IL DUBBIO

La nostra cara famiglia REALE: così poco reale, ma così MOLTO ITALIANA!


L’altra sera, vedendo Ballarò, alla fine della trasmissione, basata più che altro sulla nascita del nuovo Partito del Popolo delle Libertà, ho visto il servizio sull’ex famiglia reale, con tanto di intervista ad Emanuele Filiberto di Savoia, la quale, udite udite, ha dato mandato ai suoi avvocati per chiedere il risarcimento dei danni causati dai 56 anni di esilio e la restituzione dei beni di famiglia.All’inizio il principino cercava di minimizzare: “Ma no, sono cose banali: questioni di principio di cui si occuperanno i nostri avvocati, ecc.”Poi alla fine ha parlato di cifre. Ebbene la richiesta è di ben 260 milioni di euro, più gli interessi, più la restituzione nientepopodimenoche del Quirinale, Villa Ada, Villa Margherita e i gioielli di famiglia. Poi hanno intervistato un funzionario della presidenza del Consiglio, dal nome che rispecchia molto la vicenda, Malinconico, il quale a nome del governo non ha escluso di denunciare i Savoia per le gravi responsabilità avute nella storia italiana.La prima cosa che potrebbe venire in mente in merito ai due reali in questione è la totale mancanza di Onore e Buonsenso i quali, essendo dei valori intangibili, spesso latitano in certi personaggi. Ben altro infatti sono i valori venali i quali vanno sempre a cozzare con l’Amor di Patria: quella Patria che loro dicevano, quando erano in esilio, di amare a tal punto di fare qualunque cosa per rientrarvi. Ed infatti nel 2002 è stata approvata la cancellazione della norma transitoria che impediva il rientro in Italia degli eredi al trono. Chi non ricorda quelle immagini entrate nella storia di Umberto II che salutava e partiva per l’esilio dopo il risultato del referendum sulla form
a di stato nel 1946.Certo, Umberto II era un esempio di onore e stile; i quali purtroppo non sono stati ereditati ai suoi rispettivi figlio e nipote. Nel 27 luglio del 1943, era l’unico che aveva compreso che andava dichiarato l’armistizio subito ed unilateralmente per risparmiare agli italiani 20 mesi di guerra civile e stragi, ma non fu ascoltato.Quindi, riepilogando, i nostri due presunti tartassati chiedono il risarcimento dei  danni morali subiti dal lungo esilio. Mi ricordo che in quel periodo, quando venivano intervistati, oltre alle loro richieste di rientro, le quali erano sempre accompagnate da dichiarazioni solenni di amore verso la Patria ed il suolo natio, era abbastanza implicito che la loro richiesta doveva essere condizionata alla rinuncia totale di tutte le loro eventuali rivendicazioni. Il diritto di cittadinanza era un modo anche per azzerare i conti con il passato (ascesa del fascismo, leggi razziali, entrata in guerra dell’Italia ecc.).Ora invece dicono che gli abbiamo fatto perdere anche la cadenza italiana a favore di quella svizzera. La verità è che sono fin troppo italiani: lo sono per furbizia e per spregiudicatezza.A questo punto mi troverei d’accordo perfino con il senatore Calderoli della Lega Nord il quale, nel suo “forbito” linguaggio, ha proposto di rispedirli all’estero, per sempre ed a calci nel sedere ….Un saluto a tutti.Vito