IL DUBBIO

Democrazia, Partito Democratico e Opposizione all'italiana


Riporto qui di seguito la mail che ho inviato la settimana scorsa al prof. Piero Ostellino editorialista e politologo del Corriere della Sera, in cui facevo riferimento al suo articolo del 26 luglio (che riporto sul link sottostante) relativamente al veto a Pannella come candidato per il partito democratico:http://www.corriere.it/Primo_Piano/Editoriali/2007/07_Luglio/26/ostellino.shtml Gentilissimo Prof. Ostellino, seguo sempre con molto interesse le sue analisi politiche e di costume sul Corriere della Sera e mi ha colpito molto il suo articolo di ieri 26 Luglio intitolato "L'esclusione democratica".Debbo dire che mi trova in grandissima parte d'accordo pur essendo io un elettore dei DS prima e adesso credo del futuro partito democratico. Come lei dice il grande problema del nascente partito è proprio la DEMOCRAZIA e cioè la possibilità di partecipazione alla costruzione ed alla leadership del nuovo partito. Credo anche io che dovrebbero proprio essere gli ELETTORI in quanto tali ed essenziali per tutte le organizzazioni politiche a decidere la leadership di un partito. Come lei dice probabilmente non c'è cultura liberale nei 2 partiti che si scioglieranno ma, nel caso di Pannella, credo che per candidarsi dovrebbe dimettersi dalla carica che occupa nel partito Radicale altrimenti verrebbe visto come una figura di disturbo che contribuirebbe a creare estrema confusione nei cittadini. Il problema delle liste bloccate che vengono decise dalle eminenze grigie dei partiti è sentito dalla maggioranza dei cittadini come un abuso e credo che dovremmo fare molta strada per arrivare al grado di democrazia degli Stati Uniti.Sono anche convinto che esprimere un candidato come Veltroni, con tutto il rispetto, sia proprio quanto di peggio (oppure quanto di meglio dipende dai punti di vista) possa fare un partito: e cioè un leader che incredibilmente è riuscito nel suo discorso e nella sua storia politica ad andare d'accordo con tutti e stare dalla parte di tutti, Confindustria, Sindacato, Classe Operaia, Classe Dirigente e così via ... Sono dell'idea infatti che un leader debba schierarsi e mettere la sua faccia anche a costo di essere impopolare.Detto ciò, caro professore, vengo al dunque. Infatti se almeno nel campo del centro-sinistra c'è discussione, fermento, partecipazione alla leader-ship, dall'altra parte (centro-destra) vedo una grande desolazione e sconforto e mi meraviglio molto che lei non ne abbia mai parlato (a meno che non me sia mai accorto). Non ci sono primarie, discussioni, congressi e cioè tutto quello che dovrebbe fare un partito di opposizione dopo essere stata sconfitto alle elezioni. Tutto ruota intorno a Berlusconi che cavalca il pericoloso destriero dell'anti-politica per disarcionare il fragile governo. Berlusconi avrebbe designato come suo erede la Michela "CosciaLunga" Brambilla che sembra un sua fotocopia in peggio come cultura politica.Ecco Professore, perché lei che è sempre molto attento e critico, e dico quasi sempre giustamente verso il centro-sinistra, non si è mai accorto di quanto sia ridotto male il centro-destra con il suo rapporto verso la Società civile? Guadagnerà senz'altro consensi immediati ma a lungo termine la mancanza di democrazia e discussione al suo interno provocherà sicuramente un progressivo degrado.Le invio un saluto, un ringraziamento sia per la sua cortese attenzione che per la sua eventuale risposta.VitoRisponde il prof. Ostellino:Amico mio, se Atene piange, Sparta non ride: ha ragione lei. Sulla destra monopolizzata da Berlusconi ho già scritto più volte in modo critico e ne scriverò ancora ne sia certo. OstellinoCi sono stati dei cambiamenti in data odierna rispetto alle considerazioni che avevo fatto la scorsa settimana? Praticamente nulla. E cioè è stato posto il veto sia alla candidatura di Marco Pannella che a quella di Antonio di Pietro con la motivazione che avrebbero dovuto sciogliere i loro partiti, mentre per il centro-destra Gianfranco Fini ha posto dei seri interrogativi sulla leadership che però non sono stati raccolti da Berlusconi.Purtroppo ritengo che la nostra democrazia sia ancora troppo bloccata da schemi arcaici e che non si evolverà di certo con referendum abrogazionisti (vedi legge elettorale) fino a che non si cambierà la mentalità della nostra classe politica e dirigente.
Un saluto a tuttiVito