IL DUBBIO

ECONOMIA, ETICA, AVIDITA' ....


Carlo Marx, nella seconda metà del 19° secolo, profetizzò il crollo del capitalismo. Tutto ciò non è avvenuto, ma fino ad ora è stato sempre affermato che le crisi che danno le mazzate al capitalismo avvengono nel corso di ogni grande recessione.Così è stato dopo la grande depressione del ’29 culminata con il crollo di Wall Street e domata da Roosvelt con potenti iniezioni di liquidità statale e così potrà essere dopo il piano proposto dall’amministrazione Bush da 700 miliardi di dollari per salvare le banche colpite dalla crisi dei mutui.Tale piano, dopo lunghe vicissitudini e modifiche, è stato approvato dal Congresso (tra parentesi: mi ha fatto un certo senso vedere la Camera e Senato USA con quei pochi deputati e senatori in confronto al Parlamento Italiano … ma lasciamo perdere). Ma pensiamoci un attimo: 700 miliardi di dollari equivalgono grosso modo a 500 miliardi di euro. Sono praticamente 20 nostre finanziarie tutte in un colpo per cercare di risollevare l’economia. Sono cifre stratosferiche, le quali, se messe in campo da un esecutivo repubblicano, quindi tipicamente di destra, quindi liberista dal punto di vista economico, danno proprio l’idea di un mondo alla rovescia.Al diavolo tutte le ideologie di stampo mercatistico. Ora c’è il pragmatismo economico: “Misure senza precedenti per affrontare una crisi senza precedenti”.E’ la rivincita di Keynes, famoso economista del 20° secolo, il quale, nelle sue teorie, auspicava un robusto intervento statale nell’economia di un paese. Già Keynes … è molto singolare che un fautore della spesa pubblica venga preso come esempio anche da certi pseudo-liberisti nostrani (vedi Tremonti). Mercato quando serve e stato se necessario, così dice il Giulio nazionale. Così è stato fatto per il salvataggio di Alitalia, dove si sono semplicemente socializzate le perdite (bad company) e privatizzati gli introiti (cordata CAI).Il capitalismo non è finito: non esiste una seria alternativa e chi ci ha provato ha fatto poi una bruttissima fine (vedi comunismo).Ho letto che un altro economista, Schumpeter, sosteneva che il capitalismo ha un brutto carattere: crea e distrugge. Quando gli uomini esagerano e cercano scorciatoie per arrivare al cielo, il dio mercato li riporta con i piedi per terra ….Ma quali sono le origini di questa crisi? Certo dare la colpa al povere George “Dabliu” è come sparare alla croce rossa, ma quando entrò alla Casa Bianca (nel 2000) pare che promise: “Entro il 2010 la maggioranza degli americani possiederà una casa!”. Cosa generò questa promessa? Una corsa al mutuo selvaggio di cui oggi riscontriamo gli effetti. Infatti Bush cercava di ripetere la mossa politica tentata in Gran Bretagna dalla “lady di ferro” Margaret Thatcher, secondo cui “quando saranno diventati proprietari la smetteranno di votare per i laburisti”. Invece in America questo ha scatenato le banche nel concedere mutui a chiunque e rifinanziare oltre il 100% del valore, contando anche sull’aumento degli immobili. Risultato? Milioni di famiglie insolventi sul lastrico e banche fallite. Non sono un esperto in economia, ma una delle mie convinzioni pilastro era quella che le banche non potessero mai fallire …Un’altra mia convinzione era quella che, al contrario dell’Italia, un presidente inadeguato non bastasse ad affondare un sistema liberale, elastico ed ottimista come quello americano …Ogni volta che Tremonti parla (a parte il notevole grado di spaccamento dei cosiddetti …) ci dice che il pericolo viene dalla Cina e dalla sua mancanza di regole. Adesso invece il disastro e l’instabilità sono arrivati dalla parte opposta. Tra parentesi sarebbe meglio cominciare a toccare veramente le parti basse visto che ha detto che il sistema bancario italiano è sicuro ed anche i risparmiatori italiani sono al sicuro ….Sono comunque convinto che anche questi disastri possano servire ad imparare qualche cosa. Ho letto da qualche parte infatti che, normalmente, il capitalismo non è cinico, ma ETICO e si basa su alcuni imperativi morali. Lo sapevano i mercanti medievali quando sancivano la santità ed il rispetto dei contratti. Un uomo che non rispetta i patti è finito, perde la faccia, non ha credibilità e non ha onore. Ed il mercato lo punisce. Non è un caso, infatti, che Adam Smith, padre della scienza economica, insegnasse filosofia morale a Glasgow. Si dice che l’etica del capitalismo è spietata. Punisce gli errori e si basa sul principio che chi sbaglia paga. Il capitalismo diventa cattivo quando i suoi attori lasciano l’etica negli scantinati. Il capitalista deve ricercare il profitto, ma si muove su un crinale insidioso. Se esagera, cade. Se fa male i conti, cade. Se bluffa, senza carte, cade. Se imbroglia, prima o poi, cade.E’ certamente tutto molto bello e significativo. C’è chiaramente un piccolo problema riguardo al fatto che da questi comportamenti ci rimettono poi anche i comuni cittadini, vedi le milioni di famiglie americane oppure le migliaia di risparmiatori italiani dei bond Parmalat … Ed in questi casi non ci sono le piogge di dollari dei governi a salvarli.Mi ha fatto una certa impressione vedere tutti questi broker finanzieri della Banca Lehman Brothers fallita, senza lavoro, in coda con gli scatoloni pieni dei loro effetti personali … Qualcuno di loro forse ripenserà a come si è comportato nello svolgimento del proprio lavoro. La smania di vendere tutto e ad ogni costo, come ha detto uno di loro:“Forse era giusto che finisse così, per ricordare a Wall Street che la furbizia non vince sempre, che non si può pretendere di vendere qualunque cosa solo perché si è capaci di impacchettarla bene. Forse è un atto catartico, forse può servire a ripartire più sani”.
Non so se avete visto il film “Wall Street” di Oliver Stone, dove tutto quello che conta è il denaro ma soprattutto l’avidità di questi finanzieri spietati e senza scrupoli, tra cui Gordon Gekko (l’attore Michael Douglas). Qui di seguito un estratto del film con una sua personalissima lezione sull’AVIDITA’:http://www.youtube.com/watch?v=ZZydOO7lOmY&NR=1Non so se esistono personaggi del genere e non mi piace fare il moralizzatore. Certo, sarebbe bene non avere più niente a che fare con loro e tanto meno investire i propri soldi nei loro affari.Un saluto a tuttiVito PS: nel post precedente (Padre Nostro) ho inserito un commento unico in risposta alle vostre gentili osservazioni.