... deceduto

Incubo della notte tra il 14 e il 15 dicembre


Nell'ambiente famigliare della cucina di casa mia, trasfigurata delle licenze poetiche soventemente imposte dai sogni, all'improvviso un caos di uomini in divisa tra i quali unico volto conosciuto, Gabriele, il mio compagno, che, come me, si aggira con aria smarrita abbracciandomi per darmi conforto.Divise di polizia e arma dei carabinieri. Grande concitazione. L'odore tipico della panico, del terrore scatenato da un orrore ignoto.E un uomo, che tale non è più, viene afferrato dalle tanti mani di poliziotti e carabinieri e immobilizzato di schiena sul tavolo. E solo allora ho piena visione di un volto dagli occhi vuoti, la pelle livida e putrefatta come se già fosse in decomposizione. Movimenti scomposti e violenti per liberarsi. La bocca che cerca famelica di addentare tutto ciò che di vivo gli si para davanti. Uno zombie... da film di serie Z, niente di più, niente di meno. A questo punto il terrore impietrisce anche me e Gabriele.All'improvviso il mostro scivola dalle mani che lo trattengono cadendo dal tavolo e finendo sul pavimento. E' solo questione di pochi confusi istanti prima che venga rigovernato. Ma il tempo è stato sufficiente a dar modo allo zombie di addentare uno dei miei due cuccioli di cane che nella confusione del momento non mi è stato possibile allontanare da tanto orrore. Ed ora lo guardo con nel cuore la certezza che a breve anche lui si strasformerà in un essere morto e nel contempo vivo e affamato di carne umana....... e non avevo neppure mangiato pesante quella sera.Silvia