La gatta

Quando ti vengo a cercare (in realtà in quell'istante me ne sono già andata)


Quando ritrovi un ricordo, lo so sono cervellotica, ma la scrittura scientifica non mi è mai appartenuta. Ho sempre lavorato di pensieri confusi e sovrapposti e questo che segue è uno di quelli belli tosti da digerire.Sono qua nell'angolo di Irlanda che ho ritagliato per me, ancora per poco, e i pensieri si ingarbugliano con la stanchezza, perché un angolo di mondo che decidi esser tuo prima o poi diventa prigione, ma non si può sempre andare via, giusto? Pre-Embolo (mi sembrava più appropriato metterci una E, che la A è per chi le storie le racconta sul serio): Nell'ultimo tempo ho imparato un po' di cose, ma sono sostanzialmente basate tutte su quell'unico banale ingrediente che è l'egoismo umano (e forse pure delle bestie). A volte trovi anche chi infiocchetta quell'essere egoista con connotazioni svariate. Un paio di quelle su cui si sta focalizzando adesso il mio tartassato animo sono1)l'egoismo di chi ha la pretesa di fare tanto per il prossimo, e quelle sono le vittime mai capite, che a parer loro (e solo loro), non hanno mai indietro il riscatto di TUTTI I LORO SACRIFICI per il bene altrui. Fare tante cose inutili non è, tendenzialmente, da riconoscere come cosa lodevole. Il consiglio è quello di GUARDARE e ASCOLTARE: I gesti, quelli veri, per il prossimo, iniziano quando impari ad aprire gli occhi. Se ci riesci, sei ripagato senza chiedere, con leggerezza, così come con leggerezza agisci. Il tuo obbiettivo era un effimero (me ne rendo conto) e palliativo attimo di tregua per qualcuno altro da te stesso. E' singolare come, quando regali questa pillolina di tregua dallo schifo quotidiano, le esalazioni di questo farmaco sono in grado di far stare bene anche te, ed è singolare come questo possa bastare. Quindi caro egoista vittimista, la croce nessuno te l'ha piazzata sul groppone, e se ne stai sentendo il peso mentre candidamente pensi di stare facendo la tua scalata al Golgota per il bene di qualcun altro, semplicemente gira la testa al cavallo, posa a terra la croce, fatti un giro, respira, rilassati. You're not doing it right. Nessuno vuole essere vittima del tuo vittimismo e qualsiasi cosa tu faccia è del tutto inadeguata.2) l'egoismo di quella fuggitiva voglia di chiudere in quella prigione chiamata casa tutto lo schifo, e uscire a condividere solo la propria faccia pulita e linda di chi non ha patito. Vero, non bisogna mostrare il fianco, ma ho imparato a riconoscere nei venditori di leggerezze i primi sprazzi di egocentrica solitudine. Se sei amico di tutti, non sei amico di nessuno.  Anche se in quel secondo di show da pubblico spiccio hai nutrito il tuo ego, e dato pane a chi come te fa dello svarionare la droga personale per dimenticare di avere i piedi piantati al suolo, nessuno crederà mai che oltre quel sepolcro imbiancato di carisma, messo su come una maschera a carnevale, ci possa essere di più. Ne sto vedendo un po' di queste persone. L'effimero è diventato il nostro cavallo di battaglia. Quindi magari si anche io sto mettendo in fila un po' di parole egoisticamente effimere, ma probabilmente avrei fatto meglio se avessi esordito con un bel titolone allettante del tipo "tette e culi uncensored", oppure "l'ultima boiata di Renzi" o anche (oddio me lo sono scordato com'era letteralmente, però ci provo) "diciottenni hot+", pagina fb trovata pocanzi mentre bighellonavo annoiata. Perchè in fondo questo siamo no, noi topi addomesticati per danzare a ritmo di tamburo, vendiamo fumo, tette e culi, poi torniamo a casa, accendiamo la tv, e ci lamentiamo di quanto il mondo pulluli di monnezza (in tutti i sensi).3) la maleducazione. La gentilezza spesso si esprime anche solo nell'educazione, e che l'educazione è quella cosa che ti fa evitare di urtare aggredire e invadere lo spazio altrui. Se urli, sei un tamarro, se pretendi di vivere con gli altri, e gli altri devono necessariamente soprassedere alle tue sporcizie, al tuo non essere ordinato, al tuo lasciar traccia fin troppo evidente del tuo passaggio, sappi che si, è più o meno obbiettivo di tutti essere ricordati, ma la clausola è quella di essere ricordati non da chi bestemmia per la tua ennesima strafottenza. Embolo: I miei ultimi mesi (non necessariamente quelli irlandesi) mi hanno segnato a colpi di accetta. Non che prima fossi un arrotondata come un Maggiolone, ma adesso la fattezza è più quella dell'Apecar: bello spigoloso, funzionale, e perennemente in bilico. Sembra che questo mondo abbia deciso di accumulare sempre carichi sul mio groppone, e suppongo che questa sia una cosa fatta a fin di bene, per riequilibrare lo squilibrio del mio esser così tozzamente in bilico, no? però il punto è che se tagli troppo, becchi le ruote ed è notoriamente risaputo che con una ruota quadrata di strada non ne fai. Ho conosciuto tanta rumorosa solitudine e vissuto sulla mia pellaccia le sue conseguenze. Quello che mi ha spinto a fare un bel pre-Embolo è che sono ormai convintissima che la solitudine sia frutto di un radicato egoismo. Questo mi ha spinto tutti i giorni a guardare il mare fuori dalla mia finestra, e sognare di andarmene ancora ed ancora. Poi ho capito che in realtà, me n'ero andata ben prima, ma non mi sento sola nel mio vagare, perchè ho sempre lasciato ogni posto con delicatezza. Mi sono ricordata di quella volta a Teano, e quel ricordo mi ha spiazzato. é tornato con un'enorme dolcezza, non rimpianto nè rimorso, e c'ho speso una lacrima, perchè è un ricordo così bello che non so come ho potuto averlo perso. La sensazione è stata quella di...hai presente quel momento in cui ti sembra di avere veramente tutto, solo perchè affianco ti accorgi di avere una persona ritrovata, e di averla ritrovata diversa, ma che per un miracolo qualunque, tutti i tuoi spigoli e angoli combaciano esattamente con i suoi? Quindi, come direbbe Gabriella Ferri, grazie alla vita, perchè quel secondo in cui tutti i nostri spigoli erano così bene allineati è qualcosa che il mio cuore non dimentica più. Grazie perchè l'ho ricordato,e adesso che vedo le cose attraverso questo straterello di fumo, che mi ricorda quel secondo in cui la macchina sbanda e noi abbiamo paura, che poi lascia il posto alla pioggia irlandese (pioggia orizzontale, mi si diceva ieri), poi ancora fumo, ma sono contenta, ho voglia di partire, di nuovo, ma ho le ruote quadrate, quindi non ve la prendete a male (semmai qualcuno...). Un giorno, chi mi vede ogni volta tornare, forse un giorno....forse un giorno chi mi vede ogni volta tornare capirà che in realtà non sono davvero mai più tornata, mai più.