IL DUBBIO

Un SI per cambiare l'Italia


Non c'è bisogno che lo ripeta, il mio sostegno al Si al referendum costituzionale è noto. Ma volevo solo cercare di spiegare meglio qualche punto della riforma che qualcuno di quelli del no, vuoi per ignoranza o malafede, stanno cercando di capovolgere. Infatti la prima cosa che dicono è che la riforma è stata scritta da gente incompetente e in maniera frettolosa mentre nella Costituzione del 47 c'erano personaggi illustri e quindi è intoccabile. Beh io rispondo solo che questa è una visione piuttosto museale, la costituzione non è la Bibbia e gli stessi padri costituenti ne avevano sollecitato una modifica per stare al passo con i tempi. Inoltre questa riforma è stata scritta nelle università, da giuristi e costituzionalisti, è passata nelle commissioni, nelle votazioni parlamentari, ha subito modifiche con migliaia di emendamenti in due anni e senza mai avere alcun voto di fiducia. Ma passiamo a quello che secondo me è il punto fondamentale della riforma, cioè il superamento del bicameralismo perfetto. Il vecchio articolo 70 recita che le due camere svolgono le stesse funzioni, mentre sul nuovo viene obbligatoriamente specificato le funzioni delle due camere. Ma quello che è fondamentale è che il nuovo senato non darà più la fiducia al governo e svolgerà altre cose, tra cui quello di rappresentare le autonomie locali. Poi c'è una grande confusione tra riforme costituzionali e legge elettorale, ci si dimentica che è dal 2001 che non si eleggono più deputati e senatori in quanto con il Porcellum ci sono le liste bloccate mentre ora la bozza di nuova legge elettorale prevederà la scelta dei consiglieri e sindaci che andranno al nuovo senato, come succede in Francia e in Germania mentre in Inghilterra la camera dei lord viene scelta pensate un po' dalla regina. Insomma, noi siamo l'unico paese con due camere che fanno le stesse cose, e se questo poteva essere giusto 70 anni fa dopo il ventennio per paura di un'altra dittatura ora francamente non ha più senso. Riguardo al taglio dei costi della politica sorvolo in quanto ne ho già parlato e non ritengo che sia l'argomento più importante. Solo due parole sulla modifica dei rapporti tra Stato e regioni. Faccio solo l'esempio della sanità, visto che attualmente abbiamo 20 sistemi sanitari differenti con delle eccellenze certo, ma anche molte realtà non buone soprattutto al Sud. Ebbene credo che sia una cosa buona cercare di uniformare il tutto con le direttive sanitarie che tornano alle competenze statali. Insomma per me è un SI convinto per quel poco che mi resta. Forse sarà perché sono immobile ma non mi piace l'immobilismo e la conservazione. Non mi piace chi dice no a prescindere come molti degli analfabeti costituzionali dei cinque stelle, i cani di Pavlov berlusconiani ( leggere su internet), i fascio leghisti e soprattutto i simboli del l'invidia Bersani e D'Alema. Come vedete non ho parlato di Renzi perché seppur ritengo che abbia fatto un buon lavoro non è un giudizio sul suo operato. Infine volevo parlare di Don Francesco, deceduto qualche mese fa, nostro padre spirituale ma soprattutto nostro grande amico, grande saggio e di cui sentiamo tutti la mancanza. Era un sostenitore delle riforme e non credo che gli farebbe piacere il pensiero di D'Alema secondo cui gli anziani votano Si perché non capiscono la riforma. 
:-D Quindi caro Don Francesco mandiamogli una grassa risata 
:-D Io voterò con la mia testa e con il cuore, anche se, per dirla con Gramsci, c'è l'ottimismo della volontà ma anche il pessimismo della ragione. Infatti essendoci in Italia quattro poli politici forti, se tre si coalizzano è difficile vincere. Ma spero nella volontà di cambiamento degli italiani sempre a lamentarsi di tutto, ora c'è l'occasione per cambiare veramente 
:-) Yes we Can change