La gatta

L'indicibile e insostenibile pesantezza dello stare senz'essere ovvero: La principessa sul PIgreco


Ok, il titolo è pesante, ma è povero di contenuti...La sostanza è: non ho nulla da dire e questo è uno sgamatissimo pretesto che mi sto trovando, quello di scrivere svarionate alla lontana del terzo tipo, invece di mettermi a lavorare... La scusa? La scusa è  che se il tuo lavoro non prevede solo che tu stia dove sei, ma ci devi anche essere, allora finchè l'esistenza e l'essenza non sono garantite, tutto il lavoro che puoi consentirti è una gran bella svarionata! Ho voglia di sigarette, buio e un buon filmone cult su cui addormentarmi entro mezz'ora. Ho voglia di uno stomaco nuovo. Ho voglia di non avere pesi, andarmene abbastanza leggera a dormire su un prato....guardo fuori...che tempo da schifo...Penso: in fondo io dico molte più parolacce di così!! ogni parola anche di queste quattro...amenità che sto scrivendo che può essere benissimo sostituita con una parolaccia, anzi magari ci starebbe meglio, è senza dubbio una auto-censura!! Diciamo che attualmente salvo qualche preposizione più o meno articolata, ci starebbero bene solo parolacce eppure....eppure nulla...a VOLTE quello che perdi ti rimane indigesto come quel simpatico pisello sotto il cumulo di materassi di quella sventurata principessina...non lo vedi e non ci pensi manco se ti ci portano con la manina a pensarci! eppure ti rimane là sul groppone e tu non sai nemmeno dargli un nome.La morale è che, cari Afterhours, è quello che non sai che ti uccide e non quello che sai! ma manco! è quello che sai di non sapere...dannato Socrate secondo me se l'è vista male....perchè a VOLTE io vengo annichilita da quello che non so...VOLTE a botte VOLTE a crociera...volte IN crociera....io ho sbagliato mestiere