IL DUBBIO

LE PROTESTE CHE BLOCCANO L'ITALIA SONO DEMOCRAZIA? Riflessione sul senso dello stato degli italiani


La cronaca di questi ultimi anni riporta innumerevoli proteste organizzate da comitati locali contro opere pubbliche di interesse nazionale che hanno tutte lo stesso identico scopo: Potete costruire dappertutto ma NON NEL MIO GIARDINO. Gli esempi sono numerosi: dalla Campania contro l’apertura delle discariche per far fronte all’emergenza infinita dei rifiuti (con l’aggravante che ci sono decreti governativi attuativi e le città stanno affondando con “3 metri sotto ‘na munnezza”), contro i termovalorizzatori, contro i rigassificatori a Brindisi, la mobilitazione contro la TAV e quella di Vicenza contro l’ampliamento della base americana. Tutte queste rivolte spesso sono capeggiate dalle locali autorità e da un capo all’altro della Penisola il gioco a bloccare opere decise per ragioni di interesse generale è praticato con entusiasmo che è pari all’arroganza e alla certezza dell’impunità. In tutti coloro che si impegnano in queste azioni, e nei pubblici amministratori che li guidano, c’è una perversa combinazione di mancanza di un sentimento anche minimo di appartenenza nazionale (senso dello Stato) e di idee sballate sul significato della parola DEMOCRAZIA. Quando li si ascolta si sente un disinteresse sovrano per le esigenze della comunità nazionale, la certezza che loro hanno dei diritti assoluti ma che non ci siano corrispondenti doveri da onorare. La discarica, la TAV, ecc. servono alla comunità? Ecchisenefrega! A ciò si aggiunge una idea fantasiosa di cosa sia la democrazia. Loro dicono infatti che si battono per la democrazia perché, secondo loro, nessuna opera di pubblica utilità può essere costruita senza il consenso della popolazione locale interessata. Tale risposta sarebbe perfetta se il paese, la città o la vallata fossero libere e indipendenti repubbliche democratiche. Ma siccome non lo sono non c’è nulla di democratico e molto eversivo, invece, in quelle rivolte. Con l’aggravante che queste vengono fomentate sia da autorità locali che anche da ministri del governo (vedi Pecoraro Scanio).Il mio pensiero è questo: RIGHT OR WRONG, THIS IS MY COUNTRY!Inoltre il governo ha il DOVERE di intervenire: se c’è un decreto che stabilisce la riapertura delle discariche per togliere l’immondizia dale strade di Napoli e della Campania questo DEVE essere attuato anche con i CARRI ARMATI.Grazie a tutti quelli che vorranno esprimere una riflessione …Un salutoVito