IL DUBBIO

GUARDARE INDIETRO E AVANTI ...


Ho letto questa riflessione di Mons. Ravasi (ministro della Cultura del Vaticano) che riporto integralmente qui di seguito:"La vita può essere capita solo guardandosi indietro ma deve essere vissuta guardando avanti"Sono, dunque, due gli sguardi che il filosofo danese Soeren Kierkegaard (1813-1855) ci propone di effettuare per dar senso alla nostra vita. Il primo è retrospettivo, è un esame del passato, un vaglio di ciò che ormai è immutabile ed è alle nostre spalle. Se siamo capaci e desiderosi (spesso non si vuole guardare più, neppure per un istante, a ciò che abbiamo fatto o pensato) di giudicare ciò che siamo stati, diventiamo pronti a correggerci, a emendarci, persino a convertirci radicalmente. Pensiamo alle Confessioni di S. Agostino, uno sguardo fermo e acuto sul passato per trasfigurare il futuro. Anche se si è ridotta ormai solo a una battuta, c'è un'anima di verità nel celebre motto latino “Historia Magistra Vitae”. Ma non basta sostare su ciò che è ormai trascorso e concluso; alcuni si lasciano prendere dalla nostalgia (parola greca che letteralmente significa “malattia del ritorno”) e diventano inerti, malinconici o scoraggiati. La “ricerca del tempo perduto” non è solo il titolo della famosa opera di Proust, è anche un atteggiamento dello spirito che la Bibbia rappresenta nella moglie di Lot che guarda indietro e s'attarda bloccandosi. Bisogna avere il coraggio di andare avanti, di progredire, di passar oltre verso nuovi traguardi, ritrovando il gusto della ricerca, dell'attesa, della novità. «La cosa importante non è tanto dove stiamo - diceva lo scrittore americano Oliver W. Holmes (1809-1894) - quanto in che direzione stiamo andando». Mi permetto anche di aggiungere che sarebbe molto importante anche il presente, con la sua cruda realtà ed i suoi problemi quotidiani da gestire e da risolvere, ma spesso, devo ammettere ci si lascia trasportare, come dice Ravasi, sia dalla malinconia (o nostalgia) del passato che dalle speranze (o paure) del futuro. Ritengo comunque che sia utile ed interessante guardare al passato e, soprattutto, alla Storia dell’umanità: ci fa capire come e perché siamo diventati quello che siamo. Le nostra civiltà, la nostra cultura e, perché no, anche le nostre radici cristiane, dipendono dai tanti personaggi che hanno contribuito a costruirle.Quindi capire il passato e la storia, realizzare e costruire la realtà in cui viviamo e progettare un futuro migliore per noi ed i nostri figli. Tutto qui, mi piaceva come spunto di riflessione. Capisco che è solo teoria, ma, attualizzando il discorso, se anche la nostra classe politica e dirigente riuscisse a capire dagli errori passati i rimedi per il nostro Paese forse non ci troveremmo nelle condizioni attuali …Un saluto ed un buon fine settimana a tutti.Vito