I'll be...

Il Servizio Civile... (puntata 29)


(Puntate precedenti: 1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6 - 7 - 8 - 9 - 10 - 11 - 12 - 13 - 14 - 15 - 16 - 17 - 18 - 19 - 20 - 21 - 22 - 23 - 24 - 25 - 26 - 27 - 28) Riassunto delle puntate precedenti: dopo un colloquio stile candid camera, il nostro eroe, novello volontario del servizio civile, viene spedito ad un istituto di non vedenti, dove scopre una vocazione vera. Inguaiato nelle più disparate avventure (diventendosi un mondo), comprese quelle con dei bambini provenienti dal Sahara Occidentale durante il periodo estivo, nulla è paragonabile all'incontro con il Pulcino e quanto successo in sua compagnia, specie i vari match contro il famelico Dottor Kildare (...)  IL PULCINO - #9Il dottor Kildare strikes back (segue musica de "L'impero colpisce ancora") Stavo pensando che, alla luce del racconto sul Maestro di ieri, c'è da raccontare pure dell'avventura del Pulcino dal barbiere... Intanto finiamo la saga del Dottor Kildare... Dunque, eravamo arrivati alla mutazione genetica del Pulcino post-assunzione di un farmaco appioppatogli da tale luminare (...) della medicina. Venti giorni dopo, scampato miracolosamente al baby killer, torno dal genialoide per un nuovo controllo, portandomi dietro il pupo. Entriamo e quello come al solito non lo degna di uno sguardo. Purtroppo, e sottolineo purtroppo, evito che gli sfasci l'ufficio, tenendolo fermo...sono troppo buono... Lui: "Come va?"Io: "Senta, è un incubo. Da quando prende quella medicina è diventato un'altra persona. Non dico che prima fosse Madre Teresa, ma tra un bimbo iperattivo di otto anni con sporadici cinque minuti maneschi e un piccolo pazzo omicida che urla tutto il giorno preferisco il primo!"Lui: "Ma almeno fa qualcosa? Scrive?"Io: "No, la penna la usa come pugnale. Vale lo stesso? No, no, bisogna togliere sta roba...anche perchè mi hanno detto che due anni fa prendeva il valium e pure quello lo eccitava di brutto! E' un chiaro caso di reazione anomala a farmaci di questa categoria che genera l'effetto contrario!"Lui (guardandomi sempre col sorrisetto "Io sono il medico e te uno povero mentecatto che rischia la vita ogni giorno ma chi se ne frega, io lo stipendio lo prendo ed è sicuramente più del tuo"): "Ok capito, aumentiamogli la dose"Io (sconcertato): "..." Dose aumentata, il laureato (ah ah) era lui...  Altri venti giorni dopo ci ritorno. Al solito, lui non guarda minimamente il bimbo (ma allora perchè me lo dovevo portare dietro?) e stavolta parte subito col sorrisetto famoso...ormai mi conosceva... Io: "Guardi, sempre peggio! Bla bla...picchia gli altri... bla bla non fa nulla, nemmeno le cose che faceva prima... si è completamente scordato le poche parole in arabo che conosceva e ora se ne inventa altre (n.b. cosa gravissima)... ". Cinque minuti così.Lui (il sorrisetto aumenta): "Su, non può essere..."Io: "P-prego...?"Lui (ormai gli andava da un orecchio all'altro e la pietà nei miei confronti aumentava...mancava la pacca amichevole sulle spalle e la frase "su, andrà tutto bene"): "Dovrebbe fargli una reazione opposta. Su..."Io (senza parole): "..."Lui: "Magari non basta la dose. Aumentiamola." Me ne vado, al solito, pensando a che danno enorme possa fare certa gente (avendo la conferma, poco tempo dopo, da altre fonti, di come avessi ragione...ma non è la sede per parlarne... ricordatevi solo che è sempre bene sentire più campane, quando si tratta di medicina, sperando che -mettiamo- tutte e dieci ti dicano la stessa cosa...). Decido che quel che troppo è troppo. Se uno a quello raccontava la verità, non portando ad altro che un maggiore avvelentamento, cosa avrei dovuto fare per fargli diminuire le dosi?  Un mese dopo... Lui (divertendosi un mondo, già col sorrisetto): "Come va?"Io (faccia da attore premio Oscar): "Drammatico. Non si muove più, non si alza dalla sedia, a volte sviene, dorme per la maggior parte del giorno, è in stato catatonico (mi freno per non ridere quando un qualcosa mi fa sospettare non conoscesse il significato della parola) perenne...".  In realtà era più iperattivo di prima... Lui (già si divertiva meno): "Davvero...?"Io: "Siamo preoccupatissimi...si parlava pure di ricovero...."Lui: "Uhm...forse è meglio diminuirgli la dose..." E' possibile dover ricorrere a certi mezzucci per far fare la cosa giusta a uno che, in teoria, dovrebbe capirne più di te su certe robe? Tenendo a mente ciò, ho cominciato a raccontare questa storia in giro, in modo anche moooolto più colorito e dettagliato (leggi: la verità, insomma), nel tentativo di smuovere la situazione presso le alte sfere... Dopo due mesi, alla fine ci sono riuscito... Il pupo ha cominciato ad essere seguito da un professionista serio che, come prima cosa, gli sta togliendo progressivamente quel farmaco, strabuzzando gli occhi quando l'ha visto prescritto...e non solo, ha voluto sapere vita ("ha un paio di giorni da dedicarmi?"), morte ("eh, quella l'ha scampata") e miracoli ("eh, lui stesso lo è...ARGH! PULCINO, MOLLAMI L'ORECCHIO, MI SERVE!") del bimbo, facendo domande mirate e prescivendogli una serie di test accurati. Mi ha pure chiesto se fossi un mediatore culturale, visto che ci dialogavo! Ero commosso. [continua]  [ogni tanto vi ricordo del post n°67... lo so, non se ne può più, però se becco qualche altro visitatore occasionale che gli dà un'occhiata e dice la sua, son contento. Grazie :) ]