"Ciao Giuli!!"...starmi zitto mai, eh?

Post n°242 pubblicato il 28 Settembre 2006 da deracinato
 
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[mi scuso per il ritardo nell'aggiornamento...Una dopo l'altra, vado risolvendo cose e quindi il tempo è quello che è...per fortuna ora si ricomincia a mettere tutto in carreggiata e al diavolo il resto J ]
 
Vi ricordate la protagonista dell'aneddoto "Ti passo Giulia" ?
 
Ecco.
 
Il matrimonio di mio fratello è alle porte, così non è raro che riceva telefonate, specie da gente che viene da fuori e che avverte se può o non può venire. Ieri, mentre mi preparavo, afferro qualche stralcio di conversazione.
 
"Ciao Giuli...! Tutto bene, grazie!"
 
Pensiero mio: beh, lei verrà da fuori proprio per il matrimonio...Visto che mancano un paio di giorni gli avrà telefonato giusto per dire "Eh, che bello, quanto sono contenta, non vedo l'ora!"
 
"Come...No, dai, Giuli, non mi dire che non vieni più! Perchè?"
 
Pensiero mio: orpo, che brutta notizia, ci tenevo a rivedere la mia cuginetta dopo più di un anno...
 
"Dai...Lo capisco, io a certe scadenze non sono più abituato da tempo, ma, Giuli, davvero non puoi trovare un modo?"
 
Pensiero mio: uhm, lei fa il liceo, magari ci sono quei problemi che sia io che lui, avendolo passato da un pezzo, non pensiamo più come insormontabili e...uff, peccato però.
 
"Però intanto ti ringrazio per il regalo, Giuli..."
 
Pensiero mio: uhm, addirittura gliel'ha spedito? Da come parla sarà stato un pensierino tutto suo, che carina.
 
"Sei stata proprio ingegnosa a spedirlo!"
 
Pensiero mio: beh, fa pur sempre parte della mia famiglia (...)
 
"Mah, non sai quanto mi dispiaccia...Davvero. Giuli, ma proprio non c'è modo perchè tu venga? Dai, so che dispiacerebbe anche a te non esserci. Dico, non vedersi in un'occasione così..."
 
Pensiero mio: in effetti, un paio di giorni di vacanza da scuola, per giunta nel weekend non hanno mai fatto male a nessuno...
 
E la telefonata continua. Io finisco di prepararmi e, quando sono lì lì per uscire, faccio una cosa che non ho mai fatto nella mia vita.
 
Mi inserisco nella conversazione altrui...
 
...esordendo con un "ciao Giuli!" d'antologia. Eh, mica potevo uscire senza salutare la mia cuginetta!
 
...
 
...
 
...peccato che non fosse la mia cuginetta...
 
Mio fratello: "Ehm, non è GIULIa...è GIULIana, la mia commercialista..."
 
Figura dimmeeee....Fortuna che non viene al matrimonio!

 
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Post N° 241

Post n°241 pubblicato il 18 Settembre 2006 da deracinato
 
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2b? Nt2b?

(Amleto via SMS... da TheRegister.com)

 
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Il condominio... (parte 1)

Post n°240 pubblicato il 15 Settembre 2006 da deracinato
 
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Ho già menzionato la cosa un paio di volte, ma credo sia giunto il momento di parlarne in modo più approfondito.

 
Il mio condominio è composto da una serie di casi umani... ma non credo sia una novità per chiunque abiti in un condominio. Se ne potrebbe parlare per ore.
 
Ovviamente, si ha un maggiore contatto con i propri vicini di casa. Abitando all'attico di una delle quattro scale che lo compongono, io mi ritrovo solo quelli del piano di sotto e quelli all'attico della scala adiacente. Di questi ultimi non parlerò molto perchè sennò partono i bestemmioni, essendo loro dei veri e propri psicopatici (no, non è un insulto nè un modo di dire stereotipato, è la realtà verificata da parte di tutto il condominio). Tanto per farvi capire l'andazzo, ma rimanendo nell'ambito delle cose "più piacevoli" (il che è tutto dire), da dieci anni la tizia della coppia lancia nel nostro terrazzo qualunque cosa per i nostri cani (motivo: secondo lei non gli diamo da mangiare...con tutto che la Cana è 10 Kg sovrappeso...): da carne, a ossa (compreso uno stinco di mucca da 4 Kg che fece un buco tra le mattonelle), a pizza, al riso (che è terribile da pulire), a, splendido, latte e biscotti (!), versandolo direttamente sul balcone (!!). In dieci anni, nessuna intercessione educata, nè minaccia, denuncia o quant'altro è servita a nulla. Ma è spettacolare la reazione quando, stufi e notevolmente incazzati, abbiamo deciso di RILANCIARE SU qualunque cosa arrivasse giù.
 
Loro (traduco, sennò...): "Ma che è, educazione questa?!? Il secchio della spazzatura non esiste, dovete sporcarci la terrazza?!"
 
...
 
...
 
 !
 
Vabbè, direi che basta così. Le risate amare che un pensiero del genere può suscitare la dicono tutta...
 
Ma è tempo di parlare di gente davvero meritevole. I vicini del piano di sotto, come si dice, sono una poesia...
 
[continua]

 
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Post N° 239

Post n°239 pubblicato il 11 Settembre 2006 da deracinato
 
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Per pulire qualcosa, bisogna sempre sporcarne un'altra...

 
...ma si può sporcare tutto senza pulire niente.

(Legge di Imbesi sulla conservazione dello sporco)

 
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L'esilarante (...) weekend (parte 2)

Post n°238 pubblicato il 08 Settembre 2006 da deracinato
 
Foto di deracinato

Comunque sia, il problema era uno: il genio dell'universo non la smetteva di ridere. Non si sa il motivo, ma dalla prima notte in poi, dopo circa dieci minuti che le luci si erano spente, mi prendeva una ridarel...EHM, cioè, GLI prendeva -a questo amico mio, dico...ehm- una ridarella mostruosa, con risultati che avrebbero meritato uno studio psico-sociologico.
 
In pratica, succedeva questo... Ah, una piccola nota bene: userò il termine ''Io'' perchè è più breve da scrivere rispetto a ''Un amico che però NON sono io perchè io sono una persona seria'', ok? (...)
 
Io: "Ghghgh..."
Altri: "..."
Io: "Ghghgh..."
Altri: "..."
Io: "Ghghgh..."
Altri: "..."
Io: "GHGHGHGHGHG"
Altri: " ? "
 
[venti minuti dopo]
 
Voce #1: "..."
Io: "GHGHGHGHGHG"
Voce #2: "Ma stai bene?"
Io: "GHGHGHGHGHG!!!"
Voce #3: "Ma quant'è che ride?"
Io: "GHGHGHGHGHG!!!!!!!!!"
Voce #1: "E' andato..."
 
Una notte mi ero calmato dopo due ore di ridarella acuta (senza motivo, ovvio). Ogni tanto una pausa capitava, ma giusto perchè dovevo respirare (anche se, sotto sotto, gli altri speravano in un attacco apoplettico e/o semplice asfissia... apoplettico...mmm...da dove mi sarà uscita, questa?). Ero ridotto uno straccio: sudatissimo (anche perchè dormivo in una specie di loculo, che di notte raggiungeva i 35°C), col volto completamente bagnato di lacrime e stremato fisicamente. Ero lì lì per addormentarmi, un vero e proprio miracolo, quando un'amica va in bagno. Evabbè...niente di che...ma quando ho sentito il rumorino della *plin plin* risuonare perfettamente nel silenzio assoluto (una volta tanto) della notte, non c'ho visto più ed ho ricominciato più di prima, alzandomi di scatto e dando una craniata terrificante ad un'amica che dormiva vicino. Inutile dire che questo fuori programma nemmeno tanto doloroso (avevo in circolo mezzo litro di endorfine, credo) ha accentuato le risate, prolungandole per decine di minuti...
 
Due ore dopo, se già ero ridotto male prima, potete facilmente immaginare in che stato mi trovassi. Ero una specie di rutto con le unghie (epic cit.). Ma mi piaceva un sacco. Agli altri un pò meno.
 
Io: "GHGHGHGHGHG"
Voce assonnata proveniente da qualche parte: "Oh, più forte che sennò non ti sentiamo!"
 
Che fosse sarcastica? Per la cronaca, in un weekend, ho dormito due ore. E non certo perchè non stessi a letto la notte...

 
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L'esilarante (...) weekend (parte 1)

Post n°237 pubblicato il 04 Settembre 2006 da deracinato
 
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Qualche settimana fa sono andato fuori per un weekend al mare con degli amici. La fortuna è stata avere a disposizione la casa di una di loro, così da poterci organizzare al meglio, spendere poco e non avere problemi nel creare bordello.
 
Beh...
 
Ehm...
 
Non sempre, almeno...
 
E' capitato un paio di volte (in due giorni, ehm) che i vicini...ehm ehm...avessero da ridire...
 
La prima volta si stava facendo casino dopo cena. "Casino"... Qualche urletto, molte risate... Dopo due ore così, vediamo spuntare dalla finestra una figura inquietante che si presenta così...
 
Tizio: "Ragazzi, capisco che state facendo il gioco dei tocchi..."
 
...il che?! Cos'è il gioco dei tocchi?
 
Tizio: "...ma domani dovremmo alzarci presto e..."
 
Tralasciando il fatto che "domani" sarebbe stata una domenica di fine luglio e a meno che lui non fosse il prete del luogo c'era poco da fare la mattina dopo, a parte andare al mare, abbassiamo un pò il tono della voce (see see).
 
Il giorno dopo fu ancora meglio. Come probabilmente qualunque persona udente in Italia, il tormentone del "po po po po po pooo poooo..." era molto in auge. Dopo una birra era pure più in auge. Dopo quattro non si diceva altro.
 
Così, per svegliare uno, ci si mette a intonarlo in quattro. Tre secondi dopo, una voce cavernosa e dallo spiccato accento siculo, proveniente da fuori (tendenzialmente gli stessi del gioco dei tocchi), si unisce al gruppo.
 
Voce cavernosa: "Ahò, basta cu sto po-po-po, vogliamo dormire!"
 
Alle dieci di sera? Al mare?
 
Dormire, già...Il leit motiv del weekend...e non perchè non si sia fatto altro, quanto perchè s'è fatto tutto tranne quello. Peccato che il motivo non fosse l'assenza di sonno, le pimpanti energie o...ehm, l'essere occupati con un'altra persona.
 
No...C'era semplicemente un imbecille che non faceva dormire gli altri.
 
E come? potreste chiedervi...Scherzi notturni? Blitz nei letti altrui?
 
No...
 
...ehm, cioè, non solo...la notte in cui uscì fuori la panna spray e mentre qualcuno dormiva...ehm... immaginate... il problema è che poi tale panna lasciò sulle lenzuola blu delle macchie circolari bianche che...EHM...la madre di qualcuna fraintese...EHM...in effetti erano MOLTO fraintendibili...! Che figura, EHM...
 
(continua)

 
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Post N° 236

Post n°236 pubblicato il 02 Settembre 2006 da deracinato
 
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Appena parli di qualcosa...
- ...se è bella, sparisce
- ...se è brutta, succede
 

(una delle varie leggi di Murphy)

 
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Si, ma che sfiga...

Post n°235 pubblicato il 30 Agosto 2006 da deracinato
 
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In riferimento al post precedente, cito (e un pò tarzano) da TGCom...

E' durata quasi 24 ore l'odissea di 160 bambini dei campi profughi Saharawi, nel sud dell'Algeria, che dovevano partire dall'aeroporto di Fiumicino per poter far rientro alla loro terra. L'aereo era atteso per le 22 di lunedì, ma a un primo ritardo se ne sono aggiunti altri fino a che i bimbi hanno passato l'intera notte nella sala transiti. Portati in albergo la mattina dopo, sono riusciti a partire solo in tarda serata.

Doveva essere una normale partenza, il ritorno a casa, per questo gruppo di bimbi tutti compresi tra i 5 e i 12 anni che avevano trascorso un mese di vacanza in Italia, ospiti di famiglie e parrocchie. Ma riuscire a prendere quel velivolo dell'Air Algerie si è rivelata una vera impresa.

Il rientro in Algeria era previsto nella tarda serata di lunedì, ma il volo charter, programmato inizialmente in partenza alle 22 dal Leonardo da Vinci, è poi stato ritardato per problemi di composizione di equipaggio
(!). Ritardo su ritardo (fino all'annullamento), i bambini hanno trascorso una notte all'interno della sala transiti. La stanchezza si è presto fatta sentire (tanto più che alcuni dei bambini erano portatori di handicap) e quindi si sono cercate sistemazioni di emergenza: qualcuno sdraiato sulle poltroncine, altri per terra, accuditi dalla polizia.

Il mattino successivo il gruppo è stato portato in un albergo di Ostia per passare la giornata in maniera confortevole visto che il nuovo volo era fissato per le 20, ma i contrattempi non sono finiti e i ritardi sono ricominciati. Fortunatamente questa volta, s
eppure con più di 24 ore di ritardo, i piccoli sono alla fine riusciti a partire.

(altro articolo, più dettagliato, da Il Giornale qui)

...e che sfiga! Povero Pulcino! :(

 
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Bye bye Pulcino...

Post n°234 pubblicato il 29 Agosto 2006 da deracinato
 
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E alla fine il Pulcino è partito. Forse tornerà la prossima estate per un paio di mesi, ma proprio in queste ore sta tornando a casa dalla sua mamma.
 
Sono ovviamente triste... e ci mancherebbe... il distacco all'aeroporto è stato uno dei momenti più vuoti della mia vita... ma dall'altro lato sono enormemente felice proprio perche' è giusto così ed era mio desidero che ciò accadesse, ormai da mesi. Oltre all'importanza per un bimbo di avere la mamma vicina, vivere qua lo stava pericolosamente deviando, facendogli scordare tutto quanto aveva appreso della sua cultura in passato, facendogli nascere una pericolosa passione per le borse da donna e, dulcis in fundo, arrivando alla perversione massima di pronunciare il mio (e pure il suo) nome. Una coltellata, preferivo quando mi chiamava "nonna" nella sua lingua.
 
Da parte mia, più che ''grazie'' non ho potuto dirgli. Mi ha cambiato radicalmente la vita sotto tantissimi aspetti...mi ha fatto capire cosa significhi essere un papa', avere una mia famiglia (con le sue gioie, dolori, problemi e ancora gioie) e tante altre cose ancora più personali... oltre ad avermene fatte passare di tutti i colori, come scritto nei vari aneddoti...

...certo, ora non so che darei per vedere la faccia delle varie hostess che incontrerà mentre lui si fa le vasche all'interno dell'aereo, incapace di stare seduto sulla sua poltrona per più di tre secondi.... ;)

Per sapere chi o cosa sia il Pulcino, basta leggere le ''avventure'' del servizio civile dalla puntata 21 (clicca sul numero della puntata oppure vedi la lista completa a destra) in poi.

 
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Post N° 233

Post n°233 pubblicato il 25 Agosto 2006 da deracinato
 
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Un amico è uno che sa tutto di te e, nonostante questo, gli piaci...

(Elbert Hubbard)

 
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Come nemmeno Perry Mason... (parte 2)

Post n°232 pubblicato il 23 Agosto 2006 da deracinato
 
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Intanto, nel sedile posteriore, io ed un amico già meditavamo sulla situazione:
 
Io: "..."
Amico: "..."
 
Tempo trenta secondi, nemmeno il tempo di fermare il motore, sentiamo delle sirene che accorrevano.
 
Io: "..."
Amico (mormorando): "Siamo fottuti?"
Io: "Mi sa"
Amico: "Quanto?
Io: "Mmmm...ancora non lo so"
 
L'avrei scoperto presto. Il tizio al volante diventa viola e armeggia con qualcosa in tasca.
 
Io (pensando al peggio): "..."
Amico (pensando al peggio pure lui): "..."
 
...tira fuori il portafogli e, cercando quella che abbiamo sempre sospettato fosse la tessera della biblioteca, spalanca la portiera ed esce,  braccio in alto a mostrare bene il tesserino, esclamando in tono decisamente incazzato e minatorio la frase del secolo:
 
Tizio: "SONO UN AVVOCATO PENALISTA!"
 
Intanto, sul sedile posteriore della macchina...
 
Io: "Siamo decisamente fottuti"
Amico: "Già"
 
Scendiamo e ci troviamo di fronte uno schieramento di vigilantes, carabinieri, polizia, gelatai, pizzaioli e boia con tanto di cappuccio nero e ascia bipenne. Seriamente, c'erano quattro volanti ed almeno il doppio degli uomini. Pareva un blitz antimafia. Ne arriva presto una quinta, dalla quale scende tutto trionfante il guardiano suddetto, indicando noi come i ricercati del secolo.
 
L'avvocato diventa da viola a nero a pois e continua ad urlare che farà causa a chiunque, quantunque e perdunque. Ma credo che alla fine a qualcosa sia servito, dato che in questo momento scrivo da casa e non dalla galera. Ma intanto s'erano fatte le due e mezza...
 
Ad un certo punto, quando quasi tutto sembrava essersi calmato e ci avevano solo sequestrato le patenti (...), ricomincia il battibecco avvocato vs guardiano. Per farvi capire il clima che aleggiava in quel momento, fosse stato per noi avrebbero potuto benissimo sfidarsi in una versione moderna del colosseo romano, con tanto di reti e lance. Pur di tornare a casa, mi sarei spacciato per tigre, leone o qualunque altro elemento scenografico (tranne la biga...per, ehm, ovvi motivi) o per spettatore del pubblico, urlando "Uccidi! Uccidi!" ed aspettando la domanda "Scusa, ma te per chi parteggi?" solo per rispondere "Ma basta che ne eliminino uno dei due e finisca sto bordello, non mi formalizzo"
 
E così, fino alle quattro, siamo rimasti là con quello che urlava, col guardiano che urlava più di lui (credo fosse la gara a chi venisse prima una sincope), mentre noi discutevamo con gli altri vigilantes e poliziotti della partita...

 
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Come nemmeno Perry Mason... (parte 1)

Post n°231 pubblicato il 20 Agosto 2006 da deracinato
 
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Capitò circa quattro anni fa.
 
Partita Finlandia-Italia allo stadio. Si decide di andarla a vedere con qualche amico e amici di amici (di mici che facevano miao, ovvio), concittandini e non.
 
Venendo alcuni da fuori città, ci si dà appuntamento in un punto facilmente raggiungibile: l'università.
 
L'università, ai tempi, aveva due parcheggi: entrando a sinistra ed entrando a destra. Dando per scontato che si scegliesse il parcheggio bello, vado nel parcheggio a sinistra.
 
Mmm...
 
10 minuti...
 
20 minuti...
 
Mezz'ora...
 
Io: "Te guarda sti stro..."
*driiiiiin*
Io: "Si!?!?"
Voce: "Ma dove azz sei?!"
Io: "Nel parcheggio...da mezz'ora."
Voce: "Pure noi!"
Io: "..."
Voce: "..."
Io: "Mmm...spetta che mi faccio vedere meglio allora"
 
Con un ottimo 50% di possibilità, avevo ovviamente sbagliato parcheggio. Ero così emozionato (...) che in fase di parcheggio faccio fare DONG alla campana per la racconta differenziata dei rifiuti.
 
Scendo, saluti, baci e abbracci. E' stato bello e...no, spe, c'è da vedere ancora la partita. Ehm...
 
Eravamo tutti tranne uno: questi si manifesta poco dopo su una moto nera, vestito tutto di nero, con casco integrale nero.
 
Un amico: "O è lui o è uno scippatore"
Io: "Che sia entrambe le cose?"
 
Sarebbe stata una follia andare allo stadio con quattro o cinque macchine, visto che la città era bloccata di suo (sia per la partita della nazionale, sia perchè era un sabato sera), così decidiamo di prenderne solo una e lasciare le altre dentro l'università.
 
Tizio: "Prendiamo la mia, va! Datemi solo il tempo di togliere un pò di roba."
 
Apre il portabagli e tira fuori una canna da pesca, un cestino, un sacco nero contenente qualcosa di non meglio specificato, un bastone...
 
Sospettando che sotto il sedile ci fosse già qualcuno in principio di rigor mortis, stranamente optiamo per un'altra macchina molto più comoda, guidata dal più anziano del gruppo, avvocato.
 
Partiamo, arriviamo, guardiamo la partita, fraternizziamo con i finlandesi a colpi di missili Cruise (nah, scherzo...erano quattro gatti e pure tranquilli)... le solite robe da stadio, insomma. Poi, dopo una pizza, torniamo a prendere le auto all'università. Erano circa le due.
 
Chiaramente, l'accesso all'università, di notte, non è libero. C'è un guardiano che, quando non pisola, cerca di fare il suo lavoro.
 
Passando dall'ingresso principale, ecco così due stradine:
- quella di sinistra, con la guardiola e la sbarra, fatta per chi deve entrare;
- quella di destra, senza guardiola e senza sbarra, fatta per chi deve uscire.
 
Non conoscendo ciò e non essendo abbastanza lucido da arrivarci visto l'orario e la birra che aveva in corpo, il nostro accompagnatore prende la corsia senza sbarra. Del resto, avevamo le macchine a 50 metri in linea d'aria, sarebbe bastato entrare e ...
 
FRIIIIIII!!!!!!
 
Come nemmeno un bobby inglese del diciannovesimo secolo, con fischietto e manganello, il guardiano si sveglia e ci blocca, chiedendoci quali fossero le nostre intenzioni. Gli diciamo la verità, ossia che non desideravamo altro che andare a casa ma le macchine erano custodite là dentro, e lui acconsente a farci entrare, ma voleva passassimo dalla corsia con la sbarra (...). Avremmo dovuto quindi fare marcia indietro di tre metri e spostarci di due metri a destra dalla nostra attuale posizione. Insomma, lo faceva per principio.
 
Purtroppo per noi, anche chi stava al volante era lì lì per entrare nella stessa ottica di idee.
 
Tizio al volante: "Ma non è uguale se passiamo di qua?"
Guardiano: "No, da qua si esce"
Tizio al volante: "Andiamo, è uguale! Lei lo fa apposta!"
Guardiano: "Non mi interessa, dovete passare attraverso la sbarra che vi alzerò"
Tizio al volante: "..."
Guardiano: "..."
 
[cinque minuti dopo fatti di battibecchi vari]
 
Tizio al volante: "Ma vaff..."
 
Prende e, sgommando (...), entra nel parcheggio passando dalla parte senza sbarra.
 
Guardiano: "FERMA!!"
 
[Riusciranno i nostri eroi a scampare le ire del guardiano? Torneranno a casa dalle rispettive famiglie o passeranno la notte in gattabuia? Ed il colpevole è davvero il maggiordomo? Per rispondere a tutte queste domande basta attendere il seguito della storia...]

 
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E con questa tocco proprio il fondo... :)

Post n°230 pubblicato il 17 Agosto 2006 da deracinato
 
Foto di deracinato

Yawn (notare l'orario...peccato che non abbia sonno e lo yawn fosse solo un estremo atto di autoconvincimento)
 
Sono in questi momenti in cui non riesci proprio a dormire che la mente vaga, vaga, vaga, vaga.... e, a giudicare da quello che pensi, un bel va-ga[ga] non glielo toglie nessuno perchè... ehm... ditemi se è normale che alle quattro di notte ad uno viene in mente la frase "Il passato è passato".
 
Vabbè, detta così non è nulla di che, una delle solite frase fatte.
 
Ma se poco dopo siete colti da illuminazione le cose si complicano...
 
E se quel "passato" non si riferisse al tempo che passa e che non può essere più modificato MA alle verdure (!) che, ridotte in purea, schiacciate, tritate, in una parola: passate, non possono più tornare allo stato originale?
 
...
 
...
 
 !
 
Devo decisamente dormire :)

 
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Post N° 229

Post n°229 pubblicato il 15 Agosto 2006 da deracinato
 
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...comprendersi ridendo...

 
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Post N° 228

Post n°228 pubblicato il 13 Agosto 2006 da deracinato
 
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Le anatre mettono continuamente la testa sott'acqua per l'ossessione di avere le scarpe slacciate.
 
(Romano Bertola)

 
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