Premessa: non so per quale motivo, quando mi trovo di fronte bambini, cerco di immaginarmeli da adulti. Ci riesco più o meno con tutti, tranne che col Pulcino. Purtroppo lui non riesco ad immaginarmelo nemmeno da qui a 10 anni e la cosa mi inquieta tantissimo. Viceversa, quando la mia attenzione è richiamata da degli anziani, me li immagino da giovani. In entrambi i casi, tutto ruota attorno all'immaginarsi delle vite che non conosco ma che, nel primo caso, avranno luogo e, nel secondo caso, sono già state vissute. Sarà una specie di deformazione professionale, dato che alla fin fine quando ami la scrittura, scrivi dei racconti, fai nascere dei personaggi, la creazione e la fantasia sono in prima linea. Se aggiungiamo che la vita quotidiana supera di gran lunga ogni tipo di immaginazione e che ogni vita è meravigliosa e meritevole di essere raccontata, il cerchio si chiude. Oggi ho sperimentato una strana sensazione al supermercato. Per farla breve, ho visto la vecchiaia che io vorrei vivere. Aspettavo il mio turno alla cassa e, giusto prima di me, c'era una coppia di anziani, entrambi sopra la settantina. Lui era un tipo molto tranquillo, dal viso bonario e dei folti baffi bianchi che risaltavano sulla pelle di un rosa profondo. Lei aveva il viso allargato dall'età, solcato da rughe alternate a della pelle molto liscia, con in testa dei capelli radi di un biondo chiaro. Come mi capita sempre al supermercato, per il motivo menzionato all'inizio, l'occhio mi cade sulla spesa del giorno: una confezione di biscotti secchi al cimino, del formaggio da tagliare, una confezione di philadelphia e del pane in cassetta. Il cassiere batte gli articoli, gli comunica il prezzo totale e l'uomo paga con una banconota da dieci euro. Quando il cassiere gli chiede tot spiccioli per dargli il resto tondo, lui prende il borsellino e rovescia sul bancone il suo contenuto: qualche moneta di diverso valore ed una Madonnina in medaglietta. Con qualche difficoltà, cerca le monete giuste ma poi decide che è meglio far fare al cassiere. Durante questa operazione, guardo la moglie. E' stato incredibile, non mi era mai capitato di poter vedere così chiaramente oltre i segni dell'età, molto evidenti nel suo caso, la ragazza che fu qualche decina di anni fa. Una bella ragazza, minuta, con un viso solare e di una tenerezza tale da far battere tanti cuori. Ed è stato davvero strano, perchè in un solo istante li ho immaginati da giovani, ho pensato a tutto il tempo che avranno passato insieme, agli alti e bassi, gioie e tragedie, ma soprattutto a quanto possa essere straordinariamente bello potere invecchiare accanto alla persona che ami. "L'amore con gli anni finisce", dicono...E' una stronzata. L'amore matura, passando dall'essere spensierato, vivace ed irrazionale come la vita di un bimbo a qualcosa di più maturo, complesso, con cento altre sfumature e preoccupazioni ma altrettanti elementi aggiuntivi che te lo fanno godere al massimo delle sue possibilità, proprio come la vita di un adulto. La prova? Lui prende il resto e si avvicina alla moglie, intenta a mettere la roba dentro un sacchetto. La aiuta in quel compito e poi lei gli dà un bacio tenerissimo per ringraziarlo, ricevendo in cambio un sorriso quasi imbarazzato. E' il mio turno, pago ed esco. Pioveva, così la moglie aspettava al riparo mentre lui andava a prendere la macchina, pronto a fermarsi giusto davanti le porte del supermercato per non farla bagnare. Me ne sono andato col sorriso sulle labbra e rinfrancato nello spirito da quel sentimento che potrebbe passare per invidia, ma invidia positiva. Nel senso che, come detto, non so che darei per avere nel mio futuro qualcosa di simile, qualcosa che loro già hanno, però sono enormemente felice per loro e per la fortuna che hanno avuto nell'incontrarsi. Forse perchè, alla fin fine, è la prova che certe cose possono accadere, checchè ne pensi tanta, tanta, tanta, tanta...troppa gente. Fortunatamente, l'episodio di oggi non mi è servito per capirlo, quanto per consolidare un'idea che ho già da tanto tempo...
Invecchiare insieme...
Premessa: non so per quale motivo, quando mi trovo di fronte bambini, cerco di immaginarmeli da adulti. Ci riesco più o meno con tutti, tranne che col Pulcino. Purtroppo lui non riesco ad immaginarmelo nemmeno da qui a 10 anni e la cosa mi inquieta tantissimo. Viceversa, quando la mia attenzione è richiamata da degli anziani, me li immagino da giovani. In entrambi i casi, tutto ruota attorno all'immaginarsi delle vite che non conosco ma che, nel primo caso, avranno luogo e, nel secondo caso, sono già state vissute. Sarà una specie di deformazione professionale, dato che alla fin fine quando ami la scrittura, scrivi dei racconti, fai nascere dei personaggi, la creazione e la fantasia sono in prima linea. Se aggiungiamo che la vita quotidiana supera di gran lunga ogni tipo di immaginazione e che ogni vita è meravigliosa e meritevole di essere raccontata, il cerchio si chiude. Oggi ho sperimentato una strana sensazione al supermercato. Per farla breve, ho visto la vecchiaia che io vorrei vivere. Aspettavo il mio turno alla cassa e, giusto prima di me, c'era una coppia di anziani, entrambi sopra la settantina. Lui era un tipo molto tranquillo, dal viso bonario e dei folti baffi bianchi che risaltavano sulla pelle di un rosa profondo. Lei aveva il viso allargato dall'età, solcato da rughe alternate a della pelle molto liscia, con in testa dei capelli radi di un biondo chiaro. Come mi capita sempre al supermercato, per il motivo menzionato all'inizio, l'occhio mi cade sulla spesa del giorno: una confezione di biscotti secchi al cimino, del formaggio da tagliare, una confezione di philadelphia e del pane in cassetta. Il cassiere batte gli articoli, gli comunica il prezzo totale e l'uomo paga con una banconota da dieci euro. Quando il cassiere gli chiede tot spiccioli per dargli il resto tondo, lui prende il borsellino e rovescia sul bancone il suo contenuto: qualche moneta di diverso valore ed una Madonnina in medaglietta. Con qualche difficoltà, cerca le monete giuste ma poi decide che è meglio far fare al cassiere. Durante questa operazione, guardo la moglie. E' stato incredibile, non mi era mai capitato di poter vedere così chiaramente oltre i segni dell'età, molto evidenti nel suo caso, la ragazza che fu qualche decina di anni fa. Una bella ragazza, minuta, con un viso solare e di una tenerezza tale da far battere tanti cuori. Ed è stato davvero strano, perchè in un solo istante li ho immaginati da giovani, ho pensato a tutto il tempo che avranno passato insieme, agli alti e bassi, gioie e tragedie, ma soprattutto a quanto possa essere straordinariamente bello potere invecchiare accanto alla persona che ami. "L'amore con gli anni finisce", dicono...E' una stronzata. L'amore matura, passando dall'essere spensierato, vivace ed irrazionale come la vita di un bimbo a qualcosa di più maturo, complesso, con cento altre sfumature e preoccupazioni ma altrettanti elementi aggiuntivi che te lo fanno godere al massimo delle sue possibilità, proprio come la vita di un adulto. La prova? Lui prende il resto e si avvicina alla moglie, intenta a mettere la roba dentro un sacchetto. La aiuta in quel compito e poi lei gli dà un bacio tenerissimo per ringraziarlo, ricevendo in cambio un sorriso quasi imbarazzato. E' il mio turno, pago ed esco. Pioveva, così la moglie aspettava al riparo mentre lui andava a prendere la macchina, pronto a fermarsi giusto davanti le porte del supermercato per non farla bagnare. Me ne sono andato col sorriso sulle labbra e rinfrancato nello spirito da quel sentimento che potrebbe passare per invidia, ma invidia positiva. Nel senso che, come detto, non so che darei per avere nel mio futuro qualcosa di simile, qualcosa che loro già hanno, però sono enormemente felice per loro e per la fortuna che hanno avuto nell'incontrarsi. Forse perchè, alla fin fine, è la prova che certe cose possono accadere, checchè ne pensi tanta, tanta, tanta, tanta...troppa gente. Fortunatamente, l'episodio di oggi non mi è servito per capirlo, quanto per consolidare un'idea che ho già da tanto tempo...