I'll be...

Il Servizio Civile... (puntata 4)


(Puntate precedenti: 1 - 2 - 3)Riassunto delle puntate precedenti: dopo essere stato preso per il culo durante il colloquio, il nostro eroe, novello volontario del servizio civile, viene spedito ad un istituto di non vedenti. Lì, grazie alle sue incredibili (...) [in]competenze, viene spedito ad un centro specifico, ove scopre una vocazione vera. Inguaiato nelle più disparate avventure, appare come salvatore della patria in diverse occasioni...si, certo, quelle in cui nessun altro vuole sporcarsi le mani....LA...EHM..."FALEGNAMERIA" INTERNA ALL'ISTITUTOUno degli assistiti al centro dove lavoro è un ragazzo latin lover che abbraccia, bacia e tacchina ogni ragazza che entra lì dentro...per inquadrare il tipo, è un pò come il cattivo formato mini in Austin Power. Però è un simpaticone, fa ridere un casino, è un corteggiatore e balla il latino-americano in un modo sconvolgente, con tanto di sedia al centro della stanza e strip improvvisato. E' un personaggio vero, non ci sono dubbi. Come scordare la volta che una collega entrò per la prima volta nel mio reparto, tutta felice... Tempo trenta secondi, la vidi passare con passo veloce, bianca il volto, gli occhi spalancati, facendo con la mano lo stesso gesto che fa Toni quando segna (tipo "ma siamo matti?!?!"). "Io non ci entro più qua dentro!!" urlava, accelerando il passo. La inseguo, incuriosito, e le chiedo lumi. Lei: "Non ci vengo più! Appena m'ha vista, mi si è attaccato tipo cozza, iniziando a shricarsi (dall'aramaico antico: strusciarsi) dicendomi (n.b. ma lo dice a tutte) 'tu sei mia moglie, sei il mio aMMore' (per la cronaca, dice che ama pure me...ehm...vi ricordate la storia del fascino animalesco con le persone sbagliate? Ecco...) Evidentemente poi deve essersi attizzato non poco, perchè... Lei: "...poi è passato a 'voglio fare l'amore con te, perchè sei mia moglie' ! ARGH! " Per la cronaca, non l'ho più vista per davvero là dentro, in un anno che ci lavoro. Ora, lui ci vede (sennò non saprebbe chi tacchinare) e non capivo che ci facesse in un istituto per ciechi...cioè, poi l'ho capito... Vedete, un suo difetto è che spesso è indolente. In pratica si annoia da morire se non c'è gnocca attorno. Un giorno era in quella fase, così lo vedo alzarsi dal tavolo dicendo "Vado a mangiare". O magari ho capito male io, boh. La cosa era un pò sospetta, visto che il pranzo sarebbe stato due ore dopo e la merenda era finita l'ora primaAllora, visto che ero occupato a fare altro, chiedo a una di andare a vedere dove stesse andando. Lei torna cinque minuti dopo, sorridendo.Io: "Beh?"Lei: "Ehm...sta lavorando..."Io: "Dove?"Lei: "Ehm...in bagno"A quel punto io, puro e casto, pensavo...vabbè, lo starà pulendo. E me lo immaginavo con lo scopettone in mano.Lei: "Ehm...Forse è meglio che ci vai tu"ARGH! QUELLA FRASE! Quando ci sono bordelli, non manca mai! Un giorno racconterò pure di quello che se la fece addosso...sporcando pure *i muri*, però, in un remake fetish di Riposseduta, l'Esorciccio e The Wall...fu la prima volta (di una lunga serie) in cui sentii quella frase...E ora questo! E già, l'idea che stesse pulendo il bagno stava cominciando a scricchiolare. Vado al bagno.*toc toc*Io: "Tutto ok?"Lui: "....sssi...."Io: "..."[Trenta secondi dopo...]Io: "Sicuro sicuro?"Lui: "....sssi....sssssi...."Arriva una collega (l'oroscopologa), guarda il bagno, guarda me e fa...Lei: "Ma non è che si sta...ehm...?"Io: "Eggià, pare...però i rumori sono un pò strani, tipo il telefonino che si apre, il velcro della tasca dei pantaloni che si apre e chiude di continuo...Vuoi entrare tu a controllare?"Lei: "Che orrore! Fallo uscire!"Io: "Vuoi davvero?"Visto che non me la sentivo di aprire la porta del bagno e controllare di persona, provo con l'arte oratoria (...)Io: "Ehi, t'hanno fregato lo zaino!...Ehi, c'è da pranzare (alle 10...)...Ehi, devono andare in bagno con urgenza!"Lui: "Arrivo, arrivo, sto venendo"Io (alla collega): "E questo lo sapevamo già..."Ero vittima di una crisi di risate spaventosa, al punto che dovevo appoggiarmi al lavandino per non cadere. Decido di forzare la man...no, spe, meglio cambiare modo di dire... Deciso di fare presa...no, vabbè... Decido che mi sono rotto i maroni di aspettare e, per vendetta, gli rompo i suoi, continuando a parlare e non lasciando che si...ehm...concentrasse.  Il metodo funziona a tal punto che mi arriva un rotolo di carta igienica dall'apertura superiore del gabinetto, come negli stadi argentini durante la partita, direttamente sulla crapa. Senza pensarci, faccio un salto e, come Michael Jordan, eseguo una schiacciata magistrale a canestro (sempre l'apertura superiore del bagno), tanto per rendergli la pariglia.  Dopo trenta secondi, alleluja, esce. Nemmeno si lava le mani, così io evito candidamente di dargli la mia, e vado a controllare il bagno... oh, lavoro pulito pulito, non c'è che dire. Poco dopo, incontro quella che m'aveva detto prima del "lavoro"...Io: "Ma che ne sapevi che lui stava...?"Lei: "Oh, ho aperto la porta per sbaglio e l'ho trovato così... lui mi guardava come a dire 'ancora qua stai?' e così sono andata a chiamare te...tutto a posto?"Io: "Uuuu...solo che, capiscimi, che dovevo fare? Dirgli di smetterla che sennò diventa ciec...".  A quel punto mi sono ricordato del posto dove lavoro e a quel punto sono partite le convulsioni.  Marò, che humor nero involontario...