IL DUBBIO

Il Padre Nostro e le vittime della demenza ...


Ho ricevuto da un mio amico sacerdote (Don Gabriele) e volentieri pubblico, un Padre Nostro molto particolare, parafrasato in modo “missionario”:-         Non dire “Padre”, se ogni giorno non ti comporti come suo figlio.-         Non dire “nostro”, se vivi isolato nel tuo egoismo.-         Non dire “che sei nei cieli”, se pensi solo alle cose della terra.-         Non dire “sia santificato il tuo nome”, se non lo onori e lo bestemmi.-         Non dire “venga il tuo Regno”, se lo confondi con il successo materiale.-         Non dire “sia fatta la tua volontà”, se non la accetti quando è dolorosa. -         Non dire “dacci oggi il nostro pane quotidiano”, se non ti curi di coloro che hanno fame.-         Non dire “rimetti a noi le nostre colpe”, se porti rancore contro tuo fratello.-         Non dire “non ci indurre in tentazione”, se hai ancora intenzione di continuare a peccare.-         Non dire “liberaci dal male”, se non prendi posizione contro il male.-        Non dire “Amen”, se non hai preso sul serio le parole di questa preghiera.Ora don Gabriele è partito per la missione e questa preghiera la volevo dedicare non solo a tutti quei sacerdoti che con fede, sacrificio ed abnegazione affrontano questo servizio della Chiesa, ma soprattutto a don Canio. Sapete chi è? E’ quel sacerdote che si è preso le coltellate da uno squilibrato, il quale tra le altre confusionarie motivazioni ha addotto pure quella di aver visto la sera prima il film “Il Codice da Vinci”, tratto dall’arcinoto romanzo di Dan Brown. Lo squilibrato in questione, Marco, è un povero ragazzo che, come tanti, ha i suoi fantasmi in testa. Dopo la visione di quel film che, come sapete tutti, mostra il lato sinistro, completamente falso, violento e distorto, della Chiesa cattolica, si è convinto di avere una missione da compiere, scatenando la sua insana follia (era convinto di essere l’anticristo …).Ora don Canio ha 200 punti di sutura ed il rischio di morire. Ebbene, ora andate a dirgli che comunque sia, se anche non trasmettevano quel film lui le coltellate tanto se le beccava lo stesso. Andate a dirgli che in nome della libertà di espressione bisogna far vedere le falsità più velenose, anche se c’è il rischio che qualche mente malata possa crederci ed attivare chissà quali meccanismi perversi.
Non ho letto il libro, ma il film è proprio di una bruttura spaventosa, senza senso e senza alcuna valenza né storica e né di attualità.E’ solamente una robaccia volgarmente anticristiana dove i preti sono dipinti come feccia umana, complottisti ed i peggiori nemici della verità (oltre alla faccenda della Maddalena incinta e moglie di Gesù …). E’ veramente da dementi sostenere queste tesi come fa Dan Brown, prendendo qua e là dai Vangeli apocrifi e da chissà quali fonti.Ma quindi un film può far male? Certo, ma solo se è un servizio alla demenza ed a don Canio ha fatto molto male …Un saluto e buon fine settimana a tutti.Vito " PREMIO IMPRONTA" 
ASSEGNATOMI DA lucia.l64