando litigano di brutto ed allora mi preoccupo un pò,

Per non parlare della biancheria stesa che gocciola sui miei panni quasi asciutti. grr..grr..

Per non farla lunga, da quando è arrivata questa bella famigliola ho perso la pace, il sonno, ho cercato di parlare con Loro, ho cercato di capirli, comprenderli e Loro.."non si preoccupi Signora, faremo del tutto per non disturbarla.."

Me nessuno ascolta il mio silenzio?




Il silenzio non è silenzio, ma un limite dell'udito.

Le ultime parole famose..

Mi sa che andrò a vivere in campagna..

 


 
 
 

Petere, ut eum non dandum...

Post n°7989 pubblicato il 30 Maggio 2017 da nina.monamour

 

 

Meditate..Meditate...

 

 

 
 
 

Le donne di Neruda..

Post n°7988 pubblicato il 30 Maggio 2017 da nina.monamour



Le donne, gli amori, i tradimenti e i versi di Pablo Neruda a Isla Negra in Cile negli anni Cinquanta. Li racconta Elisa, arrivata a 12 anni con la madre da un paese vicino a servire nella casa del poeta.

Sono povere e ignoranti, ma Elisa attira l'attenzione di Pablo che decide di educarla alla società, incontra la protezione e l'amicizia della moglie Delia e dell'amante Matilde. 

Quegli anni a Isla Negra sono il suo periodo di formazione, Elisa, novella Sabrina, sboccerà come ragazza colta e indipendente, andrà a Parigi a studiare, scoprirà l'amore.

Tornerà a casa da donna emancipata, padrona del suo destino, al contrario della madre, che non ha osato togliersi dalla sua condizione. Come ogni mix letterario che si rispetti tra factual e fiction, ci sono personaggi veri (le donne di Pablo) e altri meno (Elisa), situazioni reali (la casa, le conchiglie) e altre inventate dall'autrice, argentina che vive a Madrid.

Questo è il suo primo romanzo che arriva in Italia.




 
 
 

Nessuno è perfetto..

Post n°7987 pubblicato il 29 Maggio 2017 da nina.monamour



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“Nessuno è perfetto, ma ognuno è unico, questo rende prezioso il dono della nostra esistenza,

perché nessuno potrà donare al mondo quello che portiamo noi.

E ogni anno la primavera torna, per quanto l’inverno sia stato lungo e rigido.

C’è una perfezione nel mondo, assoluta, così come c’è dentro di noi.

Non si bussa alle porte, si aprono da sole se l’energia che si è impegnata è quella che poi permette il raccolto!

La prossima volta che ti ritrovi a camminare per strada, anche se sei vestito in giacca e cravatta o hai i tacchi a spillo,

prova a saltellare come fanno i bambini per qualche passo. Già all’idea ti vergogni?

Devi aver avuto ben nascosto il tuo bimbo interiore per giudicarlo subito con un: “Questo non si deve fare!”.

Ricontatta il bambino che c’è dentro di te e dedicagli due saltelli, ti ritroverai a sorridere e la tua innocenza sorriderà con te.

Esprimiti liberamente nel tuo sentire, non aver paura di ciò che senti, anzi,

tutto ciò che non esprimi può diventare risentimento verso te stesso, gli altri e il mondo.”


 
 
 

Pubblicità ingannevole..

Post n°7986 pubblicato il 28 Maggio 2017 da nina.monamour

 

 

Parlare di olio di palma sostenibile è un messaggio falsato e distorto che alcune aziende continuano a perpetuare. Tra queste Ferrero che, nel suo ultimo spot, ha esaltato qualità dell’olio di palma palesemente volte a ingannare il consumatore sulle reali caratteristiche di questa sostanza e della sua produzione. Per questi motivi abbiamo deciso di presentare un esposto al Garante della Pubblicità al fine di richiedere la sospensione della trasmissione dello spot in questione, la rettifica delle informazioni scorrette fornite al consumatore e l’adempimento delle sanzioni previste dalle norme vigenti per pubblicità ingannevole. Ferrero nella pubblicità parla di olio di palma sicuro e sostenibile, dichiarazioni scorrette, aggravate da affermazioni ancora più gravi, quali all’olio di palma non può essere attribuito nessun particolare effetto negativo sulla salute che sia scientificamente provato.

Queste dichiarazioni che compaiono in vari articoli, comunicati dell’azienda e nel loro sito ufficiale vorrebbero addirittura confutare gli studi pubblicati dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) per cui l’olio di palma presenta invece al proprio interno contaminanti tossici, tra i quali il glicidolo esterificato, sostanza considerata cancerogena.

Come può Ferrero a mentire in maniera così sfacciata ai consumatori?
Per non parlare poi della presunta sostenibilità, tanto infondata quanto enfatizzata. A parte i fiumi di parole sul tema, l’unico  sistema di certificazione della sostenibilità è tutt’ora il Roundtable on Sustainable Palm Oil (RSPO), una farsa.
Una garanzia di sostenibilità ridicola e decretata fallimentare da tutti e su tutti i fronti. Nei Paesi in cui avviene la massima coltivazione di palme da olio, Indonesia e Malesia, non vi sono sistemi concreti di tracciabilità della filiera, di monitoraggio dei suoli, di controlli sulla destinazione d’uso degli stessi, sui pesticidi utilizzati. La legislazione a tutela dell’ambiente, degli animali e delle popolazioni è carente e spesso facilmente elusa, anche a causa della corruzione diffusa.

 Basti pensare al recente dossier pubblicato da Amnesty Inernational per farsi un’idea di quanto parlare di "sostenibilità" nel settore dell’olio di palma sia ipocrita e risibile. Sfruttamento del lavoro, anche minorile, devastazione dei territori, land grabbing, in poche decine di anni poche e potenti multinazionali occidentali hanno devastato due interi Paesi e adesso, dopo aver fatto tabula rasa, si apprestano a colonizzarne di nuovi. Le alternative all'olio di palma ci sono, magari non così economicamente vantaggiose per Ferrero, ma di certo migliori per l’ambiente, la salute dei consumatori e anche la nostra economia tante aziende lo stanno dimostrando, con numeri alla mano.

Se Ferrero vuole continuare sulla vecchia strada faccia pure, ma non ci venga a raccontare la favoletta della sostenibilità, perché ormai è lampante che si tratta di informazioni ingannevoli, ipocrite e vili, per cui noi faremo tutto ciò che politicamente c'è possibile per tutelare la salute dei cittadini e il nostro pianeta.
Siete d'accordo?





 
 
 

Protezione umanitaria..

Post n°7985 pubblicato il 27 Maggio 2017 da nina.monamour

 

 

L’Italia non ha mai respinto così tante richieste d’asilo come nel 2016, ma ne accetta comunque molte di più di quante sostengono numerosi esponenti del centrodestra, tra cui il segretario della Lega Nord Matteo Salvini. Secondo i dati pubblicati recetemene dal Ministero dell’Interno, nell’ultimo anno sono state esaminate in primo grado 90.473 richieste d’asilo e ne sono state respinte il 61,3 per cento, la percentuale più alta degli ultimi cinque anni e una delle più alte in Europa.

Le domande accolte sono state circa 35 mila, però sono molte più delle poche migliaia di cui parlano spesso politici e giornali di centrodestra. A queste tra l'altro andrebbero aggiunte le domande respinte in primo grado ma accolte nei gradi successivi. Il Ministero dell’Interno non ha mai voluto pubblicare questi dati (vergogna!)

Salvini e i giornali più vivini al centrodestra sembrano giocare sull’ambiguità del termine “rifugiato”. Se solo il 4/5 per cento dei richiedenti vengono considerati rifugiati, sostengono spesso più o meno apertamente, allora tutti gli altri devono essere considerati clandestini. Allora mi sono chiesta, è un ragionamento sbagliato per due motivi; il primo un numero sconosciuto di richiedenti asilo riceve lo status di rifugiato dopo aver fatto appello contro la decisione in primo grado. Non sappiamo quanti sono, ma secondo il Presidente della Commissione nazionale asilo circa il 60 per cento dei ricorsi viene accolto.

 


Il secondo, oltre a quello di rifugiato (una persona che "rischia persecuzioni per motivi di razza, religione, nazionalità, appartenenza ad un determinato gruppo sociale o per le sue opinioni politiche"), le commissioni che si occupano di asilo possono concedere alle persone straniere altre forme di protezione che gli consentano di risiedere legalmente in Italia, per esempio possono concedere la protezione sussidiaria.

Ha diritto a questo status chi "rischia di subire un danno grave", come morte o tortura, in caso di rientro nel proprio paese. L’Italia è uno dei paesi europei che fa più ricorso a questo strumento, circa il 15 per cento delle domande ricevono questa risposta, contro una media europea di circa il 10. In Europa è molto più frequente assegnare lo status di rifugiato vero e proprio, in media poco meno del 40 per cento dei richiedenti riceve questo status, circa dieci volte più di quanti lo ricevono in Italia.

Infine lo straniero può ricevere la protezione umanitaria, se la commissione che si occupa del suo caso ritiene che lo straniero abbia diritto a rimanere in Italia per "altri motivi umanitari". In Europa soltanto Slovacchia e Italia utilizzano in maniera significativa quest’ultimo tipo di protezione. Nel 2016 più di metà della richieste di protezione internazionale accolte hanno avuto come esito la concessione della protezione umanitaria. Il numero di protezioni umanitarie concesse è cresciuto costantemente negli ultimi anni, a scapito delle protezioni sussidiarie e della concessione dello status di rifugiato vero e proprio.

Sul suolo italiano sbarcano pochi siriani, afghani e iracheni, che rischiano gravi persecuzioni nei loro paesi, ma arrivano molti pachistani, nigeriani e gambiani, i cui paesi di origine sono in una situazione di sicurezza molto più ambigui. Per molti di loro è difficile determinare con chiarezza se hanno diritto a qualche forma di protezione internazionale; anche per questo spesso si utilizza la protezione umanitaria, la meno forte delle tre, che deve essere rinnovata ogni anno.

In Italia non possiamo parlare di commissioni effettivamente indipendenti, è una critica che facciamo da sempre. Le commissioni sono coordinate dal Ministero dell’Interno e tra coloro che siedono al loro interno, uno è il Prefetto e un altro è un componente della Polizia di Stato. È possibile che, di fronte all’aumento delle richieste di asilo, il Ministero dell’Interno abbia chiesto alle commissioni un giro di vite sull’accettazione delle domande.

 


Salvini dice che solo poche migliaia di migranti hanno diritto a restare, ma i numeri veri sono molto più alti..

Gli altri li bruciamo?

Perchè non istituire dei forni crematori per bruciarli?

Peccato che Adolfo non c'è piu!!

Matteo..Matteo..la storia non ti ha insegato nulla..

A Voi la parola..


 
 
 

Il soffio del vento..

Post n°7984 pubblicato il 27 Maggio 2017 da nina.monamour

 

 

La prima tazza mi inumidisce le labbra e la gola, la seconda rompe la mia solitudine.

La terza fruga nelle mie sterili viscere per scovarvi migliaia di volumi di strani ideogrammi.

La quarta tazza provoca una leggera sudorazione, tutto il male della vita stilla dai miei pori.

Alla quinta tazza, eccomi purificata;

la sesta mi conduce nel regno degli immortali.

La settima, ah, non potrei berne ancora!


 

Riesco solo a sentire il soffio di un vento fresco che alita nelle mie maniche..

 

 

 
 
 

Cosa c'è dietro?

Post n°7982 pubblicato il 26 Maggio 2017 da nina.monamour

 

Gli incontri ufficiali della coppia presidenziale nell'ultima settimana hanno spostato l'attenzione, ancora una volta, sul rapporto (quello vero) che lega Melania e Donald Trump. Infatti, dopo che l'ex modella ha rifiutato in pubblico di stringere la mano al marito, la prima volta appena atterrati in Israele, la seconda mentre i due scendevano dal velivolo, (e di questo ne hanno parlato tutti) che li ha portati a Roma, molti si sono chiesti il perché del gesto di Melania.

E un'esperta di linguaggio del corpo lo ha svelato..

La first lady non vuole essere trattata da bambina.


Sentita dall'Indipendent, l'esperta Patty Wood ha decriptato in particolare la "sfilata" della coppia statunitense all'aeroporto di Tel Aviv. Secondo l'interpretazione della Wood, camminando davanti alla moglie il tyccon ha voluto affermare la sua superiorità su di lei e il gesto di cercare la mano di Melania dietro di sé sarebbe da leggere come quello di un adulto che vuole condurre con sé un bambino. "Melania, rispondendo con un piccolo schiaffo, gli ha voluto dire: 'No, non mi porterai a spasso come se fossi piccola'".



Potrebbe esserci tuttavia un'altra spiegazione, legata al rispetto dell'etichetta.

Stando a questa interpretazione, la first lady avrebbe voluto evitare il contatto fisico in pubblico in terra israeliana per mantenere un comportamento più distaccato e "presidenziale".

A ogni modo, quel che è certo è che la relazione all'interno della first  è molto cambiata da quando c'è stato l'insediamento alla Casa Bianca.

Se prima Donald era solito avere un rapporto molto fisico con la moglie, non disdegnando di toccarla spesso anche davanti ad estranei, ora i due evitano il contatto fuori dalle mura domestiche.

Del resto, nello scorso febbraio era successo esattamente il contrario, sceso dall'aereo che lo aveva condotto al Palm Beach International Airport, in Florida, Donald aveva deliberatamente evitato di stringere la mano della moglie, che invece aveva cercato il contatto. "In quell'occasione ha voluto dimostrare di essere un maschio alpha e quindi di non voler concedersi smancerie" 

Tornando a Melania, la Wood spiega come l'elezione di Trump abbia trasformato il suo modo di comportarsi, nel matrimonio e fuori di esso. "L'attuale first lady prima era semplicemente una modella sposata con qualcuno che la desiderava molto" ricorda Patti, che sottolinea come il linguaggio del corpo della donna rivelasse un'attitudine "aperta e confortevole, sciolta".

Ora tutto sembra ccambiato e le spalle di Melania vanno giù, il suo sorriso è sempre più spento, lancia sguardi furtivi, è tesa e infelice. Se però la causa di tanto malessere sia il rapporto coniugale in sé o la nuova vita da moglie del presidente, solo lei potrà svelarlo.

Adesso non vorrei essere crudele o altro, ma che ce frega di quello che fa la First Lady?



Melania, i panni sporchi si lavano in famiglia..

 

 
 
 

La bellezza non è tutto..

Post n°7981 pubblicato il 25 Maggio 2017 da nina.monamour

 

 

Siete stufi di dovervi sforzare di essere sempre impeccabili esteticamente? Bene, sappiate che la moda del fisico perfetto e della bellezza a tutti i costi potrebbe presto passare. Lo afferma un'autorevole ricerca secondo la quale conviene smettere di concentrarsi solo sull’apparenza e cominciare a pensare all'odore e alla voce.

Vi sembra strano? Pare proprio di no perchè in molti casi questi fattori potrebbero essere determinanti per dare un’immagine affascinante di noi stessi.

Lo studio che ha sollevato la questione è stato pubblicato su Frontiers in Psychology ed è la sintesi di 30 anni di ricerche su questi temi. L'autrice ha dichiarato: "Percepire gli altri attraverso tutti e tre i canali (aspetto fisico, odore e voce) dà una varietà più ampia e affidabile di informazioni su di loro."

A pensarci bene, è assolutamente comprensibile, nessuno vorrebbe avere una relazione con chi ha un alito cattivo ed una voce sgradevole. Essere affascinati da una persona che poi si è rivelata deludente per fattori diversi dalla bellezza è una cosa sicuramente capitata a tutti, almeno una volta nella vita. Ciò accade perchè molte caratteristiche quali sicurezza, affidabilità, stato emotivo e fisico possono arrivare proprio dalla voce o dagli odori ancora prima che dall’estetica.

In conclusione il fascino è una questione multisensoriale, in questo modo abbiamo la possibilità di esprimere completamente noi stessi, mostrandoci per quello che siamo con tutti i nostri punti di forza, senza fermarci all’apparenza.

 

 
 
 

L'indumento piu' sexy..

Post n°7980 pubblicato il 24 Maggio 2017 da nina.monamour

 

 

La lotta per l'indipendenza femminile va di pari passo con la storia di alcuni indumenti che tutte noi oggi indossiamo quotidianamente, ma che in passato hanno facilitato moltissimo sia le attività femminili che il processo di emancipazione.



Primo tra tutti il reggiseno, che ha sostenuto le donne quando hanno iniziato a lavorare e le ha liberate dal fastidioso corsetto; ecco la storia di un indumento che ha migliorato la qualità della vita delle donne e che la rese sempre più seducenti!


 

Ehi ragazzi, sogni d'oro, a domani..

 

 

 

 

 
 
 

Vivi e lassa viviri..

Post n°7979 pubblicato il 23 Maggio 2017 da nina.monamour



Nel venticinquesimo anniversario della morte dei magistrati Giovanni Falcone e Francesca Morvillo e degli agenti, le associazioni "Voci Attive" e "Vivi e lassa viviri" ricorderanno quanti con loro hanno sacrificato la vita e si sono impegnati nel servizio per la lotta alla mafia e ogni forma di ingiustizia con una pedalata in bici.

Falcone era un personaggio decisamente scomodo, uno che non aveva timore di denunciare e di indagare i sottili e raffinati equilibri tra mafia, politica e imprenditoria. Era sempre in prima linea contro la criminalità organizzata siciliana e fece della lotta al malaffare la sua missione di vita, nel suo lavoro mise tutta la passione di chi a Palermo c'era nato e di chi voleva vedere Palermo e la Sicilia guarite dal cancro della mafia. 

"La mafia non è affatto invincibile, è un fenomeno umano e come tutti i fenomeni umani ha avuto un inizio, una sua evoluzione e avrà quindi anche una fine", diceva. 
Gli uomini passano ma le idee restano e quelle di Falcone continuano a riecheggiare nella sua terra come una dolce melodia di speranza.

In ragione del conflitto con altri interessi, Cosa Nostra decise di reagire, la cosiddetta "Commissione" guidata dal boss Salvatore Riina detto ‘Totò, (anche il famoso boss conobbi in uno dei suoi trasferimenti da un carcere all'altro e ricordo che quel famoso pomeriggio nel carcere di....incrociai i suoi occhi.... occhi freddi, senza espressione, sembrava un pezzo di marmo) pianificò una serie di attentati il cui scopo era prima di tutto quello di bloccare le attività di indagine e di dichiarare apertamente guerra a quegli apparati dello Stato che avrebbero contrastato gli affari della mafia.
Il 23 maggio 1992 andò in scena il più feroce di quegli attacchi allo Stato.

Due mesi dopo il giudice Paolo Borsellino verrà assassinato insieme agli uomini della scorta.



Il Giardino della memoria accoglie l'auto di scorta di FalconSono profondamente delusa dai vari Governi, dallo Stato di per sé, e dai mezzi democratici che hanno fallito contro la mafia. É mai possibile che sono passati quasi 70 anni, da quando é stata riconosciuta Cosa Nostra, e nessun governo é riuscito a sconfiggere questa peste mafia che incombe su di noi, popolo assuefatto e rassegnato? 

La risposta è semplice, la mafia vive grazie alla complicità degli organi statali, e le ultime cronache confermano il tutto. Nella realtà dei fatti siamo governati da ladroni che fanno combutta con la mafia.




 Nonostante queste situazioni, a dir poco drammatiche, non ho mai ritenuto che il Giudice Falcone (e come scrissi in un post dell'utente nonchè amico Diogene, ebbi la fortuna di conoscerlo all'Università di Palermo, dove Lui insegnava), fosse un eroe, perché credo sia triste un Paese che abbia bisogno di eroi, ma certamente è un esempio da seguire, per me, per i miei figli, per tutti i nostri figli, per tutti noi, e spero anche per le nuove generazioni. 

Bisogna lottare per una Nazione diversa, all’insegna della legalità e della giustizia, non restando a guardare ma educando, soprattutto i più giovani, ai valori sani del rispetto, dell’onestà e della dignità.



Dobbiamo stare dalla parte della legge e camminare a testa alta, lontani dalla corruzione e vicini al senso del dovere.
Un grazie, per non essersi mai arreso e per aver fatto il suo dovere fino in fondo..

 
 
 

In cerca di lavoro..

Post n°7977 pubblicato il 23 Maggio 2017 da nina.monamour

 

 

Un giovane disoccupato, diplomato in ragioneria, ha trascorso gli ultimi due anni a cercare un posto di lavoro. Ormai è disperato e si attacca a tutto, nemmeno al Pony Express hanno un posto per lui. Un giorno capita davanti ad un circo e nota un cartello che annuncia l’offerta di un posto di lavoro. Entusiasta si presenta di corsa dal direttore col cartello in mano:
– Buongiorno, io sarei qui per quel posto…
Il direttore gli spiega la situazione:
– Ecco, veda, si tratta del numero dell’orso acrobatico. E’ sempre stato un numero di gran successo che attirava molto pubblico. Ma siccome ci è morto da poco l’orso ed è molto difficile addestrare un nuovo orso per quel numero, abbiamo pensato di farlo fare ad un finto orso.
– Che vuol dire finto orso?
– Che se accetta dovrà indossare una pelle d’orso e pedalare su una bicicletta su un filo a venti metri di altezza…
Il ragazzo, pur di avere un posto di lavoro accetta:
– Va bene, direttore! Quando comincio?
– Allora cominci da lunedì, ora vieni con me che facciamo le prove!

 

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Vanno in pista, il ragioniere indossa la pelle d’orso, sale sulla pedana da cui parte il filo ed inforca la bicicletta. Sta per incominciare la “traversata” quando, guardando di sotto, vede una gabbia con dieci leoni. A quel punto urla verso il direttore:
– Direttore, veramente di leoni non si era parlato! Io ho paura!
Da sotto si sente uno dei leoni:
– Non si preoccupi ragioniere… qui sotto siamo tutti geometri!

 

 

Buona Giornata


 
 
 

Il profumo inconfondibile..

Post n°7976 pubblicato il 22 Maggio 2017 da nina.monamour

 

 

In un certo modo, il silenzio ha un suo profumo quando si cerca di fare un bilancio della propria vita e dei propri sogni.

Improvvisamente, come luce, viene incontro per dirci che il difficile deve ancora venire, e che è bene continuare a sognare per lasciare che la propria immaginazione costruisca la realtà futura.

Ecco allora, apparire mondi sconosciuti, ombre protettive che ci tendono la mano, ancore di salvezza, bastoni per sorreggerci.

E il suo profumo è inconfondibile per chi si lascia trasportare dal suo cuore

 

 

 

 
 
 

Il grande dittatore..

Post n°7975 pubblicato il 21 Maggio 2017 da nina.monamour

 

 

1940

In questa commedia satirica, Charlie Chaplin rappresenta una parodia di Adolf Hitler e del nazifascismo.
Memorabile il “Discorso all’umanità” della scena finale.

“Mi dispiace, ma io non voglio fare l’imperatore. Non voglio né governare né comandare nessuno. Vorrei aiutare tutti: ebrei, ariani, uomini neri e bianchi.

Tutti noi esseri umani dovremmo unirci, aiutarci sempre, dovremmo godere della felicità del prossimo. Non odiarci e disprezzarci l’un l’altro. In questo mondo c’è posto per tutti. La natura è ricca e sufficiente per tutti noi.

La vita può essere felice e magnifica, ma noi l’abbiamo dimenticato. L’avidità ha avvelenato i nostri cuori, fatto precipitare il mondo nell’odio, condotti a passo d’oca verso le cose più abiette.

Abbiamo i mezzi per spaziare, ma ci siamo chiusi in noi stessi. La macchina dell’abbondanza ci ha dato povertà, la scienza ci ha trasformati in cinici, l’abilità ci ha resi duri e cattivi. Pensiamo troppo e sentiamo poco.

Più che macchine ci serve umanità, più che abilità ci serve bontà e gentilezza. Senza queste qualità la vita è vuota e violenta e tutto è perduto.

L’aviazione e la radio hanno avvicinato la gente, la natura stessa di queste invenzioni reclama la bontà dell’uomo, reclama la fratellanza universale. L’unione dell’umanità.

Persino ora la mia voce raggiunge milioni di persone. Milioni di uomini, donne, bambini disperati, vittime di un sistema che impone agli uomini di segregare, umiliare e torturare gente innocente. Non disperate! Perché l’avidità che ci comanda è soltanto un male passeggero, come la pochezza di uomini che temono le meraviglie del progresso umano.

L’odio degli uomini scompare insieme ai dittatori. Il potere che hanno tolto al popolo, al popolo tornerà. E qualsiasi mezzo usino, la libertà non può essere soppressa.

Soldati! Non cedete a dei bruti, uomini che vi comandano e che vi disprezzano, che vi limitano, uomini che vi dicono cosa dire, cosa fare, cosa pensare e come vivere! Che vi irregimentano, vi condizionano, vi trattano come bestie! Voi vi consegnate a questa gente senza un’anima! Uomini macchine con macchine al posto del cervello e del cuore. Ma voi non siete macchine! Voi non siete bestie! Siete uomini! Voi portate l’amore dell’umanità nel cuore. Voi non odiate. Coloro che odiano sono solo quelli che non hanno l’amore altrui. Soldati, non difendete la schiavitù, ma la libertà!

Ricordate che nel Vangelo di Luca è scritto: «Il Regno di Dio è nel cuore dell’Uomo». Non di un solo uomo, ma nel cuore di tutti gli uomini. Voi, il popolo, avete la forza di creare le macchine, il progresso e la felicità. Voi, il popolo, avete la forza di fare si che la vita sia bella e libera. Voi potete fare di questa vita una splendida avventura.

Soldati, in nome della democrazia, uniamo queste forze. Uniamoci tutti! Combattiamo tutti per un mondo nuovo, che dia a tutti un lavoro, ai giovani la speranza, ai vecchi la serenità ed alle donne la sicurezza.

Promettendovi queste cose degli uomini sono andati al potere. Mentivano! Non hanno mantenuto quelle promesse e mai lo faranno. E non ne daranno conto a nessuno. Forse i dittatori sono liberi perché rendono schiavo il popolo.

Combattiamo per mantenere quelle promesse. Per abbattere i confini e le barriere. Combattiamo per eliminare l’avidità e l’odio. Un mondo ragionevole in cui la scienza ed il progresso diano a tutti gli uomini il benessere. Soldati! Nel nome della democrazia siate tutti uniti!”

 


 
 
 

L'aspetto esteriore..

Post n°7974 pubblicato il 20 Maggio 2017 da nina.monamour


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Secondo studi scientifici, l'unico mammifero perennemente complessato dal suo aspetto esteriore è l’essere umano di genere femminile.

Questo esordio che sembra l’incipit della pubblicità di un detergente intimo, in realtà, nasce da un’osservazione sociologica; il fenomeno, peraltro, si esacerba in prossimità della stagione estiva, in cui la maggior parte di noi, ma soprattutto la maggior parte sotto i 50 kg, perché le morbide non credono ai miracoli, inizia a perdere la testa, e, alle volte, anche la dignità, per buttare giù qualche kg.

Tisane fangose, che non berrebbe neanche l'ippopotamo, pasticche miracolose, e non parlo di ecstasy, almeno potrebbe essere divertente; tutine che neanche gli astronauti e tutto per perdere uno sporco mezzo kg.

Ma andiamo ad esplorare l'altro lato del letto, cosa fanno i signori uomini nel mentre?

In barba a qualsiasi preoccupazione estetica, l'uomo, e non parlo dell’immagine diversamente etero che si sta diffondendo ora, fatta di sopracciglia ad ala di gabbiano, depilazione e leggins, ma proprio dell’omo omo, che affronta qualsiasi stagione della vita, che sia estate o inverno, con una sicumera incredibile, nonché, spesso, immotivata.

Lì fuori, ci sono branchi di uomini marsupiati, col calzettone di spugna e la camicia a maniche corte da autista di pullman, che vivono una vita felice e spensierata, tronfi e convinti della propria bellezza, talmente convinti da avere magari una moglie, compagna o fidanzata e tradirla con un’altra donna.

Guardateli davanti allo specchio, Voi piene di creme, cremine, elisir miracolosi e loro che si sono a malapena lavati la faccia con l'acqua (piovana, non corrente).

Sempre in base a studi statistici, la prima sera che una donna passa con un uomo, non dorme.

 

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Sia mai che sommessamente, a causa di qualche inesplicabile raffreddore, inizi a russare, sia mai che si intraveda un pò di pancetta!

La donna, la prima notte, sta sveglia, anzi, finge di dormire, su otto ore, ne dorme sì e no tre.
E l'uomo? Il principe azzurro al suo fianco, nel mentre, russa, sgambetta e, alle volte, emette flatulenze, con una nonchalance invidiabile.

La mattina dopo, la donna corre in bagno, si lava i denti, si ritrucca, esce che sembra versione ventenne della mamma del Mulino Bianco e torna a far finta di dormire, esattamente sei secondi prima che il suo lui si svegli… roba che neanche Bolt.             

Finalmente si sveglia anche il bell’addormentato, si alza a metà sul letto, sbadiglia, ti da un bacio con un alito verde, ma non verde dentifricio, verde Tevere, si alza, si gratta alternativamente genitali e cxxo, controlla che tutto sia a posto e va verso il bagno.


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Ovviamente, non prima di aver bofonchiato.."Caffè?" E non è una domanda, è una richiesta.

A onor del vero, bisogna menzionare l'uomo perfetto, quello che porta la colazione a letto e ti coccola appena sveglio, ma qui stiamo parlando di statistiche e, nelle statistiche, il 3% è un dato trascurabile.
Ma facciamo un passo indietro, torniamo alla notte precedente.

Una donna, se ci tiene, non solo si tira come se fosse l’ultimo appuntamento della vita, ma poi è capace, nel bel mezzo di un momento animalesco, di correre in bagno a darsi una sistematina. La sistematina è assolutamente pleonastica, ci siamo già lavate, depilate, truccate, scorticate.
Un uomo è mai corso in bagno a darsi una sistematina???
( E, alle volte, ne avrebbe proprio bisogno).

Tralasciamo la fase del mambo orizzontale, sennò rischio di perdere molti amici e soffermiamoci sul dopo.
La donna è già in paranoia, Lui è un eiaculatore precoce, gli amici lo chiamano Flash Gordon, nel tempo in cui si è consumato il vostro rapporto, voi eravate ancora vestite, eppure è lì, orgoglioso. Voi avete già preso 3 compresse di Xanax, pensando, ripetutamente, a cosa possiate aver fatto di sbagliato.

Ora, a fronte di tutto ciò, amiche, non sarebbe il caso di liberarci da qualche complesso, visto che, avremo pure incendiato i reggiseni,





gesto, peraltro, che non ho mai compreso, visto che li renderei obbligatori, oltre a trovarli sensuali, avremo pure conquistato il diritto di voto, ma rimaniamo ancestralmente legate a complessi anacronistici?

Buon Sabato..

 
 
 

Senza parole..

Post n°7973 pubblicato il 19 Maggio 2017 da nina.monamour

Vero:

 

 
 
 

Ci si abitua alla pornografia?

Post n°7972 pubblicato il 19 Maggio 2017 da nina.monamour

 

Mi sono state raccontate delle storie a riguardo e una di queste è di una donna che si lamentava al fatto che a letto con il suo marito non riusciva ad avere un rapporto normale. Per quale motivo? Semplice, la pornografia.


 Sono davvero molti i casi in cui una persona essendo abituata a guardare i filmati porno non riesce ad avere una vita sessuale normale. Il fatto è che il cervello si abitua alle immagini di qualcosa che nella realtà non sempre può essere realizzato. Questo non contando che spesso gli attori, specialmente le attrici del porno fingono il piacere sessuale, ossia la libido. Ma c'è qualcosa di più che ci allontana dal naturale piacere, ed è la perfezione che vediamo, seni enormi, peni giganti, corpi palestrati.
Qui nasce un nostro desiderio di voler più di quel che vediamo in giro, ragazze, ragazzi, maschi, uomini e donne con doti normali. Questo inizia a non bastarci più.

Spesso nella classica pornografica non c'è un briciolo di sensualità, figuriamoci di amore. Certo, ci sono vari generi e vari gusti ma in genere ce ne sono due di base, il softcore ed  hardcore.

L'hardcore è generalmente lo stile del porno in cui tutto viene estremizzato e messo in mostra, il piacere, la perfezione dei corpi e le varie tipologie di sesso considerate bizzare .

Il softcore è una tipologia di pornografia con una componente erotica, a volte qui l'atto della penetrazione o la masturbazione vengono omessi oppure nascosti. Qui non ci sono tipologie di sesso bizzare.

Insomma, che cosa succede quando il cervello umano si abitua alla pornografia? Durante l'atto della masturbazione e dell'orgasmo le immagini ricorrenti nei filmati rimangono in mente e ciò diventa un'abitudine, un vizio, in casi estremi una dipendenza.  Il problema è come il cervello arriva all'orgasmo e dove viaggiano i pensieri. Che cosa dunque bisogna fare per non essere dipendenti della pornografia tornando alla normalità?

 A voi la parola..

..intanto buona giornata e buon lavoro.

 


 
 
 

Gli amici felini..

Post n°7971 pubblicato il 18 Maggio 2017 da nina.monamour

 

 

Due romani si incontrano:
– Come stai ? –
– Ma sta bbono va’, c’ho certi cavolii per il culo! La gatta m’ha fatto quindici cuccioli, che cacchio ce faccio ? –
– E buttali, no ? –
– Ahò, ma sei n’animale ! Pòre bestie !
– Ma pe’ butta’ volevo di’ de lascialli lontano da casa, che se troveno da magna’ e da vive. Per esempio, tu abbiti a S. Giovanni, li porti ar fosso de la Marana, vicino ar Tennis Club, e hai risòrto ! –
– Pò èsse ‘na bòna idea ! Te faccio sape’ !
Passa un giorno e lo richiama:
– Ahò ! Ma ce credi ? So’ tornati tutti e 15 a casa stamattina!

Come cacchioo hanno fatto ?! –
– E’ n’istinto! Nun te preoccupa’, portali piu’ lontani, al Quarto Miglio, Via di Tor Carbone, davanti ar centro sportivo!


 

Passa un giorno e ritelefona all’amico:
– Ahò ! Porca mignotta lurida ‘nfame ! So’ ritornati a casa, a piedi, da sooooolllll!!! –
– A mali estremi …. Stamme a senti’, prendi la Via dei Laghi, imbocca Via Spinabella; appena hai passato l’Helio Cabala, prendi il quarto sterrato a destra, fai du’ chilometri e mezzo e becchi le grotte ‘ndo’ se rifugiavano li nonni durante la guerra, precisamente la settima sul primo dislivello a sinistra, entri, fai 400 metri fino a che mòre drento n’anfratto e li lasci li’ e te li levi dar cavolo! Chiaro ? –
– Chiarissimo! Grazie, sei proprio n’amico, sei!

 

 

Passano due giorni e mezzo e lo richiama:
– Allora, com’e’ annàta ?
– Ma l’anima de li mejo mortacci tua !!!
Si nun era pe’ li gatti, cor cavolo che tornavo a casa!


 
 
 

Sempre più poveri chiedono il pasto...

Post n°7970 pubblicato il 18 Maggio 2017 da nina.monamour

 

 

Servono 80 pasti a ogni pranzo, tre volte a settimana (ma la speranza è quella di riuscire ad aprire non solo il lunedì, il mercoledì e il venerdì) e a beneficiare di un pasto caldo gratuito sono sempre più italiani, sia con problemi di tossicodipendenza che divorziati e pensionati che non riescono ad arrivare a fine mese.

Da quando la mensa gestita dall’associazione “Amici di vita nuova” (costola dell’operazione Mato Grosso) ha aperto le porte davanti al tribunale di Sondrio, poco più di sei mesi fa, gli utenti sono cresciuti esponenzialmente, il primo pasto è stato servito a otto persone, a febbraio erano una quarantina le persone che il lunedì, il mercoledì e il venerdì varcavano la soglia, oggi sono il doppio.

La maggior parte arriva dal circondario, con vari tipi di povertà e difficoltà alle spalle (dal tossicodipendente al padre divorziato, ma anche anziani a cui la pensione non basta più per vivere),

 

 

ma ci sono anche senegalesi e marocchini, soprattutto uomini senza stipendio e un tetto sopra la testa, a volte pure genitori con bambini.

Oltre allo zoccolo duro, entrano sempre persone nuove, e qualche giorno fa il progetto è stato presentato nel corso di una serata per raccogliere fondi da destinare proprio al supporto della mensa. 

Anima del progetto padre Salinetti, per anni missionario in Perù, "le povertà stanno crescendo, ci sono tanti bisognosi in città, così abbiamo sentito la necessità di aprire questa attività. Speriamo presto di poter assicurare il pranzo a chi ha bisogno ogni giorno della settimana. Riusciamo ad andare avanti grazie all’aiuto della Fondazione del Lions Club, dell’Iperal che ci fornisce i viveri, così come il Banco Alimentare.

 

 

Ogni mese, poi, cerchiamo di organizzare una cena per raccogliere offerte che ci permettono di pagare l’affitto, le utenze, di portare avanti questa attività".

Buona giornata

 
 
 

Charlie Hebdo colpisce ancora..

Post n°7969 pubblicato il 17 Maggio 2017 da nina.monamour


Charlie Hebdo

 

Charlie Hebdo colpisce ancora, questa volta nel mirino del settimanale satirico sono finiti il neoeletto Presidente francese e sua moglie.

  I 24 anni di differenza tra Emmanuel Macron e Brigitte Trogneux hanno fatto il giro del mondo e la storia d'amore tra l'allievo e l'insegnante è già stata raccontata in tutte le salse. Ma probabilmente, proprio Charlie Hebdo, non poteva non cogliere un'occasione così ghiotta. Nella copertina del numero in uscita il 10 maggio, Macron ha una mano poggiata sul ventre della moglie di 64 anni, sorridente e incinta.

Lui farà i miracoli, si legge al centro, questa settimana Charlie Hebdo ha previsto che tutto sarà possibile nei prossimi 5 anni, scrive ironica la rivista sulla sua pagina facebook, dove la vignetta, in meno di 15 ore, è già stata condivisa oltre un milione e mezzo di volte.

Apriti cielo, il disegno, firmato da Riss, ​ha attirato una pioggia di critiche da parte degli utenti social che lo hanno accusato di sessismo e misoginia. Non si potrebbe passare oltre? Credo che tutti abbiano capito che è più vecchia di lui, e allora?

Se fosse stata una donna molto più giovane non avreste fatto lo stesso, se per attaccare Macron avete bisogno di tirare in ballo il fatto che la differenza d'età renda la coppia non più feconda siete proprio fuori strada; credo che solo un uomo poteva disegnare una vignetta di così cattivo gusto.

Su Twitter e Facebook la premiere Dame, già colpita da diversi articoli e interventi di cattivo gusto, viene difesa a spada tratta dal popolo francese.

 
 
 

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