I'll be...

Il Servizio Civile... (puntata 27)


(Puntate precedenti: 1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6 - 7 - 8 - 9 - 10 - 11 - 12 - 13 - 14 - 15 - 16 - 17 - 18 - 19 - 20 - 21 - 22 - 23 - 24 - 25 - 26) Riassunto delle puntate precedenti: dopo un colloquio stile candid camera, il nostro eroe, novello volontario del servizio civile, viene spedito ad un istituto di non vedenti, dove scopre una vocazione vera. Inguaiato nelle più disparate avventure (diventendosi un mondo), comprese quelle con dei bambini provenienti dal Sahara Occidentale durante il periodo estivo, nulla è paragonabile all'incontro con... IL PULCINO - #7"Pronto? Telefono azzurro? Si, sono il Pulcino..." Dove eravamo arrivati? Ah, giusto. Il Pulcino che urlava come un antifurto, la collega che s'era sdraiata con lui pur di farlo dormire (fallendo) e che, preda di quel tiranno (o amante, in questo caso) chiamato orologio, se n'era scappata, lasciandomi... ...solo col Pulcino. Tentato da darmi capocciate contro l'armadio, lo sento piangere...e piangere...e piangere... e urlava, urlava, urlava... il tutto senza che ci fosse un motivo apparente. Ogni tanto riprovavo a metterlo a nanna ma il massimo era riuscire a sdraiarlo sul letto. Il calcio in faccia o allo stomaco successivo mi faceva un pò desistere dalle mia opera di convincimento. Ah, ovviamente quest'estate mi mettevo spesso la famosa camicia bianca, quindi a fine giornata era regolarmente un'opera pop-art multicolore, tanti erano i suddetti calci e le percosse con altri oggetti che doveva subire (lei...e io?!?) E piangeva, piangeva...mai fatto come quel giorno. E non potevo nemmeno portarlo a spasso, visto che pioveva. Ad un certo punto, gli prendono i cinque minuti violenti (fino ad ora era stato solo isterico) e si mette a girare per il dormitorio con un unico obiettivo: sfogarsi contro l'essere umano più vicino a lui. Io. Mentre lui continuava ad urlare e darmi della cammella stitica con evidenti problemi coniugali, io cercavo di togliere dai piedi ogni possibile oggetto contundente e c'ero pure riuscito, quando l'occhio mi cade sulla prima cosa che avrei dovuto togliere: il bastone di una scopa poggiato là vicino. L'avesse visto, sarei stato finito! Già me lo vedevo novello Bruce Lee... Ve l'ho detto che piangeva da ormai più di un'ora? Si, mi pare di si... Ok, allora continuo. Prendo il bastone in mano e individuo nella sommità dell'armadio giusto vicino al Pulcino il posto migliore per nasconderlo.  Ecco quanto accaduto nei cinque secondi successivi... - Con il bastone stretto in mano, mi avvicino all'armadio- Il Pulcino, vedendomi avvicinare, aumenta le urla e le lacrime (sospetto lo faccia ormai a comando)- Impugno il bastone meglio, da un'estremità, in modo da poterlo lanciare sopra l'armadio- La porta si spalanca improvvisamente e cinque tizi che lavoravano là con altre mansioni fanno capolino per vedere perchè quello piangesse così tanto, trovandosi davanti la scena talmente evidente e palese da non poter essere assolutamente fraintesa (!!!!!) di un mostro insensibile con un bastone in mano tenuto a mò di spada e il braccio pure in tensione (sono entrati giusto mentre stavo per lanciarlo... LAnciarlo, non LInciarlo, mi raccomando! ^__^), come pronto a scagliare il colpo, e con un bambino ormai in lacrime da un'ora davanti a lui!!!!!!!!!! Marò, figura dimmmmeee....!!!!!!!!!! Anzi, no, nemmeno quella! Era proprio una roba da denuncia! Da telefono azzurro! Ovviamente, per non fare insospettire ulteriormente il mio pubblico, cosa ho fatto? L'ho buttata sullo scherzo e spiegato le cose come stavano? Ceeeerto.... ...che no. Nel panico più assoluto, prima ho nascosto il bastone dietro le spalle (livello di colpevolezza apparente: +2.000.000) e poi l'ho lanciato con nonchalance nel terrazzino annesso al dormitorio (livello di colpevolezza apparente: tendente all'infinito) Ho rimosso quanto successo dopo, giuro. Non ricordo cosa ho detto o fatto, solo gli sguardi sconcertati di quelli, compresi quella di una collega che una volta, vendendomi con lui, mi disse in tono sospirante "Tu sarai un padre meraviglioso...". Avrà mica cambiato opinione? Noooo... Intanto, per essere sicuro, ho cominciato a raccontare *io* questa storia a chiunque incontrassi, piccione (aglooo) sulla fontana incluso, onde evitare che cominciassero a girare voci poco edificanti sul mio conto... [continua]  [vi ricordo del post n°67... lo so, non se ne può più, però se becco qualche altro visitatore occasionale che gli dà un'occhiata e dice la sua, son contento. Grazie :) ]