IL DUBBIO

DIRITTO DI VOTO AI 16ENNI: E' democrazia?


Dedico questo mio post ad un argomento che è passato un po’ in secondo piano negli ultimi mesi. E cioè della proposta di Walter Veltroni, insieme ad altri esponenti del partito democratico, di estendere il diritto di voto, seppure limitato alle consultazioni amministrative, ai SEDICENNI. Anche alle primarie del partito suddetto è stata permessa la loro partecipazione, sinceramente non ho i dati di affluenza, ma non credo sia stata numerosa.Prendendo la proposta senza ragionarci un po’ su sembrerebbe una idea assolutamente democratica. Cosa ci può essere infatti di più democratico di voler estendere il diritto di voto? Non è stata infatti la continua estensione del suffragio, ora diventato universale, a permettere lo sviluppo della democrazia dall’Ottocento a oggi? Però se ci ragioniamo un po’ su ci accorgiamo che l’apparenza inganna. Tutte le estensioni del suffragio, sia italiane che europee (tra cui anche quella ai 18enni) non mettevano mai in discussione la serietà del voto. In pratica era scontato che i nuovi titolari di questo diritto fossero delle persone mature in grado di scegliere con cognizione di causa.Chiaramente ciò non è e non era sempre vero in quanto esistono anche persone anziane del tutto immature ed anche cittadini che votano in un modo o nell’altro per svariate e stravaganti ragioni. Però tutto dovrebbe partire dal presupposto che il titolare del diritto di voto abbia la capacità e la maturità necessaria per esercitarlo.Pensiamo adesso ad un sedicenne e chiediamoci in coscienza se è possibile estendere anche a lui quella presunzione di maturità (tra parentesi ho 2 figli, 12 e 16 anni). Un sedicenne, salvo rare eccezioni, è poco più di un bambino, sa quasi nulla del mondo che lo circonda e, consentitemi, il fatto che vada in internet magari dalla mattina alla sera potrebbe servire ad imbottirlo di pseudo-informazioni, ma mai del vero sapere. Quindi è suggestionabile e manipolabile da chiunque. Sarà colpa anche della scuola odierna che non riesce ad insegnare come si deve l’Educazione Civica? Non credo, anche quando frequentavo la scuola superiore (Istituto Industriale), fine anni 70, c’era una piccolissima minoranza che si occupava di politica ed erano gli estremisti di sinistra (Lotta Continua) e quelli di destra (Fronte della Gioventù). Per il resto eravamo completamente avulsi da tutto quello che era il sistema parlamentare, governo, autorità giudiziaria. Sindacati, classe operaia, lotta del proletariato ecc. erano dei termini che risuonavano ma in realtà c’era pochissima conoscenza del loro significato.Oggi la situazione è ancora peggiore credo in quanto l’Italia ha una società che invecchia sempre di più e non capisce che l’adolescenza si è di molto dilatata rispetto a quegli anni: quindi far votare gli adolescenti, anche solo per le amministrative, non rende secondo me un buon contributo alla democrazia.
Concludo con una battuta che ho sentito alla radio, quando hanno intervistato degli studenti 16enni per chiedere loro se sapessero qualcosa della nascita del Partito Democratico. Alla domanda della giornalista se conoscevano Fassino, la risposta di uno è stata questa: “Fassino? Boh, manco so il nome dei miei professori a scuola …”.Un saluto a tuttiVito