I'll be...

THE FAMILY MAN


"Abbiamo una casa nel Jersey. Abbiamo due figli, Annie e Josh. Annie non è un granchè a suonare il violino ma ce la mette tutta. E' un pò precoce ma solo perchè dice ciò che pensa. E quando sorride.... E Josh, lui ha i tuoi occhi. Non parla molto, ma sappiamo che è un tipo sveglio. Tiene sempre gli occhi aperti, ci guarda sempre. A volte lo guardi e ti rendi conto che sta imparando qualcosa di nuovo. E' come assistere ad un miracolo. La casa è un casino ma è nostra....ancora 122 rate del mutuo e sarà nostra. Tu sei un avvocato pro bono. E' così, offri consulenze completamente gratuite e la cosa non ti disturba. E siamo innamorati. Dopo tredici anni di matrimonio siamo ancora incredibilmente innamorati. E non ti lasci toccare se non te lo dico. Canto per te. Non sempre, ma di certo nelle occasioni speciali. Abbiamo avuto la nostra fetta di sorprese e fatto un sacco di sacrifici ma siamo sempre stati uniti. Lo sai, tu sei una persona migliore di me. E starti vicino mi rende una persona migliore. Non lo so, forse è stato solo un sogno. Forse sono andato a letto da solo una fredda notte di Dicembre e mi sono sognato tutto. Ma ti giuro che nulla è mai sembrato così reale. E se adesso prenderai quell'aereo, scomparirà per sempre. So che potremmo andare ognuno per la propria strada e ce la caveremmo bene, ma ho visto cosa potremmo vivere insieme. E io scelgo noi."  Questo è parte del monologo finale del film "The Family Man". Non essendo un giallo, non mi faccio problemi a rivelare pezzi di dialogo, ma anche in quel caso l'avrei fatto comunque perchè è davvero una scena meravigliosa di un film altrettanto bello...  La trama: "Jack Campbell (Nicholas Cage) è un manager di successo. Stacanovista e cinico, lavora pure la vigilia di Natale pur di completare una fusione aziendale che farà arricchire spaventosamente la sua società. E' ricco, abita in un attico di lusso in piena New York, è circondato da belle donne e guida una Ferrari. All'apparenza non gli manca nulla... se non ciò che si ritrova svegliandosi il giorno dopo in un letto sul quale non si ricordava di essersi mai sdraiato: una casa familiare nel New Jersey, una monovolume, un cane e, soprattutto, due figli ed una moglie (Tea Leoni), la stessa ragazza che tredici anni prima aveva sacrificato e abbandonato all'aeroporto per la sua carriera. E' totalmente traslato in un’altra vita: i pannolini del neonato da cambiare, la casa angusta, un lavoro avvilente. Scopre però altri valori, l’amore della moglie, l’intimità di una vita familiare... Quando sembra affezionato alla nuova vita, Jack si trova di nuovo costretto a cambiare..." Che bellissimo film... Parte senza grandi pretese e con una storia sulla carta nemmeno tanto originale. Poi però ha in sè tante di quelle scene da vedere e rivedere, per quanto sia grande il loro significato, da fartelo amare... E' la dimostrazione di come una vita a senso unico sia l'errore più grande che si possa fare, visto che di vita ce n'è solo una. Si possono avere i soldi, le belle donne, potenti auto e abitazioni di lusso, ma senza l'amore o il calore di una famiglia tutto è vano. Viceversa, nemmeno una vita completamente dedicata alle seconda parte, ancorati ad un lavoro freddo e senza sbocchi, può essere necessariamente tutta rosa e fiori, sebbene a livello umano e familiare non ci siano assolutamente paragoni... Però c'è sempre una possibilità, al di là dei bivi che spesso si possono incontrare e che possono cambiare completamente le cose, di poter cambiare in meglio, senza doversi adagiare ad una condizione sbagliata solo perchè non si trovano altre vie o si preferisce accontentarsi. Ci sono tre scene alle quali sono particolarmente legato...  ...quella in cui la bellissima Tea Leoni guarda suo marito (Nicholas Cage) e, con uno sguardo indimenticabile, misto di stupore e sogno, gli chiede come faccia, dopo tanti anni di matrimonio, a guardarla in un modo speciale come se non l'avesse vista tutti i giorni negli ultimi tredici anni......quella forse più famosa della torta sulle scale (beh, quantomeno fino alla battuta che fa lui, credendo di vivere ancora nella "vita precedente"...non la scrivo perchè toglierebbe una grossa risata a chi non l'ha mai visto e vuole rimediare), perfetto esempio di come il vero amore non possa prescindere dal gioco. Gioco e amore, un connubio quasi indissolubile nei casi di amore vero che sancisce veramente la bellezza della vita di coppia, al di là di difficoltà che sembrano minarla......il monologo finale suddetto. E' straordinariamente bello e intenso, perchè al di là del fatto che quella vita l'abbia davvero vissuta o sognata, è emozionante sentirsi infondere dentro la speranza di poter davvero un giorno vedere realizzato tutto ciò che si desidera di vivere con la persona che si ama, l'idea di poter creare con essa una famiglia, veder nascere dei figli che sono parte di entrambi e quindi qualcosa di miracoloso, l'emozione di poter superare dei momenti difficili accanto a persone delle quali ti fidi ciecamente, perchè sai che tanto loro sono di sostegno a te quanto tu lo sei per loro....Bellissimo. Ultra-consigliato a chi non l'avesse mai visto e necessario di una ripassatina per chi l'avesse già fatto ;)