Oggi questa storia è uscita fuori durante una discussione in famiglia, durante la preparazione del pranzo pasquale... Visto che è tornata a galla dopo tanto tempo, tanto vale raccontarla, anche se nessuno la leggerà, visto quant'è lunga... :P Un pomeriggio di circa due anni fa, vado ad un battesimo... Ero tra gente che nemmeno conoscevo, essendo stato il battesimo del figlio della sorella della ragazza di mio fratello (ahò, manco Beautiful)...Dopo la cerimonia, caratterizzata da un prete incazzoso che ha fatto trenta minuti di predica sul fatto che negli uffici pubblici non si trovi mai nessuno che dia informazioni e questa non è una cosa da cristiani, siamo andati al ristorante, un buco fuori dal mondo accessibile dopo una discesa agli inferi di due chilometri attraverso una stradina minuscola.Il clima era molto soft, con luci molto soft e sedie molto soft. Tutti modi eleganti per dire che era buio pesto pure dentro il locale (il motivo l'avremmo scoperto dopo) e le sedie erano di quelle spacca schiena. In compenso, se fuori c'era lo scirocco, dentro si stava anche peggio, grazie a delle stufe a colonna, di quelle che rendono l'aria tremolante tipo durante una gara di formula uno. Geniale la disposizione ai tavoli: la famiglia del battezzato (mio fratello compreso) e tutto il cucuzzaro da un lato, il sottoscritto più padre e madre dall'altro, relegati con due giovani amici della coppia e le due vere protagoniste della serata, vale a dire una zia della neo-mamma e sua figlia, entrambe descrivibili in un modo: icone del trash. La figlia, sui quaranta anni, è venuta al battesimo vestita da Buffalo Bill ...e non scherzo. Se si aspettasse di trovare un toro meccanico in chiesa non lo so, però le mancava solo il cappello da cowboy e la sputacchiera a terra per il tabacco. La madre...Avete visto X-Men? Avete presente la scena in cui il senatore diventa una specie di uomo-pesce e scopre di poter passare attraverso le grate della sua prigione? Ecco, immaginatelo investito da un autobus e condito con una parrucca di capelli vaporosi. Uguale.Dove mi ritrovo ste due? Chiaro: una -la madre- accanto, seduta a capotavola, l'altra -Buffala Bill- di fronte. Murphy non ne sbaglia una. Già innervosito perchè fiutavo nell'aria l'irreparabile, decido di non calcolarle nemmeno, anche perchè non c'erano argomenti di conversazione a parte il menu (e la cosa non era nemmeno facile, visto che se dicevo "ricotta", la madre capiva "è cotta", se dicevo "bacon" la madre capiva "è ben cotta" ...ovviamente perchè dicevo "bEcon"). Bah, concentriamoci sulla cena... Certo, che buio che c'è... Era incredibile, non si vedeva davvero una mazza. C'era una candela per ogni tavolo da otto persone e nessun'altra fonte di luce a parte i riscaldamenti incandescenti sulle colonne. Così ogni tanto allungavo una mano per i miei non mi avessero abbandonato solo al mio destino, tornando a casa di nascosto... Antipasti... mmm... che è sta roba... prendo l'accendino a mia madre, lo accendo vicino all'antipasto e noto sto patè verde non meglio identificato. Bah, assaggiamo... urgh... coff... che razza di... Appurato che era un patè di olive, aglio, crauti, melanzane, citrosodina e idraulico liquido, lo passo alle due cavallerizze accanto a me, sperando avesse per loro lo stesso effetto "falqui" che sembrava avere per me. Magari potenziato. Lo so, sono troppo altruista. Non ricordo cosa ci abbiano portato come primo, ma non potrò mai scordare il secondo... Pollo. Ci vado di coltello...Mmm... che tenero... Ma se è così morbito perchè non si taglia? Forse è la buccia che fa resistenza... Tolgo la buccia. Niente, sempre uguale. Ma c'era qualcosa di strano, così sequestro ancora l'accendino a mia madre e lo illumino d'immenso (quasi cit.). Shock. "Sarà la luce", dice la donna pesce accanto a me, con la bocca piena, mentre si spolpava un'aletta a mani nude, interpretando la mia espressione sconcertata e trattenendosi dall'assumere il tono di Abatantuono quando canta "me la ciuccio come un'aragosta...". La luce sta cippa, IL POLLO ERA CRUDO! Ma crudo crudo! Era rosa con tanto di vene quasi pulsanti rosse!!Mi allontano dal piatto, schifato e restando digiuno. Che fosse sushi di pollo o proprio pollo crudo, non mi fregava poi tanto. Ecco perchè c'era tutto quel buio! Per non far vedere le porcate che ci davano da mangiare! E' tutto? Macchè. Quella serata non è stata certo ricordata oggi per il pollo crudo. Avevo detto che con le due accanto a me non ci poteva essere conversazione. Lo confermo. Così, spesso, si stava in silenzio.Ad un certo punto, alle ore 22.14 esatte, è capitato l'irreparabile.In quel momento, avevo la testa bassa e parlavo con mia madre, dando così le spalle alla donna pesce con i capelli vaporosi. Ringrazio il cielo per questo, perchè sennò non so cosa sarebbe successo.Infatti, per rompere un momento di silenzio, la tizia se ne esce senza preavviso con un RUTTO FANTOZZIANO DI TRE (giuro!) SECONDI , una roba tipo "BLUUUUUUUUUUUUUUU [...] UUUUUU [...] UUUURP!"! Incredibile! Spaventoso! Mai sentito! Io non ci riuscirei nemmeno volendo! A confronto il Pulcino è il dilettante, visto che i suoi sono potenti ma brevi!E' stato un momento drammatico. Sono rimasto paralizzato nella stessa posizione a testa in giù per cinque minuti, concentrandomi sulle cose più tristi che mi venivano in mente per evitare di cadere a terra e iniziare a contorcermi. L'evoluzione della mia espressione facciale è stata la seguente:a) fase "Forse ho sentito male", subito superata alla scoperta che anche mia madre aveva sentito, cosicchè ci siamo ritrovati come in una versione delirante del gioco "A chi ride prima" pur non guardandoci. In compenso la vedevo con la coda dell'occhio e ciò non faceva altro che peggiorare la situazione.b) fase "Non posso ridere, non devo farlo!", caratterizzata dal tentativo di farmi del male con una forchetta sulla coscia, per compensare col dolore l'allegria che andava saturando la sala.c) fase ""Non posso ghghgh ridere, non ghghg devo ghghg farlo!". Sempre a testa in giù, come fossi stato parecchio interessato alla mia cinta (e chiamiamola cinta), tenevo serrate le labbra che, nonostante ciò, erano in preda a degli spasmi nervosi.d) fase "Non ghghghghg posso ghghghg ridere, ghghgh non ghghgh devo ghghgh farlo!". Con le labbra ancora possedute, il sorrisone nervoso s'era impadronito di tutta la faccia, con gli zigomi che mi erano arrivati all'altezza delle tempie. e) fase "GHGHGHGHGH!!! Non GHGHGH!!! posso GHGHG!!! rider...GHGHGHG!!!!". Era il turno della lacrima che mi ha rigato il viso, fino a cadermi sui pantaloni. Non ce l'ho fatta più. Confidando nell'apparente effetto falqui del patè o del pollo, senza guardare in faccia nessuno mi alzo di scatto e scappo fuori. Cosa sia successo dopo (e chi mi abbia raggiunto per farmi compagnia) potete facilmente immaginarlo... ;)
QUALCUNO BLURPO' SUL NIDO DEL CUCULO...
Oggi questa storia è uscita fuori durante una discussione in famiglia, durante la preparazione del pranzo pasquale... Visto che è tornata a galla dopo tanto tempo, tanto vale raccontarla, anche se nessuno la leggerà, visto quant'è lunga... :P Un pomeriggio di circa due anni fa, vado ad un battesimo... Ero tra gente che nemmeno conoscevo, essendo stato il battesimo del figlio della sorella della ragazza di mio fratello (ahò, manco Beautiful)...Dopo la cerimonia, caratterizzata da un prete incazzoso che ha fatto trenta minuti di predica sul fatto che negli uffici pubblici non si trovi mai nessuno che dia informazioni e questa non è una cosa da cristiani, siamo andati al ristorante, un buco fuori dal mondo accessibile dopo una discesa agli inferi di due chilometri attraverso una stradina minuscola.Il clima era molto soft, con luci molto soft e sedie molto soft. Tutti modi eleganti per dire che era buio pesto pure dentro il locale (il motivo l'avremmo scoperto dopo) e le sedie erano di quelle spacca schiena. In compenso, se fuori c'era lo scirocco, dentro si stava anche peggio, grazie a delle stufe a colonna, di quelle che rendono l'aria tremolante tipo durante una gara di formula uno. Geniale la disposizione ai tavoli: la famiglia del battezzato (mio fratello compreso) e tutto il cucuzzaro da un lato, il sottoscritto più padre e madre dall'altro, relegati con due giovani amici della coppia e le due vere protagoniste della serata, vale a dire una zia della neo-mamma e sua figlia, entrambe descrivibili in un modo: icone del trash. La figlia, sui quaranta anni, è venuta al battesimo vestita da Buffalo Bill ...e non scherzo. Se si aspettasse di trovare un toro meccanico in chiesa non lo so, però le mancava solo il cappello da cowboy e la sputacchiera a terra per il tabacco. La madre...Avete visto X-Men? Avete presente la scena in cui il senatore diventa una specie di uomo-pesce e scopre di poter passare attraverso le grate della sua prigione? Ecco, immaginatelo investito da un autobus e condito con una parrucca di capelli vaporosi. Uguale.Dove mi ritrovo ste due? Chiaro: una -la madre- accanto, seduta a capotavola, l'altra -Buffala Bill- di fronte. Murphy non ne sbaglia una. Già innervosito perchè fiutavo nell'aria l'irreparabile, decido di non calcolarle nemmeno, anche perchè non c'erano argomenti di conversazione a parte il menu (e la cosa non era nemmeno facile, visto che se dicevo "ricotta", la madre capiva "è cotta", se dicevo "bacon" la madre capiva "è ben cotta" ...ovviamente perchè dicevo "bEcon"). Bah, concentriamoci sulla cena... Certo, che buio che c'è... Era incredibile, non si vedeva davvero una mazza. C'era una candela per ogni tavolo da otto persone e nessun'altra fonte di luce a parte i riscaldamenti incandescenti sulle colonne. Così ogni tanto allungavo una mano per i miei non mi avessero abbandonato solo al mio destino, tornando a casa di nascosto... Antipasti... mmm... che è sta roba... prendo l'accendino a mia madre, lo accendo vicino all'antipasto e noto sto patè verde non meglio identificato. Bah, assaggiamo... urgh... coff... che razza di... Appurato che era un patè di olive, aglio, crauti, melanzane, citrosodina e idraulico liquido, lo passo alle due cavallerizze accanto a me, sperando avesse per loro lo stesso effetto "falqui" che sembrava avere per me. Magari potenziato. Lo so, sono troppo altruista. Non ricordo cosa ci abbiano portato come primo, ma non potrò mai scordare il secondo... Pollo. Ci vado di coltello...Mmm... che tenero... Ma se è così morbito perchè non si taglia? Forse è la buccia che fa resistenza... Tolgo la buccia. Niente, sempre uguale. Ma c'era qualcosa di strano, così sequestro ancora l'accendino a mia madre e lo illumino d'immenso (quasi cit.). Shock. "Sarà la luce", dice la donna pesce accanto a me, con la bocca piena, mentre si spolpava un'aletta a mani nude, interpretando la mia espressione sconcertata e trattenendosi dall'assumere il tono di Abatantuono quando canta "me la ciuccio come un'aragosta...". La luce sta cippa, IL POLLO ERA CRUDO! Ma crudo crudo! Era rosa con tanto di vene quasi pulsanti rosse!!Mi allontano dal piatto, schifato e restando digiuno. Che fosse sushi di pollo o proprio pollo crudo, non mi fregava poi tanto. Ecco perchè c'era tutto quel buio! Per non far vedere le porcate che ci davano da mangiare! E' tutto? Macchè. Quella serata non è stata certo ricordata oggi per il pollo crudo. Avevo detto che con le due accanto a me non ci poteva essere conversazione. Lo confermo. Così, spesso, si stava in silenzio.Ad un certo punto, alle ore 22.14 esatte, è capitato l'irreparabile.In quel momento, avevo la testa bassa e parlavo con mia madre, dando così le spalle alla donna pesce con i capelli vaporosi. Ringrazio il cielo per questo, perchè sennò non so cosa sarebbe successo.Infatti, per rompere un momento di silenzio, la tizia se ne esce senza preavviso con un RUTTO FANTOZZIANO DI TRE (giuro!) SECONDI , una roba tipo "BLUUUUUUUUUUUUUUU [...] UUUUUU [...] UUUURP!"! Incredibile! Spaventoso! Mai sentito! Io non ci riuscirei nemmeno volendo! A confronto il Pulcino è il dilettante, visto che i suoi sono potenti ma brevi!E' stato un momento drammatico. Sono rimasto paralizzato nella stessa posizione a testa in giù per cinque minuti, concentrandomi sulle cose più tristi che mi venivano in mente per evitare di cadere a terra e iniziare a contorcermi. L'evoluzione della mia espressione facciale è stata la seguente:a) fase "Forse ho sentito male", subito superata alla scoperta che anche mia madre aveva sentito, cosicchè ci siamo ritrovati come in una versione delirante del gioco "A chi ride prima" pur non guardandoci. In compenso la vedevo con la coda dell'occhio e ciò non faceva altro che peggiorare la situazione.b) fase "Non posso ridere, non devo farlo!", caratterizzata dal tentativo di farmi del male con una forchetta sulla coscia, per compensare col dolore l'allegria che andava saturando la sala.c) fase ""Non posso ghghgh ridere, non ghghg devo ghghg farlo!". Sempre a testa in giù, come fossi stato parecchio interessato alla mia cinta (e chiamiamola cinta), tenevo serrate le labbra che, nonostante ciò, erano in preda a degli spasmi nervosi.d) fase "Non ghghghghg posso ghghghg ridere, ghghgh non ghghgh devo ghghgh farlo!". Con le labbra ancora possedute, il sorrisone nervoso s'era impadronito di tutta la faccia, con gli zigomi che mi erano arrivati all'altezza delle tempie. e) fase "GHGHGHGHGH!!! Non GHGHGH!!! posso GHGHG!!! rider...GHGHGHG!!!!". Era il turno della lacrima che mi ha rigato il viso, fino a cadermi sui pantaloni. Non ce l'ho fatta più. Confidando nell'apparente effetto falqui del patè o del pollo, senza guardare in faccia nessuno mi alzo di scatto e scappo fuori. Cosa sia successo dopo (e chi mi abbia raggiunto per farmi compagnia) potete facilmente immaginarlo... ;)