Noi che il Ciao si accendeva pedalando
Noi che suonavamo al campanello per chiedere se c'era l'amico in casa
Noi che facevamo a gara a chi masticava più Big Babol contemporaneamente
Noi che avevamo adottato gatti e cani randagi che non ci hanno mai attaccato nessuna malattia mortale anche se dopo averli accarezzati ci mettevamo le dita in bocca
Noi che la casa di Barby era grossa come tutta la stanza
Noi che quando starnutivi, nessuno chiamava l'ambulanza
Noi che i termometri li rompevamo, e le palline di mercurio giravano per tutta casa
Noi che dopo la prima partita c'era la rivincita, e poi la bella, e poi la bella della bella
Noi che se giocavamo con le Barbye e Cabbage patch kids
Noi che giocavamo a “Indovina Chi?” anche se conoscevi tutti i personaggi a memoria
Noi che con 1000 lire compravamo dieci pacchetti di "figu"
Noi che le cassette se le mangiava il mangianastri, e ci toccava riavvolgere il nastro con la penna
Noi che in TV guardavamo solo i cartoni animati
Noi che il Cubo di Rubik ci faceva passare i pomeriggi
Noi che avevamo i cartoni animati belli come Georgie, Candy e Creamy e l'Ape maya
Noi che litigavamo su chi fosse più forte tra Goldrake e Mazinga (Goldrake, ovvio...)
Noi che ascoltavamo gli Ah-Ha e i Duran Duran
Noi che guardavamo La Casa Nella Prateria anche se metteva tristezza
Noi che abbiamo raccontato 1.500 volte la barzelletta del fantasma formaggino
Noi che alla messa ridevamo di continuo
Noi che si andava a messa se no erano legnate la Polaroid e aspettavi che si vedesse la foto
Noi che non era Natale se alla tv non vedevamo la pubblicità della Coca Cola con l'albero il gioco della bottiglia tutti seduti per terra
Noi che si bigiava a messa
Noi che ci emozionavamo per un bacio su una guancia
Noi che non avevamo il cellulare per andare a parlare in privato sul terrazzo
Noi che i messaggini li scrivevamo su dei pezzetti di carta da passare al compagno
Noi che non avevamo nemmeno il telefono fisso in casa
Noi che si andava in cabina a telefonare con i gettoni
Noi che la Smemo la gonfiavamo come una Bibbia
Noi che c'era
Noi che le palline di natale erano di vetro e si rompevano
Noi che al nostro compleanno invitavamo tutti, ma proprio tutti, i nostri compagni di classe
Noi che facevamo
Noi che ogni sabato sera c'era Fantastico
Noi che se guardavamo tutto il film delle 20:30 eravamo andati a dormire tardissimo
Noi che guardavamo film dell'orrore anche se avevi paura
Noi che suonavamo ai campanelli e poi scappavamo
Noi che nelle foto delle gite facevamo le corna e eravamo sempre sorridenti
Noi che il bagno si poteva fare solo dopo le 4
Noi che a scuola andavamo con cartelle da 2 quintali
Noi che quando a scuola c'era l'ora di ginnastica partivamo da casa in tuta
Noi che a scuola ci andavamo da soli, e tornavamo da soli
Noi che se a scuola la maestra ti metteva una nota sul diario, a casa era il terrore
Noi che le ricerche le facevamo con l’enciclopedia, mica su Google
Noi che internet non esisteva
Noi che collezionavamo le gommine profumate del Mulino bianco
Noi che però sappiamo a memoria "Zoff Gentile Cabrini Oriali Collovati Scirea Conti Tardelli Rossi Antognoni Graziani (allenatore Bearzot)"
Noi che "Disastro di Cernobyl" vuol dire che non potevamo bere il latte alla mattina
Noi che compravamo le uova sfuse, e la pizza alta un dito, con la carta del pane che si impregnava d'olio
Noi che non sapevamo cos'era la morale, solo che era sempre quella… fai merenda con Girella
Noi che se andavi in strada non era così pericoloso
Noi che i Puffi li scambiavamo nelle ore della ricreazione
Noi che però sapevamo che erano le 4 perchè stava per iniziare BIM BUM BAMtroppo vero!!!!!!!!
Noi che sapevamo che ormai era pronta la cena perchè c'era Happy Days
Noi che il primo novembre era "Tutti i santi", mica Halloween
Noi che le birre erano Peroni, Moretti, Dreher e Wuhrer… e basta
Noi che se la notte ti svegliavi e accendevi la tv vedevi il segnale di interruzione delle trasmissioni con quel rumore fastidioso
Noi che abbiamo avuto le tute lucide che facevano troppo figo
Noi che si adorava Simon Le Bon
Noi che le caramelle le pagavi 10 lire
Noi che guardavamo allucinati il futuro nel Drive in con i paninari
Noi che giocavamo col Super Tele
Noi che leggevamo il Cioè e il Giornalino
Noi che le All Star le compravi al mercato a 10.000 lire
Noi che giocavamo con il Dolce Forno Harbert
Noi che guardavamo Superclassifica Show
Noi che avere un genitore divorziato era impossibile
Noi che avevamo le ballerine lucide di vernice
Noi che giocavamo e sporcavamo casa con il Kristal-balls
Noi che abbiamo avuto tutti il bomber blu con l'interno arancione
Noi che se eri bocciato in 3° media potevi arrivare con il Fifty truccato ed eri un figo della Madonna
Noi che giocavamo con le biglie con le faccie e le bandiere e facevamo la pista sulla sabbia con il sedere
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il 25/03/2009 alle 08:14
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