Creato da shinano il 01/07/2008
Storia delle navi da guerra, battaglie navali
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« Prima neve | Dicembre 2008 » |
RIMINI - La
posizione di quattro giovani riminesi poco più che diciottenni, incensurati e
di buona famiglia è al vaglio degli inquirenti che stanno indagando sul
tentativo di omicidio di Andrea Severi, 44 anni, il clochard tarantino che fu
dato alle fiamme mentre dormiva su una panchina a Rimini lo scorso 10 novembre
e che fu ridotto in fin di vita, per poi cominciare una lenta guarigione. Li ha
individuati la squadra mobile della questura di Rimini, nell'eventualità di un
fermo di polizia giudiziaria per tentativo di omicidio. Severi, che ha
riportato ustioni di secondo e terzo grado sul cinquanta per cento del corpo, è
ancora ricoverato al centro grandi ustionati di Padova. I quattro giovani
avrebbero ammesso le loro responsabilità, dichiarando di aver compiuto il gesto
per divertimento. Secondo le indagini i quattro avrebbero anche scherzato tra
di loro, al telefono, mentre leggevano i giornali che riportavano la notizia
del gesto. Non ci sarebbero attriti particolari con il senzatetto dato alle
fiamme, e per gli investigatori è quindi da escludere la matrice politica del
gesto. I giovani, peraltro, avevano già preso di mira in passato Andrea Severi,
lanciandogli addosso alcuni petardi.
Penso
che a questi bravi ragazzi che per gioco si divertono a bruciare le persone non
serva alcuna pena detentiva, se mai finiranno in galera per il gesto che hanno
fatto. Con la giustizia italiana non è infatti certo che diventino ospiti della
casa circondariale…. L’unica pena civile per fargli capire la gravita del loro
comportamento sarebbe a mio giudizio recuperare un’antica tradizione medievale
in uso anche nelle città italiane. Questo piccolo rito espiativo prevede di
legare l’imputato ad un palo, prendere una frasca di legno odoroso e resinoso,
dargli fuoco e farla passare due o tre volte sulla sua faccina ben curata. Dopo
questo piccolo trattamento estetico i nostri bravi ragazzi sarebbero liberi di riprendere la loro
normale esistenza di sempre, ricordandosi, ogni volta che si guarderanno allo
specchio, di quello che hanno fatto….. capirebbero sulla loro pelle che nella
società di oggi, dove quello che conta è solo l’apparire, che bruciare una
persona equivale ad ucciderla lentamente e spietatamente. Viva l’Italia!
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Inviato da: daniela5555
il 09/04/2009 alle 18:13
Inviato da: claudio
il 09/04/2009 alle 17:42
Inviato da: giobe0
il 09/04/2009 alle 17:31
Inviato da: Gianluca
il 09/04/2009 alle 17:27
Inviato da: giampiero
il 09/04/2009 alle 17:20