I'll be...

Il Servizio Civile... (puntata 20)


(Puntate precedenti: 1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6 - 7 - 8 - 9 - 10 - 11 - 12 - 13 - 14 - 15 - 16 - 17 - 18 - 19) Riassunto delle puntate precedenti: dopo essere stato preso per il culo durante il colloquio, il nostro eroe, novello volontario del servizio civile, viene spedito ad un istituto di non vedenti, dove scopre una vocazione vera. Inguaiato nelle più disparate avventure (diventendosi un mondo), a luglio e agosto eccolo nel bel mezzo di una delle più grandi e belle esperienze della sua vita, a tu per tu (tu al quadrato) con i bimbi saharawi e le attività quotidiane con loro...  I BIMBI SAHARAWI - #10Attività quotidiane: Soccer-time!  Le visite ad un vasto prato nei pressi dell'istituto erano un altro must delle giornate in compagnia dei ragazzi.  Che fare nel vasto prato? Beh, intanto mangiare un gelato. Poi sporcarsi i vestiti d'erba, è chiaro. Per non parlare della volta in cui, seduti beati sull'erba, qualcuno percepì una certa umidità nell'aria, prima che gli annaffiatoi sotterranei si accendessero tutti assieme (!) giusto sotto i malcapitati (noi), generando un fuggi fuggi generale con tempi degni di un centometrista. Epiche comunque erano le partite di calcetto che si organizzavano. Roba che la famosa partita Italia-Marocco in "Mediterraneo" di Salvatores era una scemenza.  Cominciamo col dire una cosa: loro giocavano scalzi. Che vantaggio eh? Robuste e leggere scarpe da tennis di marca contro fragili e nudi piedi che... Oh, tempo un'ora ne sono uscito io con lividi ed uno stiramento alla coscia destra da paura che mi ha costretto all'immobilità forzata per una settimana! Però ne è valsa la pena, visto che me lo sono procurato salvando un gol già fatto (eh, solo in pochi capiranno l'importanza e la goduria di tale gesto, eh eh). Altri momenti di calcio erano organizzati nel cortile dell'istituto. Sfruttando un filo sospeso a circa 6-7 metri di altezza e prendendolo a mo di rete, giocavamo a "calcio volante".... Due squadre si dovevano tirare la palla a vicenda facendola passare sopra la rete, senza farla rimbalzare più di tre volte mentre era nel loro campo... Non scorderò mai in particolare una sera di gioco come questa... Non solo per chi giocava con me, ma anche per lo scenario globale... Oltre a noi c'erano infatti alcune anziane non vedenti, sedute su una panchina giusto al limite del "terreno di gioco"... Eravamo quasi alla fine, così una collega prende tutta convinta il pallone e lo calcia a campanile... I bambini che erano in squadra con me si mettono a ridere, visto che la palla non avrebbe mai superato la rete, cadendo nella metà campo avversaria e facendoci vincere.  Analisi degli otto secondi successivi...Secondo 1: risate anche mie...Secondo 2: risate, ma...Secondo 3: ...quel pallone mi sa che stavolta...Secondo 4: ARGH!Secondo 5: (corsa)Secondo 6: (corsa)Secondo 7: (corsa)Secondo 8: schiacciata al volo che a confronto Mila e Shiro erano due pippe, togliendo la palla dalla testa di un'anziana a circa 40 cm dall'impatto! ARGH! [continua]