I'll be...

Il Servizio Civile... (puntata 16)


(Puntate precedenti: 1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6 - 7 - 8 - 9 - 10 - 11 - 12 - 13 - 14 - 15) Riassunto delle puntate precedenti: dopo essere stato preso per il culo durante il colloquio, il nostro eroe, novello volontario del servizio civile, viene spedito ad un istituto di non vedenti, dove scopre una vocazione vera. Inguaiato nelle più disparate avventure (diventendosi un mondo), a luglio e agosto eccolo nel bel mezzo di una delle più grandi e belle esperienze della sua vita, a tu per tu (tu al quadrato) con i bimbi saharawi e le attività quotidiane con loro... I BIMBI SAHARAWI - #6 Attività quotidiane: lezioni di politica spicciola  - POLITICA ESTERA: Uno dei giorni della mia vita che ricorderò con maggior piacere è stato quello in cui, seduto sempre su delle coperte, ho avuto occasione di discutere con i bambini di politica estera. Avevamo appena finito di giocare ("Che gioco facciamo?", chiedo io. "Numeri, numeri!", mi risponde uno. Lucido come non mai, mi immaginavo qualche gioco di prestigio quando in realtà volevano che gli facessi fare degli esercizi di matematica... pure loro!? Ma che avevo fatto di male? Però sono stati bravissimi anche in quello, finendo per... ehm ehm... ricordarmi LORO come fare le divisioni a quattro cifre, ehm ehm!) e, riuniti in cerchio in attesa che l'acqua del thè si scaldasse, ci mettiamo a parlare. Prima uno di loro mi fa un ritratto, davvero troppo carino (a parte che...mmm... vedete, la maglietta che tenevo sotto era quella a favore del progetto 46664 di Nelson Mandela...peccato si vedesse solo il 666 centrale, perfettamente riportato nel disegno, che ha così un che di satanico).  Poi tutto comincia con una domanda fattami dal più grande:Lui: "Tu...Bush o Bin Laden?"Io (già sudato, tipo a Lascia o Raddoppia): "Mmmm....(idea!) Nessuno dei due...?" ...silenzio... ... ...panico... Lui: "Bravo."Io (asciugandomi la fronte): "Grazie. Giro la ruota...anzi no, compro una vocale." Da lì è partito il racconto della loro storia, in forma più vissuta di quella raccontata tempo fa per spiegare un pò lo scenario del loro vivere quotidiano. Poggiato là vicino c'era un mappamondo. Lo prendono e, in rapida successione, mi fanno l'elenco degli stati buoni e quelli cattivi.Buoni: il loro, Cuba ("Fidel! Fidel!"), più o meno tutto il Sud America, l'Algeria e forse la Spagna, più quelli che appoggiano la loro causa.Cattivi: tutti gli altri, specie USA, Francia (appoggia il Marocco, in guerra contro loro), Marocco, Mauritania...L'Italia era tra i così così, nel senso che noi saremmo dalla loro parte, ma (cito fedelmente) "Berlusconi cornuto, lui amico di Bush. Bush cornuto. E allora Berlusconi curnuto". Non fa una piega.  Sillogismi che Aristotele si sognava. Una cosa che mi ha fatto davvero impressione è la concezione della guerra e delle armi che hanno. Seria, dannatamente seria. Il giorno che ho sentito il più grande di loro dire che qualche tempo dopo, se glielo avessero chiesto, sarebbe partito più che volentieri per la guerra, ho provato una fitta al cuore. Io, che in caso di guerra dichiarerei uno squaraus geneticamente modificato pur di non combattere...[continua]