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Perdonare


 DONARE PER NON PERDEREETIMOLOGIAVEDICO (antico Sanscrito, la matrice di tutte le lingue indo-europee)= KŞAMÁ da KŞAM (Terra).[Notare il fascino primordiale di questo accostamento: la Terra è l'elemento paziente e perdonante per eccellenza, e porta il peso di tutte le creature].SANSCRITO= BHINÁDMI, ANUJÑA (permettere: vedi il latino VENIA).EBRAICO= NAŠÂ, ŠĀKAH, SALACH (Alleanza), BARÀ (Creazione, nuova creazione), KAPPARA (Coprire).GRECO= ESPIRANDO (Lasciar andare)[Notare come l’etimologia greca rimandi al processo di espirazione e di lasciare andare, che ben raffigura l'inevitabilità di un ciclo naturale essenziale alla vita. Il perdono è essenziale come la fase dell’espirare. Figurativamente quindi si può dire che non si può trattenere il respiro per sempre, prima o poi si deve perdonare, per vivere pienamente].GRECO BIBLICO= APHIEMI (mettere in libertà una persona o una cosa, sciogliere, abbandonare, condonare, rinunciare), HILASKOMAI (espiare, conciliare se stessi).LATINO= OBLIVIO, VENIA, REMISSIO, PARCITAS (Pietà), CLEMENTIA (Dea del perdono e della misericordia), INDULGITAS (Arcaico).LATINO MEDIEVALE= perdonare, composto di per rafforzativo e dona¯re ‘donare’.[Notare come l’etimologia latina derivi dalla parola donare, quindi dono].ITALIANOSecondo il Dizionario Garzanti:= Deriv. di perdonareDefinizione: il perdonare, l’essere perdonato.Il perdono quindi va in due direzioni. Attiva, perdonare, è un’azione da fare. Passiva, essere perdonato, è un dono da ricevere.Nel seguito affronteremo entrambi i significati con i rispettivi riflessi pratici ed emotivi che ne conseguono.Il perdono deriva da perdonare e questo non ci dice ancora molto se non che riguarda un’azione, ovvero fare qualcosa. La domanda da farsi è allora: “Che cosa è perdonare?”.DEFINIZIONIDefinizione del Garzanti:= Non punire qualcuno per un danno o un’offesa che ci ha arrecato, rinunciando alla vendetta e vincendo il risentimento. Perdonare.Definizione del Devoto Oli:= Il perdono è un atto di umanità e generosità che induce all’annullamento di qualsiasi desiderio di vendetta, di rivalsa, di punizione. Per estensione ha il valore d’indulgenza verso le debolezze o le difficoltà altrui, oppure di benevolenza.Definizione dell’Oxford English Dictionary:= Il perdono è concedere indulgenza incondizionata e rinunciare a ogni pretesa di risarcimento per un’offesa o un debito.Un’altra definizione dall’inglese:= Il perdono definisce il processo di porre termine a risentimento, indignazione o collera per un’offesa, un maltrattamento o uno sgarbo ricevuti, e di rinunciare a punizioni o risarcimenti.Il professor Pietro Pietrini, della Facoltà di Medicina dell’ Università di Pisa, esperto di neurobiologia delle emozioni offre questa definizione: “Perdonare è quell’atto cognitivo che si verifica quando una persona, che è stata offesa e ferita da un’altra persona e ne ha riportato un senso di risentimento, o impulsi vendicativi, decide di scusare chi l’ha offesa”.Dalla forma rafforzativa del latino medievale “per – donare”, discende che chi perdona offre qualcosa in più, che va oltre il dono, e che va oltre il comune senso della giustizia, collocandosi in una dimensione superiore, capace di rigenerare un rapporto in modo nuovo e più autentico.Il significato etimologico di perdono attesta pertanto un atteggiamento di generosità e di gratuità in quanto chi sceglie il perdono supera ogni desiderio di vendetta e risentimento per mettersi in una relazione nuova con chi lo ha offeso.Infine, una felicissima sintesi in cinque parole del giornalista Leonardo Coen, che abbiamo adottato come sottotitolo della nostra ricerca: = Perdono, donare per non perdere. Un affascinante gioco di parole.