IL DUBBIO

DEDICATO A TUTTE LE MAMME ...


Ave Maria, adesso che sei donna, / ave alle donne come te, Maria, / femmine un giorno per un nuovo amore / povero o ricco, umile o Messia. / Femmine un giorno e poi madri per sempre / nella stagione che stagioni non sente.  Per la prossima domenica della festa della mamma ho pensato di inserire questi versi di una canzone. Ed ho voluto farlo in maniera molto libera e poco impegnativa, proprio per coinvolgere anche quelle persone che leggono queste righe, pur essendo poco o per nulla religiose, ma attente all'orizzonte dello spirito. Sì, perché a celebrare la Madonna a suo modo è un cantante originale e intenso come il genovese Fabrizio De André (1940-1999). In Maria egli vede l'emblema di tutte le donne, della loro femminilità, della loro capacità assoluta di amare. Un'esperienza che egli sente legata a un istante perfetto: essa può ripetersi ma ha una sua totalità quando è autentica e pura, prescindendo da tutte le caratteristiche dell'uomo amato. Infatti, chi ama davvero non calcola, non esige, non manipola ma accoglie l'altro sia «umile o Messia». Nella Madonna De André vede, però, anche tutte le madri, e mamma lo si è per sempre perché è un'impronta indelebile del corpo e dell'anima. Maria diventa, infatti, come ha voluto Cristo sulla croce, la madre di tutti e per sempre, proprio perché era stata madre di Dio eterno e infinito. 
Quindi, care amiche, donne e mamme (soprattutto alla mia dolce metà), auguro a tutte voi una felice FESTA DELLA MAMMA!Vito