La vita

Tratta di esseri umani.Una testimonianza.


"...sono partito alla ricerca di una vita migliore, spinto dalla speranza,del bisogno di offrire dignità e futuro ai miei figli.Sono partito e credevo che un viaggio fosse solo un viaggio...lungo,faticoso,costoso sì...ma pur sempre un viaggio!Invece ho capito cos'è l'inferno...Ho visto come un deserto puòingoiare 10, 100, 1000 vite in pochi giorni. Ho visto morire annegatii miei compagni, ho visto bimbi piccolissimi soffocare tra la calcache affollava un barcone sgangherato, guidato da un capitanoche non era un capitano  ma un disperato come me.Ho viaggiato con il terrore negli occhi, la fame, la sete, le violenzedi chi una volta sul barcone in mezzo al mediterraneo o sul pick upnel deserto non è più un uomo, ragazzo, donna o bambino...non è più considerato un essere umano. Ma una bestia...da trattare come una bestia! Non lo sapevo che cosa mi aspettava,non lo sa nessuno dei ragazzi come me che partono con lasperanza di un destino diverso. La vita non ha più valore,su quelle barche, insatbili e traballanti, attaccate da criminali in mezzoal mare, che picchiano e rubano. Ho imparato sulla mia pelleche noi migranti siamo merce da trasportare, merce da caricaresui barconi o camion, merce che paga un viaggio troppo spessoverso la morte!Siamo una vita che si perde e che non torna più. Siamo il piantodi una madre che ancora cerca i suoi figli, siamo un'esistenzache si spegne nell'ignoranza e nella povertà, nella disperazionee nella paura...Una vita come quella dei 70 bambini annegatinel mar Egeo. Siamo l'urlo degli schiavi, dei rifugiati e migranti,siamo un "prodotto" per una tratta che rendi ricchi criminali senzascrupoli, siamo il fastidio di governi che sanno che fare di noi...ma ci siamo, noi che siamo ancora vivi, noi che sappiamo di averrischiato la vita non una ma dieci cento volte. Noi, approdatisfiniti su una spiaggia che non ci ha accolto, ma avvolto in un filospinato, scacciato in un altro luogo dove eravamo indesiderati...siamo vivi e la nostra vita, la mia vita vale come la tua vita...come la vita di quei 3000 ragazzi he non hanno trovato una spondasu cui appoggiare i loro piedi e che sono morti, annegati, abbandonatinel deserto...cercavano solo di vivere, di vivere solo un po' meglio!Siamo in tanti noi, uomini e donne vittime della tratta, quasiun milione ogni anno...ma io non ho mai smesso di sperare,continuo a credere in una vita migliore. Non solo per me e perla mia famiglia ma per tutti i ragazzi che hanno ancora dirittoin un furuto più dignitoso, senza paura e povertà...Continuo a pregare e a sperare che il domani sia propizio a tuttiquei giovani che magari proprio adesso, in questo preciso istantestanno salendo su un barcone pronti ad attraversare il confineirregolarmente, via terra, per aria, o per mare, nascondendosiall'interno o al di sotto di camion, raggomitolati in bagagliaidi automobili, ammassati in container dove la mancanza di aria,cibo e acqua costerà la vita a centinaia di loro. Ma è tempodi parlare, di rompere silenzio e indifferenza, bisognadirglielo che migrare illegalmente...è un viaggio con la mortecon la paura, con la violenza!"(Mosi , migrante del Senegal )fonte: Associazione Missioni Don Bosco