Signor Presidente

Caso Englaro


Ascolto e non posso tacere: è un dovere parlare. Esprimersi è un dovere. Sempre.Perché si può essere utili. E perché altri possono spiegare a te qualcosa, sapendo ciò che pensi. Per questo parlare è un dovere: verso se stessi e verso gli altri.Englaro. Il caso Englaro.Berlusconi emana un decreto e blocca la morte della ragazza. Un dovere morale dice lui: una presa di posizione politica, sembra a me. Ad ogni modo concordo. Notate bene: sono a favore dell'eutanasia. MA QUELLA PROPOSTA NON E' EUTANASIA. E' tortura. Personalmente non sarei capace di smettere di nutrire una pianta; di negarle l'acqua se la vedessi rinsecchire. Come potrei accettare lo stesso per una persona? Non posso: è più forte di me. Perché non vorrei essere quella persona, cui si nega acqua e cibo.Signor Berlusconi: abbia il coraggio di farne due di decreti... uno che impedisca questo tipo di morte. L'altro che ne consenta una pietosa... l'eutanasia.Caso diverso, ben diverso, è l'eutanasia. Consapevole. Ed indolore. La scelta di morte è un diritto come lo è quello alla vita, anzi... più forte. La vita può esserti negata. La morte no... solo rimandata. Solo che quando una persona la chiede... è tortura tenerla in vita. Mah... su questo tema aspetto di veder soffrire Benedetto XVI: spero che abbia la gioia di soffrire quelle sofferenze che agli altri non vuole negare... sarò cattivo, ma è così.Ma nel caso Englaro, mi perdonino i familiari, non capisco proprio perché ne vogliano la morte. Se lei è morta già, allora perché far morire di sete la pianta? O forse, più semplicemente, sentono anche loro che è viva...Dio che mistero è la vita!