La vita

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Usa, via libera a Neuralink di Musk ai test sugli impianti cerebrali nell’uomodi Paolo FoschiL’azienda californiana sogna di interfacciare il cervello umano con i computerNeuralink ha annunciato di aver ottenuto l’approvazione dalle autorità di regolamentazione statunitensi per testare i suoi impianti cerebrali nelle persone. La start-up di Elon Musk ha affermato che l’autorizzazione della Food and DrugAdministration (Fda) per il suo primo studio clinico sull’uomo è «un primo passo importante» per la sua tecnologia, che ha lo scopo di consentire ai cervelli di interfacciarsi direttamente con i computer. Il reclutamento dei volontari per i test non è ancora aperto«Questo passo - ha scritto l’azienda su Twitter - un giorno permetterà alla nostra tecnologia di aiutare molte persone». Neuralink ha aggiunto che «il reclutamento per gli studi clinici non è ancora aperto». Per il momento, i prototipi delle dimensioni di una moneta sono stati impiantati nel cranio di animali. Diverse scimmie sono ora in grado di «giocare» ai videogiochi o di «digitare» parole su uno schermo, semplicemente seguendo con gli occhi il movimento del cursore sullo schermo.  I dispositivi da impiantare nel cervelloNeuralink, in particolare, progetta dispositivi connessi da impiantare nel cervello per comunicare con i computer direttamente attraverso il pensiero. Dovranno essere utilizzati in prima battuta per aiutare le persone paralizzate o affette da malattie neurologiche. La start-up vuole quindi rendere questi impianti abbastanza sicuri e affidabili da poter essere interventi chirurgici elettivi. Le persone potrebbero quindi pagare qualche migliaio di dollari per dotare il proprio cervello della potenza del computer. Per Elon Musk questi chip devono consentire all’umanità di raggiungere una «simbiosi con l’Ai», nelle sue parole del 2020 pronunciate alla conferenza annuale dell’azienda. «Ora siamo fiduciosi che il dispositivo di Neuralink sia pronto per l’uomo, quindi la tempistica dipende dal processo di approvazione della Fda», aveva dichiarato alla fine di novembre su Twitter un mese dopo l’acquisto del social network. fonte :  Corriere della Sera