La gatta

sonno


"Cosa fosse quel poter chiudere gli occhi, perdere coscienza di sé, affondare in un vuoto delle proprie ore, e poi svegliandosi ritrovarsi eguale a prima, a riannodare i fili della propria vita..." È stato il torpore o la veglia…S’è come mancare, tendendole braccia alla terra, come veleno,sonnifero spento da troppi riverberi,stringi una goccia di mesto languore.Tempo che passa e non sento ticchettio,fuor di misura e frasi che sgorganocon vane finzioni, finiscono l'ora….e il tempo non passa.Io accuso quest'ora: sarà tutto sottile,s’è un’altra, l’ennesima brecciache altera e guasta  il torpore o la veglia….