"In caso di pericolo, l'oloturia si divide in due:
dà un sé in pasto al mondo,
e con l'altro fugge.
Si scinde in un colpo in rovina e salvezza,
in ammenda e premio,
in ciò che è stato e ciò che sarà.
Nel mezzo del suo corpo si apre un abisso
con due sponde subito estranee.
Su una la morte, sull'altra la vita.
Qui la disperazione, là la fiducia.
Se esiste una bilancia, ha piatti immobili.
Se c'è giustizia, eccola.
Morire quanto necessario, senza eccedere.
Rinascere quanto occorre da ciò che si è salvato.
Già, anche noi sappiamo dividerci in due.
Ma solo in corpo e sussurro interrotto.
In corpo e poesia.
Da un lato la gola, il riso dall'altro,
un riso leggero, di già soffocato.
Qui il cuore pesante, là non omnis moriar,
tre piccole parole, soltanto, tre piume di un volo.
L'abisso non ci divide.
L'abisso ci circonda."
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Legenda:
Ogni volta che decidiamo di intraprendere
un nuovo percorso, di cambiare vita,
ci deve essere una scissione.
Una parte di noi deve morire per permettere
all'altra di vivere ed evolvere.
Ostinarci a rimanere attaccati alle
nostre vecchie abitudini,
può essere un rischio mortale.
Questo naturalmente non significa
negare noi stessi o la nostra storia.
"Non omnis moriar".
"Non morirò del tutto".
Se però desideriamo rinascere,
dobbiamo lasciare andare
ciò che ci appesantisce.
fonte: fb N.Marcucci
Inviato da: Fanny_Wilmot
il 25/09/2024 alle 17:11
Inviato da: amaitti
il 19/08/2024 alle 21:01
Inviato da: Fanny_Wilmot
il 10/08/2024 alle 18:45
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il 15/06/2024 alle 18:18
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il 14/06/2024 alle 18:29