I'll be...

LA PASQUETTA CLEPTOMANE...


Uhm, non si può certo dire che quella di quest'anno non sia stata una pasquetta interessante...  Come si dice, "Natale con i tuoi, Pasqua con chi vuoi...e Pasquetta con gli amici" (tranne quando lavori e speri quindi che quel giorno piova...quando poi c'è un tempo meraviglioso e ti limiti a rosicare con eleganza....un pò come l'anno scorso) Quest'anno non lavoravo, così con degli amici si organizza una gita fuori porta. Non volendo svenarci per un agriturismo o lottare con degli orsi travestiti da campeggiatori in qualche area attrezzata, decidiamo di andare nella mia casa di campagna, a circa 50 Km da qua. Vasto terreno, casa passabile (ma tanto saremmo stati fuori), bell'aria e, soprattutto, un menu da urlo per rimpinzarci di roba fino a sera, tra lasagne, carne arrostita e ormai il mio celeberrimo (...) tiramisu fatto in casa (che, ripeto, con la carne ci sta davvero un bijou...già... se uno la carne non la mangia e si limita ad odorarla, però). Tutto ok, si parte! Primo elemento importante: giornata molto bella. Secondo: avevo in auto TUTTA la pappatoria più importante (quindi, quando ci siamo inevitabilmente persi di vista perchè gli altri si erano dovuti fermare, dato che la carne stava tornando allo stato originale che faceva muuu, tanto faceva caldo, io e chiunque fosse in auto con me eravamo gli unici allegri e non preoccupati). Terzo: per un'incredibile botta di cul...tura, tutta la città aveva deciso di andare dalla parte opposta della Sicilia, cosicchè abbiamo trovato la strada incredibilmente libera.  Arrivati a destinazione, scendo munito di chiavi per aprire il lucchetto che tiene chiuso il cancello. Uhm... o non lo trovavo io, o il lucchetto non c'era. Vabbè. Forse mio padre se l'era scordato (fantascienza, vista la paranoia che ha sull'argomento, ma non si poteva mai sapere). Certo, che strano... Apro il cancello e vedo un'altra cosa abbastanza curiosa... La porta blindata della casa meno blindata del solito... Uhm, che strano...  Faccio un giro della casa... Il primo lato, quello frontale, aveva solo questo piccolo dettaglio della porta mezza piegata ma chiusa... Il secondo lato a posto... Il terzo pure... Il quarto aveva solo la finestra della camera mia aperta (per aperta leggi: con i due strati di grate antiladro parzialmente scardinati) in basso a destra in una zona grande più o meno quanto due mani aperte, con tanto di travone di legno massiccio usato per fare leva (Archimede del cazz...ehm....) ancora infilato dentro! (peccato non aver fatto una foto col cellulare, c'ho pensato troppo tardi) Morale: degli emeriti pseudo esseri viventi avevano passato la loro Pasqua a provare ad entrare in casa mia, facendo un lavoro spaventoso (perchè per PROVARE ad aprire una porta blindata o, peggio, riuscire a piegare parte delle sbarre protettive sulle finestre, che sono spesse 4 cm l'una, senza nemmeno poter usare attrezzi elettrici -essendo la corrente esterna staccata- è un lavoro incredibile) ma finendo per prendersi il travone suddetto in una zona poco conosciuta del loro corpo. Almeno la goduria, oh! Tra l'altro, se tornano, il travone non lo trovano più perchè l'ho gettato via... In tutto questo, i miei amici erano tra il mortificato ed il preoccupato. Ma non tanto per la casa, quanto perchè mi vedevano come la persona più tranquilla di questo mondo nonostante lo spettacolo che mi si parava di fronte, persino quando ho chiamato casa per raccontare un pò la storia.... Per capire perchè, basta aprire una piccola parentesi.  Abbiamo comprato questa casa più di dieci anni fa, ristrutturando un buco con quattro mura e rendendola oggettivamente carina ed accogliente, per quanto piccola. Perfetta per l'estate, insomma. Nonostante ciò, nei periodi in cui non ci vivevamo stabilmente, come quelli invernali, non lasciavamo nulla dentro, anche perchè così distante e, soprattutto, così isolata, il pericolo ladri era sempre dietro l'angolo. Ora, il problema era un altro. Nonostante il vuoto interno, mio padre non ne voleva sapere di lasciarla così com'era, con la porta di legno e le finestre nude, prendendo così una decisione importante: proteggersi un pò. Giù, un pò... Tempo due mesi, la casa era diventata all'esterno Fort Knox: mega porta blindata a sei strati, con una serratura stile cassaforte di banca che già dava problemi anche con la chiave; doppio strato protettivo alle finestre, composto da un reticolato a maglie strette interno e una serie di sbarre esterne che d'estate ti facevano tanto sentire ''al fresco'' (non facendoti risparmiare però sul condizionatore), il tutto protetto da un'ulteriore cornice di acciaio; griglia INTERNA AI MURI di acciaio temperato, fatta installare spaccando praticamente tutto.  Ci mancavano i missili Cruise che spuntavano dal terreno e lo scenario era completo.   ...il tutto, ricordo, senza che dentro ci fosse nulla. Un pò l'effetto "Uovo di Pasqua": scicchettoso fuori e penoso come sorpresa dentro. Ma I ladri che ci passavano davanti, vedendo Fort Knox, chissà che pensavano di trovarci dentro. Diciamo che sospettavano che casa mia gli somigliasse tanto fuori (come protezione) che all'interno (come $$$)... E così prova una volta, prova due volte, il tutto persino più volte in una sola settimana, non sono riusciti a combinare nulla e più o meno l'ambaradan resisteva. Mio padre era così contento da uscirsene con una frase storica:  Mio padre:  "Eh eh, qua per entrare devono fare un buco nel muro, eh eh!"Noi tutti: "Eh eh" ... ... ...no, non hanno fatto un buco nel muro, non preoccupatevi. ... ... ...ne hanno fatti CINQUE in tre anni. La prima volta fu uno shock. Ci sentivamo come violentati. E poi come caspita si fa a fare un buco in un muro spesso mezzo metro con tanto di griglia di acciaio temperato interna? Che bordello avevano combinato... La seconda pure, non ce l'aspettavamo di nuovo.  La terza già andava meglio, l'effetto novità era passato... La quarta non fu una sorpresa, anzi...forse eravamo persino delusi non fossero entrati dal tetto, tanto per aggiungere quel tocco di novità.  Alla quinta mio padre era già pronto con secchiello, paletta e cemento. Facevano sto lavoraccio, vedevano che non c'era niente, mettevano a soqquadro per sport e se ne andavano. Poi ogni tanto ci riprovavano, illudendosi che noi -furbi- visto l'andazzo, avessimo portato nel frattempo qualcosa di valore.... ebbeh, che siano delle menti superiori non lo si scopre ora. Alla luce di tutto ciò, penso appaia molto più chiara la mia reazione così mesta ad un banale doppio tentativo di effrazione... Chiusa parentesi. Vabbè, diciamo, intanto mangiam...uhm, la porta blindata meno blindata del solito non si apriva... del resto, non c'erano riusciti quelli, figuriamoci noi dopo che la serratura era stata piegata e la chiave non ne voleva sapere di girare. Rimasti chiusi fuori. Oh, più gita FUORI PORTA di così... Dopo un'ora di tentativi, prospettando un pranzo a base di carne cruda e la madre terra come cesso, decidiamo di rifarci 50 Km di curve (di montagna, senza guard-rail...) per andare a mangiare a casa, ovviamente felici come una pasqu...etta. In compenso il pranzo s'è svolto bene e ci siamo divertiti un casino... con un particolare determinante: ...il mio tiramisù, come sempre fatto col cuore (lo uso al posto dei savoiardi, è più tenero così... ... ... !) ha fatto colpo ancora una volta e non ne è rimasto un atomo :)