La vita è un soffio

Gli Arcangeli


 
La tradizione Cristiana festeggia gli Arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele. In realtà gli Arcangeli dovrebbero essere quattro comprendendo anche Uriele, ma per qualche ragione che non conosciamo la Chiesa ignora quest'ultimo. Ai quattro Arcangeli è attribuito il governo dei quattro angoli del mondo o punti cardinali, e ad essi sono associati anche i quattro Elementi e le quattro Stelle Reali della tradizione Caldaica come riferimenti celesti dei quattro angoli del mondo. Le Stelle Reali, che sono Aldebaran, Regulus, Antares e Fomalhaut, sono infatti reciprocamente disposte a distanze di circa 90°, formando una sorta di quadrato celeste. Le corrispondenze sono le seguenti: a Michele il punto cardinale Est, l'elemento Fuoco e la stella Aldebaran (costellazione del Toro); a Gabriele il Nord, l'elemento Acqua e la stella Fomalhaut (costellazione del Pesce Australe, posta appena sotto l'Acquario); a Raffaele il Sud, l'elemento Aria e la stella Regulus (costellazione del Leone); a Uriele l'Ovest, l'elemento Terra e la stella Antares (costellazione dello Scorpione). La tradizione esoterica riconosce invece sette Arcangeli, che in Antroposofia vengono definiti anche Spiriti del Tempo in quanto si alternano nel governo delle varie epoche storiche che scandiscono l'evoluzione dell'umanità. Queste epoche fanno riferimento al ciclo astronomico della precessione degli equinozi, che com'è noto fa in modo che il punto equinoziale di primavera(nell'emisfero nord) si sposti di 1 grado ogni 72 anni lungo l'eclittica completando il ciclo in circa 26.000 anni. 
Il punto vernale quindi attraversa con moto retrogrado per 2.160 anni ognuna delle 12 costellazioni zodiacali siderali, che dà la sua impronta a quell'epoca. Oggi ci troviamo nella fase finale dell'Era dei Pesci, in attesa di passare a quella dell'Acquario. Ogni Era zodiacale di 2.160 anni, secondo l'Antroposofia, viene governata alternativamente da uno dei 7 Arcangeli o Spiriti del Tempo per circa 300 anni. Naturalmente ognuno di questi sotto-periodi riceve l'impronta caratteristica del rispettivo Arcangelo governatore. I 7 Arcangeli della tradizione esoterica, oltre ai già citati Michele, Gabriele e Raffaele, comprendono anche Samaele, Anaele, Zacariele e Orifiele secondo la denominazione antroposofica. Agrippa di Nettesheim, nella sua Filosofia Occulta, li cita con i rispettivi nomi ebraici di Michael, Gabriel, Rafael, Kamael, Anael, Zadkiel e Zafkiel. 
Ad ognuno di essi viene associato uno dei sette astri visibili del sistema solare e una sefirah (emanazione divina) dell'Albero della Vita cabalistico, che ne comprende in totale 10. Le corrispondenze cabalistiche sono le seguenti: a Gabriel la sefirah Yesod (sfera della Luna), a Michael è attribuita Hod (Mercurio), a Haniel Netzach (Venere), a Rafael Tifereth (Sole), a Kamael Gevurah (Marte), a Zadkiel Chesed (Giove) e a Zafkiel Binah (Saturno). Qui troviamo una discrepanza con le attribuzioni antroposofiche per quanto riguarda Michael, che secondo Steiner governa la sfera del Sole anziché quella di Mercurio. A governare l'epoca storica attuale, sempre citando Steiner, è proprio l'Arcangelo Michele che ha assunto la guida dell'umanità a partire dal 1879 succedendo a Gabriele, e la terrà fino al 2233 trainandoci dall'Era dei Pesci a quella dell'Acquario. La precedente epoca governata da Gabriele è stata caratterizzata da impulsi che fanno capo a valori e tematiche dalla connotazione astrologica lunare, tendenti quindi a stimolare e incentivare i valori relativi ai legami di sangue, di razza, di nazionalità. In quell'epoca, finita come dicevamo nel 1879, gli impulsi nazionalistici e di sangue erano sani e positivi nell'ottica dell'evoluzione dell'umanità, erano necessari per favorire lo sviluppo di certe nostre componenti. Nell'epoca attuale, invece, sono gli impulsi micheliani ad essere sani e positivi, mentre quelli precedenti sono da considerarsi ormai anacronistici, retrogradi e quindi dannosi e involutivi, in quanto applicati al di fuori dell'epoca storica di Gabriele. 
Gli impulsi relativi alla reggenza attuale di Michele sono invece orientati verso lo sviluppo del pensiero e delle facoltà intellettive, ma anche verso il superamento delle barriere di tipo nazionalistico o razziale, dovuto cioè ai legami di sangue e alle forze riproduttive. Mentre l'impulso di Gabriele differenziava e caratterizzava in modo ben definito popoli e culture stimolando il sentimento di appartenenza razziale o nazionale, quello micheliano tende invece a rompere le barriere e a unire e fondere tra loro razze e culture in una prospettiva di universalità.I frutti della reggenza micheliana sono evidenziati dal notevolissimo sviluppo scientifico, frutto proprio del lavoro intellettivo, che si è verificato da un secolo a questa parte, ma anche dalla tendenza, non meno evidente, allo sviluppo di nuove idee e valori tendenti appunto a superare le divisioni di razza o nazionalità. Anche la ricerca nel campo della spiritualità oggi può dare migliori frutti se effettuata con metodo e mentalità scientifica, come proposto dall'Antroposofia di Steiner. La reggenza di Michele tenderà a far avvicinare scienza e spiritualità, come del resto sta già avvenendo anche se per ora in modo ancora timido e con notevoli resistenze. Grazie a queste informazioni possiamo quindi capire quali siano oggi gli impulsi evolutivi, sani e costruttivi in accordo con le forze spirituali che guidano la nostra evoluzione, e quali siano invece quelli anacronistici e retrogradi che la ostacolano. Ciò che è sano in una certa epoca storica può diventare dannoso in un'altra, e viceversa. 
Se una volta gli impulsi alla differenziazione razziale e nazionale aiutavano la nostra evoluzione, oggi la impediscono e non fanno più capo alle forze arcangeliche, ma a quelle demoniache (luciferine e ahrimaniche) che hanno appunto il compito di ostacolare con ogni mezzo possibile l'evoluzione umana. Questo spiega perchè oggi, nell'epoca di Michele, ogni volta che le distinzioni razziali o nazionali vengono incentivate in qualche modo, abbiamo come risultato lo scatenarsi di guerre catastrofiche. Questi impulsi ormai retrogradi, infatti, non fanno altro che attirare come una calamita le forze demoniache, che con grande facilità riescono poi ad instillare sentimenti di odio e violenza nelle grandi masse popolari inconsapevoli. Si può pertanto capire quali pesanti responsabilità karmiche si assumono certi leader politici che su idee simili cercano di fondare la propria carriera, e quali forze vadano a muovere nell'invisibile. Al contrario, agire in accordo agli impulsi micheliani in questa epoca crea armonia, risolve conflitti e contrasti e ci porta più speditamente verso lo sviluppo di nuove facoltà e qualità superiori. Gabriele Bertani
Luli.11