La vita

Jobs Act: l'antipasto...


Usa, i big del pollo negano la pausa pipì e i dipendentimettono il pannolone. La Ong Oxfam attacca gli allevatori americani: "I capirepartosotto pressione per garantire i flussi di produzione negano l'accessoai bagni ai lavoratori. Molti sono costretti ad indossare i pannoloni.Gravi rischi di infezioni, soprattutto per le donne". I capireparto negano la pausa pipì. E i dipendenti, esasperati,sono costretti a rimanere incollati alle linee di produzioneindossando il pannolone. Le accuse di Oxfam scatenanouna nuova bufera sull'industria del pollo negli Usa. La Onginternazionale ha passato ai raggi X negli ultimi tre annii principali impianti americani nel settore arrivandoa conclusioni impressionanti: "I supervisori non lascianoandare in bagno gli addetti perché devono tenere a velocitàalta e costante le macchine. E i dipendenti sono costretticosì ad arrangiarsi: urinano e defecano direttamente mentrelavorano, indossano pannoloni, riducono al minimo l'assunzionidi liquidi fino a livelli pericolosi". Non si tratta solo di una questione di dignità e di diritti umani di base, dice Oxfam.Di mezzo ci va pure la salute: "C'è il rischio serio di infezionialle vie urinarie e il problema è ancor più serio per le donne,specie quelle incinte o con mestruazioni", dice il rapporto.Le testimonianze raccolte dalla Ong parlano di "Kapò" nei repartidelle grandi aziende (sono citate Tyson Foods, Pilgrim's Pride,Perdue e Sanderson) che prendono in giro i lavoratori,minacciandoli di licenziamento e punizioni se insistonoper andare in bagno. Quelli che ottengono il permesso, poi,hanno diritto a un massimo di 10 minuti di tempo. "Siamo preoccupatiper queste accuse che non rappresentano i codici di condottadella nostra associazione"ha detto la "Confindustria" del pollo americana. Tyson Foods ha dettoche "non tollera il rifiuto ai suoi dipendenti di usare le toilette"mentre Pilgrim's Pride si è riservata di prendere duri provvedimenticon i responsabili se le accuse saranno provate.fonte: La Repubblica